Quando si semina un prato a primavera, questo impiega circa tre o quattro settimana per raggiungere l’altezza del primo taglio, ovvero circa 8/10 cm.
Al termine di questo periodo i fili d’erba sono ancora molto fini ed il prato è sicuramente ancora lontano da raggiungere la sua maturità.
Il processo che porta all’addensamento e all’allargamento fogliare richiede almeno altre otto settimane durante le quali è molto importante sostenere la crescita del manto erboso e proteggerlo dai rischi dell’estate. In questa fase il prato è ancora debole, poco strutturato, ed incapace di rispondere agli stress termici.
Bisogna fare in modo che la lamina fogliare si allarghi da poco più di 1 mm fino alla larghezza ottimale, che può essere di 3, 4 o anche 5 mm, nel più breve tempo possibile. Durante questo tempo avverrà anche l’approfondimento radicale, che va di pari passo con l’irrobustimento generale.
Vediamo una serie di lavorazioni da fare dopo i primi tagli fino alla maturità:
PREMESSA
Fino ai primi tagli non va fatto nulla. Va evitato di calpestare il prato e qualsiasi trattamento va posticipato a dopo il secondo taglio. È una fase nella quale ci si concentra sull’irrigazione e basta: nelle prime 2 settimane dopo la semina si farà in modo che il terreno rimanga sempre umido, e nelle successive si irrigherà (quando non piove) una volta giorno in maniera via via più abbondante.
PRIMI TAGLI
I primi tagli sono sempre un momento delicato. La quantità di erba da asportare durante lo sfalcio deve essere molto contenuta. L’idea è solo quella di “pelare” le punte più alte, per fare in modo che le zone più basse raggiungano la stessa altezza.
Il prato andrà lasciato alto ad almeno 7 cm fino all’irrobustimento finale. Occorre tagliarlo quando raggiunge l’altezza di 9 cm per riportarlo a 7.
Un cosa molto importante è verificare che le lame siano bene affilate: prima dei tagli sostituire la lama o affilarla con una lima è un acciarino tipo questo e questo.
CONCIMAZIONE
L’operazione più importante dopo i primi tagli è sicuramente la concimazione questo perché il fertilizzante usato in semina ha terminato l’effetto e ora è molto importante non fare mancare nutrimenti al manto erboso, senza i quali non riuscirebbe a crescere correttamente..
Esistono diverse strategie di concimazione in funzione del periodo climatico nel quale ci si trova.
Se siamo a metà primavera, useremo un fertilizzante granulare, a prevalenza azotata ma correttamente bilanciato (tipo questo o questo).
Se invece siam a fine primavera e l’estate e il caldo sono alle porte, si opterà per anticipare la concimazione antistress (potassica) usando un concime tipo questo o questo.
Nelle stagioni incerte, quando la primavera è ancora fresca e il caldo non è ancora arrivato , è possibile eseguire una nutrizione di transizione usando un fertilizzante fogliare tipo questo. Questo fertilizzante nutrirà per circa 2/3 settimane dandoci poi il tempo di eseguire la concimazione antistress senza doverla anticipare troppo.
TRATTAMENTI
I trattamenti fogliari sono un’ottima soluzione per velocizzare il processo di irrobustimento vegetale. Prima il prato diventa adulto e prima sarà capace di resistere a tutte le avversità.
Se notiamo che il prato fatica ad ispessirsi, andremo ad eseguire un trattamento fogliare che mira soprattutto a potenziare la fotosintesi clorofilliana. Per questo scopo si usano prodotti a base di alghe brune ricche di citochinine. Bisognerà eseguire un trattamento con 70 grammi di un prodotto tipo questo da diluire in 10 litri di acqua per ogni 100 mq di prato.
Se invece notiamo che il prato cresce poco potremmo utilizzare dei stimolanti a base di idrolizzati proteici che aiutano l’assimilazione dei nutrimenti e il metabolismo della pianta. Bisognerà eseguire un trattamento con 100 grammi di un prodotto tipo questo da diluire in 10 litri di acqua per ogni 100 mq di prato.
Ma ovviamente nulla ci vieta di fare entrambi i trattamenti anche mescolando i due prodotti! Questo tipo di trattamenti vanno fatti su foglio asciutta, utilizzando una pompa irroratrice ed evitando poi di irrigare il prato per 24 ore almeno.
PROTEZIONE
Una delle minacce più serie che colpisce un giovane prato nei suoi primi mesi di vita sono le malattie fungine e purtroppo l’estate è il periodo più pericoloso in assoluto per quanto riguarda le patologie.
È evidente che in questo caso una strategia di serio aiuto del prato dovrebbe sempre comprendere anche un trattamento di prevenzione e di contrasto delle principali patologie.
Per questo scopo si usano prodotti a base di trichoderma, micorrize e batteri pgpr (qui un esempio). Si tratta di fare un trattamento radicale una volta al mese a maggio e giugno.
Facendo riferimento ad un prodotto tipo questo, andremo ad usare 50 grammi diluiti in una decina di litri di acqua per 100 mq di prato. Dopo distribuito il prodotto accenderemo l’irrigazione e daremo una ventina di litri di acqua al mq. Per rendere questo trattamento ancora più potente si possono aggiungere 100 grammi di estratti a freddo di leonardite (qui une esempio).
Terminato questi primo trattamento radicale si può agire direttamente nella pianta per alzare le difese immunitarie e creare un ambiente fogliare estremamente ostile. Per questo scopo si usano prodotti fitoprotettori a base di rame e acido lignosofonico da distribuire con pompa irroratrice. Esempio: per 100 mq di prato diluire in 15 litri di acqua 40 gr di un prodotto immunostimolante come questo con 40 gr di un prodotto fungistatico tipo questo.
IRRIGAZIONE
Uno degli errori che viene commesso più frequentemente in un giovane prato è quello di pensare che quando arriva il caldo vada irrigato ogni giorno. Probabilmente è il modo più veloce per farlo ammalare!
Nel metodo Bestprato esiste una guida specifica per quanto riguarda l’irrigazione che ti raccomandiamo di leggere e seguire: Trovi tutto qui.
SE NON È VENUTO BENE
La creazione di un prato sano forte e bello richiede pazienza e costanza. Le prime fasi di vita sono le più delicate e necessitano di tutte le cure possibili.
Sappi che pochi riescono subito nell’impresa di ottenere un prato perfettamente compatto, uniforme e robusto in tutte le sue parti. La germinazione e la crescita sono influenzati da mille fattori alcuni dei quali non sono sotto il nostro controllo.
Devi resistere all’idea di metterci subito mano: il più delle volte si fanno solo danni, soprattutto con l’estate alle porte. Se il tuo prato non risulta fitto e compatto non ti devi preoccupare, avrai tempo durante l’autunno prossimo di recuperare le zone che non sono venute bene.
Stesso discorso vale per le infestanti. Quando un prato non nasce rapidamente è probabile che arrivino anche le malerbe. Finché il prato non è robusto, andrebbe evitato qualsiasi trattamento di diserbo selettivo che potrebbe nuocere alla salute della parte buona del prato.
Piuttosto armati di un buon coltellino (qui un esempio) ed esegui ogni settimana una piccola estirpazione manuale e mantieni il prato un po’ più alto così che le infestanti trovino meno spazio. Per contrastare le malerbe, qui trovi descritta una strategia naturale.
Ottimo Vademecum, proprio quello che mi serviva
Grazie Adelmo!