Il taglio del prato, da un punto di vista botanico, rappresenta un vero e proprio stimolo alla pianta ad accestirsi, ovvero ad emettere nuovi germogli e ad ispessire le lamine fogliari.
Si tratta quindi di una lavorazione fondamentale non solo per l’estetica o la funzionalità, ma soprattutto per la salute del tappeto erboso: l’erba lasciata andare troppo alta tende a filare, ad assottigliarsi e a diradarsi.
QUANDO TAGLIARE
Va subito sottolineato che più si taglia frequentemente il prato, meglio è. L’erba andrebbe sempre tagliata se supera i 9 o 10 cm di altezza e questa regola è valida in qualsiasi periodo dell’anno, anche in estate e, soprattutto, in inverno.
Ogni volta che tagliamo il prato lo riportiamo alla sua altezza di massima efficienza e lo mettiamo nelle condizioni di allargarsi e addensarsi. Questo è anche il motivo per cui generalmente i tappeti erbosi rasati attraverso robot tagliaerba sono più fitti e compatti.
Il problema del tagliaerba è semmai che alcuni modelli non permettono tagli alla corretta altezza, sui ci torneremo tra un attimo.
Il momento perfetto per tagliare il prato sarebbe alla mattina ma non esistono controindicazioni se viene fatto alla sera. In estate vanno evitati i tagli nelle ore più calde mentre in inverno non bisogna tagliare il prato in presenza di brina o gelate. In tutte le stagioni è preferibile evitare lo sfalcio su erba troppo umida.
QUANTO TAGLIARE
La regola più importante impone di non asportare mai più di 1/3 dell’altezza. Ad esempio, un prato che ha raggiunto i 9 cm di altezza potrà essere abbassato al massimo a 6 cm.
FREQUENZA DI TAGLIO
È evidente che non esiste una regola, una due o tre volte a settimana dipende dall’intensità della crescita. Quando il prato raggiunge i 8/9 cm di altezza è necessario tagliarlo per riportarlo all’altezza giusta. Questo può comportare il dover eseguire più tagli a settimana in particolar modo nei periodi di primavera e autunno in condizioni di temperatura e umidità ideali.
Va detto che più si aumenta la frequenza di taglio e meglio è per il prato stesso che diventerà più robusto, più denso e quindi più capace di contrastare le infestanti
IL PRIMO TAGLIO DI UN PRATO NUOVO
Discorso a parte è il taglio di un prato appena seminato. Un prato nuovo presenterà inevitabilmente alcune zone alte ed altre basse. In questo caso la regola di non superare i 9/10 cm può essere infranta per attendere che anche le parti più basse e fini si alzino e si irrobustiscano.
Talvolta è necessario attendere diverse settimane e ritrovarsi il prato con alcune zone che superano i 12/13 cm di altezza!
Il primo taglio deve essere leggerissimo. Bisogna solo pareggiare le altezze e dare un segnale all’erba di emettere nuove foglie. Con il secondo e terzo taglio, man mano che i fili d’erba inizieranno ad essere più spessi, le quantità asportate potranno essere via via maggiori.
Dopo il terzo taglio è utile fare un trattamento di stimolazione per sostenere l’irrobustimento del giovane tappeto erboso:
- per uno stimolo di tipo radicale si usano prodotti a base di anidride fosforica (tipo questo)
- per uno stimolo più potente si usa un estratto di alghe brune (tipo questo).
L’ALTEZZA GIUSTA
L’altezza giusta di taglio varia in funzione delle specie utilizzate e della destinazione d’uso del tappeto erboso. In linea di massima, più si abbassa il taglio, maggiori saranno i pericoli legati alla gestione e manutenzione.
Un prato tenuto basso sarà molto più suscettibile agli stress termici, alle malattie fungine e alle infestanti e le concimazioni ed irrigazioni dovranno essere attentamente calibrate.
Quando possibile è preferibile tenere il prato ad 6/7 cm di altezza. Questa altezza è indicata per i miscugli di più comune uso, quelli basati su festuca e poa. Le miscele a base di loietti possono essere tenuti più bassi di 1 cm.
Altre specie, come ad esempio le agrostidi stolonifere, possono essere tenute ancora più basse ma occorre essere consapevoli dei rischi ed effettuare i tagli unicamente con rasaerba elicoidali.
DANNI DEL TAGLIO
Va tenuto a mente che il taglio del prato è di fatto una ferita alle strutture vegetali. La pianta, nelle ore immediatamente successive impiegherà energia e nutrimenti per cicatrizzare le cellule danneggiate.
Durante questo sarebbero da evitare trattamenti chimici e di diserbo. È meglio attendere che le foglie si siano cicatrizzate. Anche le concimazioni o i trattamenti di stimolazione è meglio eseguirli il giorno dopo.
Tagli frequenti come quelli che si eseguono nei forti periodi di ricrescita (primavera e autunno), richiedono strutture vegetali capaci di recuperare rapidamente i danni.
Ogni 5 tagli si consiglia di eseguire sempre un trattamento di aiuto e sostegno dei processi di ricostruzione dei tessuti danneggiati usando idrolizzati proteici. Esempio:
- 100 grammi di un idrolizzato vegetale tipo questo ogni 100 mq di prato
TAGLIO CON STRAPPI E SFILACCIAMENTI
Un secondo problema da affrontare è quello degli strappi che inevitabilmente capitano durante il taglio. Più il taglio è netto e senza strappi, minore sarà lo stress ed il tempo di cicatrizzazione. Un taglio strappato è un punto di debolezza ed infezione.
