Uno degli errori più comuni da parte di coloro che posseggono un impianto di irrigazione è bagnare il prato ogni giorno.
L’IMPORTANZA DELLE PAUSE
Non bagnare in continuazione è utile perchè l’assenza di acqua per un breve periodo crea uno stimolo all’erba a sviluppare le radici in profondità per cercare di intercettare maggiormente l’acqua presente nel terreno.
Per questo motivo è importante fare delle pause di irrigazione di 2, 3, 4 e talvolta anche 5 giorni. Ovviamente il giorno che bagneremo staremo attenti a fare delle irrigazioni un po’ più lunghe per compensare il maggiore bisogno di acqua.
DOPPIO BENEFICIO
Fare delle pause di irrigazione ha anche un altro importantissimo vantaggio in quanto le foglie dell’erba e la parte superficiale del terreno si asciugheranno e rimarranno asciutte per la maggior parte del tempo, creando un ambiente meno favorevole alle malattie del tappeto erboso. Le patologie fungine, per svilupparsi, hanno bisogno infatti di un ambiente costantemente umido.
ESEMPI PRATICI
Uno schema pratico potrebbe essere quello di partire facendo un’irrigazione seguita da 2 giorni di pausa. In questo caso, il giorno dell’irrigazione daremo circa 3 volte la quantità d’acqua giornaliera che, ricordiamolo, è di circa 5 litri di acqua al mq (per la misurazione possiamo usare un pluviometro).
Questo schema non va applicato rigidamente ma va opportunamente modificato. Nei terreni sabbiasi, quindi molto drenati, oppure durante periodi estremamente caldi faremo delle pause più brevi.
Allo stesso modo, in presenza di terreni argillosi e periodi non troppo caldi potremmo dilatare le pause fino a 5 o 6 giorni.
ANCHE IRRIGARE E’ UNO STRESS
E’ importante ricordare che anche l’irrigazione può essere fonte di stress. Molto spesso infatti le acque irrigue sono ricche di cloro e di calcare o possono avere un Ph non corretto.
Per questo motivo, nei mesi di giugno, luglio ed agosto è molto importante eseguire una biostimolazione fogliare con prodotti capaci di “purificare” le strutture vegetali.
Questi prodotti svolgono un’azione detossificante e allo stesso tempo stimolano le strutture vegetali a rimanere forti ed attive. Il risultato è un prato che rimane più turgido e verde, capace di sopportare molto meglio il caldo ed il calpestio.
AIUTIAMO IL PRATO
Uno schema pratico è eseguire un ciclo di trattamenti di n.2 trattamenti biostimolanti ogni 4/6 settimane con prodotti liquidi ricchi di acidi umici e fulvici (esempio: Always, in dosaggio di 80/100 ml per 100 mq di prato da diluire in 10 litri di acqua).
L’applicazione di questi prodotti deve essere eseguita tramite pompa a spalla facendo attenzione ad applicare il prodotto a foglia asciutta e a non irrigare il prato nelle 24 ore successive.
IRRIGAZIONE PIU’ EFFICACE
Per rendere l’irrigazione più efficiente, diminuire i consumi d’acqua e combattere i terreni idrorepellenti, si dovrebbe eseguire, un paio di volte durante l’estate, un trattamento con un agente umettante (qui un esempio).
Questo tipo di prodotti lavorano in maniera profonda sulla tensione superficiale dell’acqua, riducendola, e rendendo le goccioline piccole e capaci di penetrare in ogni tipo di substrato, minimizzando i fenomeni di ristagno ed evaporazione e facendo in modo che l’acqua penetri in profondità.
quindi qui a roma fà ancora caldo meglio irrigare,io irrigo per 15 minuti ma come posso capire se è sufficente?
Ciao Alessandro, qui lo spieghiamo bene.
quando si può interrompere di irrigare?
Salve Alessandro, domanda un po’ troppo generica. Dipende da quanto caldo fa e da quanto tempo non piove. Tieni a mente che un prato dovrebbe ricevere 35 litri di acqua al mq quando le temperature superano i 25/28 gradi.