(ver. 3.2 – aggiornato il 27 agosto 2023)
Il feltro è uno strato di parti vegetali morte e indecomposte di colore paglierino che si deposita nel fondo del tappeto erboso a contatto con il suolo. Si forma soprattutto durante i periodi di forte stress termico, come l’estate o l’inverno.
Il feltro è formato da residui di foglie, radici, culmi e parti vegetali di lenta decomposizione. Questo strato tende a svilupparsi in maniera eccessiva quando la materia vegetale si accumula più velocemente di quanto gli organismi terricoli riescano a decomporla.
L’eccesso di feltro rappresenta sempre un problema: se supera i 2/3 millimetri di spessore iniziano una serie di problemi che a lungo andare rovinano e danneggiano seriamente il prato.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE RIMUOVERE IL FELTRO
La presenza di feltro influenza molti aspetti della vita del prato e modifica alcune tra le attività più importanti per la salute dell’erba. Ecco i principali effetti negativi dell’eccesso di feltro:
- Aumento delle malattie fungine
Il feltro è l’ambiente ideale per lo sviluppo dei microrganismi che causano le principali patologie. Questi funghi patogeni trovano nel feltro il loro habitat perfetto in termini di nutrimento, temperatura ed umidità. - Scarsa penetrazione dell’acqua
Un terreno ricco di feltro diventa idrofobico, le radici non ricevono acqua e l’erba tende prima a perdere turgore per poi seccare e morire. - Inefficacia delle concimazioni
In presenza di feltro eccessivo, i granuli del fertilizzante non arrivano a contatto del terreno e i nutrimenti si fermano in superficie: la concimazione perde efficacia ed il prato indebolisce. - Diminuzione della resistenza agli stress termici
La corona (ed i rizomi) delle piante erbacee, che sono le parti vitali della pianta, tendono a svilupparsi sopra il feltro se questo è molto spesso. Qui vengono a contatto in maniera meno protetta alle alte temperature estive e alle basse temperature invernali: gli stress termici aumentano e l’erba entra in crisi più facilmente. - Perdita di ancoraggio
Le radici, se trovano molto feltro, tenderanno a svilupparsi più superficialmente, perdendo ancoraggio. La resistenza meccanica diminuisce notevolmente, i nutrimenti e l’acqua scappano via prima. - Sfalcio problematico
La sofficità del tappeto erboso, causato dalla presenza di feltro, non permette uno sfalcio ad altezza regolare esponendo l’erba al pericolo dei danni da taglio troppo basso: comparsa di erba secca, sfilacciata e giallastra.
QUANDO RIMUOVERE IL FELTRO
I periodi ideali per la rimozione del feltro sono quelli nei quali avviene una intensa crescita vegetativa:
- fine estate
- inizio primavera
Non va dimenticato che lo sfeltrimento è un’operazione che tende un po’ a rovinare il prato che però in questi periodi avrà tempo e condizioni di recupererà bene.
A fine estate vanno attesi i primi segnali di abbassamento delle temperature che di solito avvengono a fine agosto o inizio settembre.
A primavera invece va atteso che l’inverno sia veramente terminato, dopodiché bisogna essere rapidi e non aspettare troppo, questo per diminuire i pericoli delle infestanti. In linea di massima le operazioni si fanno in un arco temporale che va da inizio marzo a fine aprile.
In realtà, se c’è molto feltro, andrebbe rimosso anche al di fuori dei periodi ideali evitando solo quando il terreno è troppo freddo o troppo caldo. I problemi del feltro sono tali che è meglio rimuoverlo sempre e comunque.
COME RIMUOVERE IL FELTRO
Il feltro va rimosso meccanicamente usando degli appositi attrezzi che possono essere manuali, elettrici o a scoppio. Il sistema più efficiente si basa sull’esecuzione di una serie di tagli verticali, seguita dalla rimozione meccanica e deposito in superficie del materiale asportato che andrà poi raccolto.