Per questo motivo è importante controllare sempre l’affilatura delle lame ed eventualmente ricreare il filo con una lima semitonda tipo questa e passare poi anche un acciaino tipo questo o una pietra di affilatura tipo questa.
Ma anche in presenza di lame bene affilate capitare spesso che la foglia dell’erba tenda a sfilacciare dopo il taglio. Questo comportamento può dipendere da una elevata acquosità delle strutture vegetali in conseguenza sia di un metabolismo che fatica a tenere il ritmo dei tagli che di una stagione umida.
Per risolvere, e soprattutto prevenire questo problema si utilizzano gli ossidi di silicio, un trattamento che permetterà di aumentare la coriaceità della foglia dell’erba che, diventando più “croccante” sopporterà meglio il taglio, diminuendo considerevolmente gli senza sfibramenti. Esempio:
- 60 grammi di un prodotti silicato tipo questo ogni 100 mq di prato
IL TAGLIO IN INVERNO E IN ESTATE
Durante l’inverno e l’estate è consigliato alzare il taglio del 20/30% per fare in modo che la pianta abbia più foglia per contrastare gli stress termici e la bassa attività fotosintetica.
Inoltre – e questo vale per tutto il periodo dell’anno – più si tiene alto il taglio e più il tappeto erboso diventa fitto e denso, lasciando meno spazio alle infestanti.
Ovviamente non bisogna esagerare: superati i 9 cm di altezza le piante erbacee iniziano ad indebolirsi e a manifestare problemi di altro tipo.
Buonasera
Ho eseguito il 5 settembre risemina seguendo i vostri consigli scritti nella pagina dedicata.
Oggi effettuata biostimolazione.
Ad oggi ho ancora zone del prato rade dove vedo solo il terriccio.
Aspetto ancora fiducioso prima di eseguire il primo taglio?
Deve dare ancora un po’ di seme?
Grazie per i consigli che vorrete darmi
ciao Sergio qui trovi tutto
Buongiorno,
ho seminato il prato il 4 maggio scorso (festuca). Ad oggi, poco più di una settimana, ho alcune zone sui 10-12 cm e altre sui 7-8 cm. Inoltre in alcuni punti il prato è rado (pochi semi germinati). Vi pongo alcune domande:
1) posso procedere al primo taglio?
2) posso riseminare le parti più rade dopo il taglio o meglio attendere settembre?
3) nel caso possa procedere nella risemina, posso concimare le sole zone riseminate con il Bottos Bio Start?
4) posso procedere con la concimazione estiva con il Bottos Pro Life e Bottos Pre Stress dopo il primo taglio?
5) posso innaffiare subito dopo il taglio (lo farei di sera) o meglio aspettare la mattina seguente?
Grazie mille per il vostro eccellente supporto e complimenti per il blog che è veramente eccezionale.
Ciao Stefano molte risposte le trovi qui
salve avrei di bisogno un vostro consiglio vorrei sapere se il gramignone può essere tagliato a 48 con robot tagliaerba oppure è basso
Salve Dario, gramignone sui 5 cm va bene.
Ho seminato il prato il 23 Ottobre con sementi Maciste della Bottos e dopo un mese ho altezze differenti del prato ed in alcune zone ci sono ancora semi non germinati. Posso tagliare ora il prato oppure aspettare un paio di settimane che germinano? Chiedo inoltre se è il momento giusto per fare una stimolazione del prato con il prodotto Pre Stress della Bottos e se questo va fatto prima o dopo del primo taglio prato. Grazie mille per i tuoi preziosi video e consigli per un prato fantastico
Salve Daniele, procedi pure al taglio e dopo averlo fatto usa le alghe brune.
Buongiorno,
per la Bermudagrass M Yukon qual’è l’altezza giusta per il primo taglio?
Quale è l’altezza massima oltre alla quale non bisogna scendere, in generale intendo non dopo il primo taglio. Grazie!
Ciao Fabio, le macoterme si tengono più basse. Dai 3 ai 5 centimetri. M+ Yukon non fa differenza.
Ciao, ho effettuato la trasemina il 20 settembre con sementi Royal Park della Bottos. Ad oggi l’erba è cresciuta intorno ai 9 cm, quindi nel fine settimana vorrei procedere al primo taglio. Noto che, però, in alcuni punti ci sono dei semi sul terreno non germinati. Posso tagliare comunque o deve attendere altri giorni per vedere se germinano? Come altezza di taglio, devo programmare sul tosaerba 6,5 o 7,5 cm? Più alto non è possibile programmarlo. Vi ringrazio tantissimo
Ciao Alessandro. Attendi ancora qualche giorno e poi taglia pochissimo a 8cm.
ho areggiato il prato ma non vorrei seminare ed aspettare la primavera è consigliabile
No Luciano, è meglio riseminare subito ora.
HO SEMINATO IL TRIFOGLIO NANISSIMO E VEDO CHE E’ TUTTO BELLO COMPATTO,VORREI GENTILMENTE SAPERE POSSO FARE FARE IL PRIMO TAGLIO
OPPURE ASPETTARE LA PRIMAVERA.GRAZIE
Aspetta Franco.