La regola fondamentale da seguire per dotarsi dei giusti attrezzi da potatura è che per ogni ramo c’è il suo attrezzo. Significa riflettere sostanzialmente su alcune variabili:
- diametro del ramo e durezza o età del legno
- posizione del ramo nella pianta e facilità di raggiungimento
- necessità di tagli netti e precisi
Vediamo un riepilogo dei principali strumenti da usare e delle regole da usare per sceglierli bene:
FORBICI DA POTATURA
Sono usate principalmente per rami fino a d 1 o 2 cm e si dividono in tre categorie: a lama passante (o by-pass), a lama battente e a doppia lama.
Le forbici del primo tipo, a lama passante, eseguono un taglio meno potente ma più netto e preciso.
Nelle forbici a battente il taglio viene eseguito da un’unica lama che si appoggia su un incudine, sono più adatte a rami stagionati, richiedono meno sforzo ma tendono a comprimere leggermente il ramo.
Le forbici a doppia lama uniscono i vantaggi delle due categorie ma necessitano di essere affilate più spesso perchè lama e contro lama vanno in contatto
TRONCARAMI
Sono cesoie più potenti dotate di manici lunghi. La maggiore leva dei troncarami permette di eseguire tagli fino a rami di 5 cm di diametro.
Anche in questo caso esistono modelli a doppia lama (by pass) o a battente (incudine).
Oltre che sul tipo di lama, le differenze tra i vari modelli sono relativi alla lunghezza dei manici (più lunghi sono, minor sforzo sarà necessario per utilizzarli) e alla forma della lama che può essere dritta o curva (quest’ultima trattiene meglio il ramo).
SVETTATOI
Gli svettatoi sono cesoie che vengono montate su aste telescopiche e che permettono di raggiungere rami anche a 5 o 6 metri di altezza senza usare scale. I modelli più potenti tagliano rami fino a 4cm di diametro.
Vengono usati soprattutto per dare forma alla parte alta della chioma.
Generalmente sono dotati di lame a battente (incudine) e possono essere azionato da sistema a filo esterno (più potenti) o interno (più semplici da usare).
SEGHETTI
Le seghe da potatura vengono usate quando lo spessore dei rami supera i 6 o 8 cm e sono sostanzialmente di due tipi: i segacci a lama dritta e a lama curva.
I modelli a lama curva sono più aggressivi e vengono usati quando si deve segare in posizione scomode o difficili.
Le seghe a lama dritta si usano per tagli frontali, più precisi e controllati. La dimensione dei denti è un elemento di fondamentale importanza: denti piccoli vanno bene su legni duri, denti grandi su legni teneri.
COLTELLI
Il classico coltello da potatura (chiamato anche roncoletta) è un piccolo coltelo con lama a falcetto ed è generalmente richiudibile. L’uso principale è sostanzialmente quello di eseguire piccoli tagli di pulizia o per rifilare le ferite dei grossi tagli praticati con il seghetto.
FORBICI SIEPE
Qui si intendono le forbici grandi, comunemente chiamate da siepe. Possono essere usate per tagliare grandi quantità di rami di piccole dimensioni, verdi e poco legnosi, solitamente fino a mezzo centimetro di diametro
CONCLUSIONI E SUGGERIMENTI DI MANUTENZIONE
Infine, molto importante è ricordare che ogni taglio è una ferita che indebolisce la pianta. Prestare la massima attenzione a pulizia e cicatrizzazione evita spiacevoli conseguenze. Ecco due suggerimenti:
PULIZIA – Tra un taglio di una pianta e l’altro (e a fine di ogni giornata di lavoro) è importante disinfettare e pulire a fondo gli attrezzi. Gli strumenti di lavoro, assieme agli insetti sono i principali responsabili della trasmissione di malattie tra piante. Vanno pertanto disinfettati e puliti. Si può usare dell’alcool o passarli sopra la fiamma. Prima di riporli poi è utile dargli una passata con olio.
CICATRIZZAZIONE Un grosso taglio è un punto potenzialmente molto debole della pianta, dove possono entrare funghi e oarassiti. Aiutare la cicatrizzazione usando mastici può essere utile soprattutto in caso di alberi non perfettamente sani che faticano a creare le barriere naturali.
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