Il taglio verticale viene generalmente eseguito da lame poste su un pettine o su dei rotori. Il taglio può essere eseguito a sfioro del terreno o con leggera incisione, utile ad esempio se poi si andrà a riseminare il prato. Qualche ora prima di sfeltrire il prato è utile eseguire una leggera irrigazione.
Esistono anche dei sistemi di rimozione del feltro più gentili che operano attraverso delle astine a molla, utili nei tappeto erbosi sostanzialmente sani, che non hanno diradamenti e che quindi non necessitano poi di risemina.
COSA FARE DOPO
Dopo la sfeltratura va analizzato molto bene il risultato e valutato il diradamento del prato. Se il diradamento è abbastanza accentuato è il momento perfetto per eseguire una risemina altrimenti ci si limiterà ad una concimazione azotata seguendo un buon programma di concimazione annuale e stimolando la crescita con una corretta irrigazione abbondante ma infrequente.
Sia nel caso di risemina che di sola concimazione è utile, prima dei lavori, reintrodurre nel terreno sostanza organica nobile a catena corta (esempio: acidi umici e fulvici) e microrganismi utili (esempio: micorrize, trichoderma, batteri PGPR) allo scopo di potenziare la presenza e l’attività di batteri decompositori, funghi simbiotici e organismi che difendono dalle patologie fungine o inducono alla loro resistenza.
COME EVITARE LA FORMAZIONE DEL FELTRO
Una volta eliminato completamente il feltro è utile mettere in pratica una serie di operazioni che limitano la sua insorgenza. Si tratta di semplici operazioni o precauzioni capaci di limitare molto la formazione del feltro:
- Seguire con costanza un corretto piano di concimazione annuale attenendosi alle dosi indicate
- Evitare irrigazioni frequenti e superficiali
- Potenziare l’attività microbica del terreno introducendo sostanza organica nobile a catena corta con pH possibilmente subacido (qui e qui un esempio)
- Tagliare l’erba evitando di rimuovere più di 1/3 dell’altezza
- Introdurre alcuni microrganismi come il trichoderma reesei e di streptomyces, capaci di degradare la cellulosa
- Se si esegue il mulching (sfalcio senza raccolta) usare solo rasaerba polverizzanti o robot tagliaerba di alta qualità
LINKS UTILI
- Esempio attrezzi rimozione feltro
- Esempio di programma annuale di concimazione del prato
- Esempio di metodo di risemina del prato in autunno
- Esempio di metodo di risemina del prato in primavera
- Esempio di sostanza organica nobile a catena corta
- Esempio di microrganismi amici simbiotici
- Esempio di microrganismi amici antagonisti alle patologie
per togliere il feltro uso il rastrello per foglie, sono circa 60mq e il risultato mi sembra buono. Ci sono controindicazioni che non colgo?
Grazie
Se il feltro è bene intrappolato nel suolo non si riesce, per il resto si può fare ma si tende a strappare di più le strutture esistenti rispetto alle lame
Salve, ho un arieggiatore a lama e volevo sapere se è consigliabile fare passaggi incrociati o si rischia di esagerare con le incisioni rovinando del tutto la superficie?
Grazie
Ciao Dario è soggettivo. Fai un prova e controlla che non si sollevino le zolle. Se c’è bisogno di spazio o tanto feltro si incrocia altrimenti no.
Nei prox giorni Vorrei sfeltrire e poi dare vigor liquid e triko plus magari abbinato a water x (avanzato dalla stagione precedente), posso poi dare avendone in casa ,slow k oppure è preferibile sprint n?Grazie,Cordiali saluti.
Enrico
Ciao Enrico, slow k va bene a fine ottobre.
Due domande: se lo sfalcio dell’erba è un ottimo componente per fare il compost e se i robottini automatici lasciano i frammenti dello sfalcio nel prato che contribuiscono ad arricchirlo di sostanza organica, perché non si lascia che il feltro si degradi naturalmente?
Non potrebbe essere uno strato di protezione per evitare che geli in inverno e impedisca l’evaporazione dell’acqua durante i periodi troppo caldi? Grazie!
Il feltro non si degrada quando viene prodotto in eccesso rispetto alla capacità di smaltirlo del terreno. Un terreno poco fertile ad esmepio crea più feltro. Lo strato sa contatto del terreno tende a marcire aumentando di molto il rischio malattie,
Grazie infinite per i consigli sempre preziosissimi.
buongiorno, vorrei rimuovere il feltro nei prossimi giorni. Mi chiedevo se gli acidi unici vanno dati prima di asportare il feltro o dopo (appena prima della concimazione azotata). Grazie
Ciao Alessio, dopo.
prima di seminare dopo aver rimosso il feltro i prodotti da voi consigliati x nutrire il terreno sono da usare tutti (vigor micorizie trico plus bio pse (strep plus ) oppure uno solo e se tutti a che distanza uno dall,altro grazie
Sarebbe meglio darli una alla volta a distanza di 1 settimana. Vigor liquid può essere dato assieme al trichoderma.
Buongiorno,
Micorrize Frame 500 può essere messo in acqua e distribuito con la pompa?
No, non si scoglie.
buona sera,
i prodotti citati in questo articolo ( micorrize, trichoderma, batteri PGPR ) è meglio darli tutti o ne basta uno ? Se è meglio darli tutti, a parte la preparazione che è diversa, si possono poi dare tutti assieme ? Grazie.
Cordialmente.
Ciao Ivano, sono tutti e tre importanti e sarebbe meglio darlo uno alla volta.
Buongiorno, ho acquistato una casa con un prato di gramignone circa 500 mq, credo che abbia circa 15 anni ed in tutto questo tempo non è mai stata eseguita arieggiatura o scarificazione, ha formato uno strato di radici e feltro di almeno 5 cm. La domanda è questa,
posso effettuare la scarificazione ? Tanti mi dicono che sul gramignone non si fa, lo danneggerebbe irreparabilmente, cosa devo fare ?
Ciao Jessi, sono operazioni che sul gramignone si fanno solo se serve e solo a maggio.
Buongiorno,
ho un tappeto erboso di zoysia japonica, vorrei sapere se anche per le macroterme valgono le stesse regole di arieggiatura e rimozione feltro come per le micro, e soprattutto vorrei sapere come e quando farlo essendo la zoysia composta da stoloni.
Vi ringrazio anticipatamente.
salve Francesco, se c’è feltro andrebbe sempre arieggiato, solitamente è un lavoro che si fa quando le macroterme spingono, ovvero quando fa ancora caldo.
Perfetto. Grazie mille per la risposta. Quindi a questo punto dovrò sfeltrare e arieggiare l’anno prossimo. Avendo un tappeto erboso di circa 300 mq, sapete consigliarmi l’attrezzo giusto per togliere il feltro e arieggiare senza far danni?
Questo è molto valido
Salve,
ho un prato a Lido di Camaiore di piccole dimensioni che fa da perimetro alla casa.
Essendo un terreno prevalentemente sabbioso ad Aprile abbiamo vangato tutto il terreno e messo terra nuova e pulita. Ho seminato a metà Maggio, inizialmente l’erba era fitta e di colore verde scuro. Adesso ho una specie di muffa (lanetta) in alcuni punti ed in altri punti trovo chiazze gialle che si stanno espandendo. Ho tagliato la scorsa settimana l’erba e poi è stata rullata.
Inizialmente irrigavo 3/4 volte al giorno per 8 minuti, al verificarsi di queste chiazze e muffe faccio partire l’irrigazione solo la sera per 8 min.
Sicuramente sbaglio qualcosa, per questo volevo chiedere come potevo rimediare
ciao Emanuele il tuo prato si sta ammalando perché lo stai irrigando male, leggi questa guida
Salve
ho un prato abbastanza recente (Settembre 2020) installato a tappeto. Le condizioni sono buone tranne qualche piccola zona, non ho effettuato l’arieggiatura in primavera, mi consigliate di intervenire in settembre? immagino utilizzando quella da voi denominata “arieggiatura gentile” o devo attendere la primavera prossima che il prato sia un pò più “maturo”?
Grazie
ciao Michele ma questo punto, giunti quasi in estate, se il problema non è enorme è meglio attendere autunno
Scusate, c’è forse una incongruenza in quello che dite. Leggo, nella guida alla eliminazione del feltro, che è consigliata una leggera irrigazione prima delle operazioni di arieggiatura. In una delle risposte che date in questo articolo, invece, viene raccomandato di non fare l’arieggiatura con prato bagnato. Mi sapreste dire cosa mi è sfuggito? Grazie
Ciao Paolo, è vero è poco chiaro. La leggera irrigazione prima dell’arieggiatura la si fa quando il terreno è molto asciutto ma la si può omettere. Arieggiare con prato umido la si può fare. Correggiamo.
Buongiorno io ho un prato abbastanza recente (1 anno) e installato a tappeto con impianto di irrigazione. Le condizioni sono buone tranne qualche piccola zona ingiallita (urina del cane?).
Fino ad ora non ho fatto nessuna operazione di mantenimento (arieggiatura concimazione risemina ecc). Volevo incominciare a settembre o è meglio aspettare?
No, non aspettare ancora. Inizia a settembre.
Buongiorno. In questo momento ho il prato in eccellenti condizioni, ho già fatto un paio di tagli e nei prossimi giorni vorrei fare la concimazione primaverile. Ho rimosso il feltro e riseminato lo scorso ottobre, ora il prato è verde, fitto e senza infestanti, bellissimo. Durante l’inverno si è ricreato un po’ di feltro, ma mi sto chiedendo se ha senso andare a rovinare il risultato attuale, magari solo per rimuovere pochi residui. Fra l’altro le temperature di notte sfiorano ancora gli 0 gradi, quindi credo ci sarebbe ancora da aspettare un po’, per fare la rimozione senza mettere il tappeto erboso in stress termico.
Cosa mi consigli di fare? Aspetto che il terreno si scaldi un po’, elimino il feltro e concimo? Oppure salto la rimozione (per rimandarla a dopo l’estate) e concimo direttamente?
Grazie.
Sempre eliminare il feltro a primavera!
Salve, ho arieggiato , fatto risemina, e concimato con Biostart?
Avrei dovuto dare prima della risemina e della concimazione Vigor Liquid, ma ho saltato il passaggio. Posso farlo anche subito dopo?
Grazie per la risposta
Salve, a questo punto meglio dare vigor dopo i primi tagli.
Buongiorno, mi chiamo Daniela abito in Liguria entroterra di Chiavari, devo scarificare il t.e
utilizzando il robottino la scarificazione è un problema.
Dove passano i fili posso semplicemente arieggiare?
Inoltre userò FRAME per migliorare il nutrimento al tappeto erboso mi conviene mescolarlo al terriccio oppure al concime?
Grazie per la risposta
Ciao Daniela, esatto in quei punti arieggia e basta. Frame solo assieme ai terricci.
Buongiorno, ho seminato il prato a Maggio 2020. Quanto tempo devo attendere prima di effettuare la prima operazione di sfoltimento del feltro?
Grazie
Paolo, solitamente si attende 10/12 mesi
Buongiorno,
ho seminato il 25 luglio la Bemudagrass Yukon. Essendo una nuova semina a primavera del prossimo anno ci sarà feltro da dover rimuovere? Grazie.
Difficile dirlo ora. Crediamo di no.
buongiorno,
nel fine settimana ho in programma di eseguire l’arieggiatura e la rimozione del feltro seguiti da una leggere risemina nelle parti diradate.
Per problemi di tempo (causa lavoro) posso operare nel seguente modo?
1) nel tardo pomeriggio (con prato asciutto) eseguire il taglio basso;
2) il giorno dopo in prima mattinata (ore 6:30 con prato ancora bagnato dalla rugiada) eseguire l’arieggiatura e la rimozione del feltro;
3) subito dopo distribuire Vigor lLiquid ed innaffiare;
4) nel pomeriggio (o il giorno successivo) distribuire Biostart, poi le sementi (Royal Blue plus) nelle parti diradate e successivamente eseguire la rullatura.
I miei dubbi sono:
1) si può eseguire l’arieggiatura e la rimozione del feltro quando il prato è ancora bagnato dalla rugiada?
2) si può distibuire Biostart e poi le sementi (Royal Blue plus) anche il giorno successivo all’arieggiatura e due giorni dopo aver eseguito il taglio basso?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra cortesia nel rispondermi.
Cordiali saluti
Salve Giuseppe. Arieggiatura si può fare a prato umido, magari è meglio aspettare un po’ se è molto bagnato. Per quanto riguarda la semina si può fare anche il giorno dopo distribuendo però prima le sementi e poi il concime fosfatico (bio start).
grazie,
siete gentilissimi e chiari come sempre.
Buongiorno, dopo l’arieggiatura è possibile trattare il prato con Vigor Liquid ?
Grazie
Assolutamente si Maurizio. Vigor Liquid è pensato anche per questo scopo.
Buongiorno,
ho appena eseguito i lavori di arieggiatura e rimozione dle feltro.
Nel mio prato nel periodo estivo è cresciuta parecchia gramigna e infestanti, oltretutto penso che una parte del terreno abbia preso un fungo.
Dopo l’arieggiatura parte del terreno è spoglio, procederò con la risemina, nel frattempo mi hanno dato un prodotto selettivo “Compo Pendiphar” per eliminare la gramigna (che attualmente è in parte rinsecchita dopo il trattamento di areazione). Dopo di che pensavo di rastrellare bene, riseminare e concimare. Sono sulla giusta strada?
Nel frattempo mi sapreste indicare quando prodotto “Compo Pendiphar” utilizzare in 10 litri di acqua da spargere con la pompa a mano, sulla scheda tecnica non riesco a capirlo.
Grazie
Salve Mauro, è un prodotto che non conosciamo. Noi non trattiamo diserbanti chimici e preferiamo non entrare nei consigli tecnici di uso.
Salve Mauro non conosciamo quel prodotto. Sottolineiamo che Bestprato non da consigli su prodotti chimici. Non che non abbiano efficacia: si tratta di una scelta aziendale.
buongiorno,
nel weekend end ho arieggiato il mio prato di festuca.
Capita molto spesso che durante questa operazione, uso un arieggiatore manuale, si stacchino delle zolle di prato anche di dimensioni importanti.
Talvolta le zolle riesco alle bene e meglio a riposizionarle, ma molto spesso mi lasciano dei buchi anche quando il prato versa in buone condizioni.
Pratico male l’arieggiatura?
Salve Stefano, forse il problema è una cattiva radicazione. Può essere molto utile fare 2 trattamenti con questo, una in autunno ed una in primavera.
Grazie del suggerimento.
Proverò di certo.
Saluti
ho un bel prato di kikuiu che questo anno ha manifestato segni di ingiallimento in alcune zone .il prato di mq80 ha circa 5 anni e lo concimo regolarmente ogni 3 mesi,è molto soffice ed in alcune parti vi è molto feltro. Come faccio per eliminarlo considerato che ha delle grosse radici come la gramigna ed è difficile tagliarle manualmente:Grazie per la risposta
Caro Celestino, in fondo a questo articolo trovi una serie di links agli arieggiatori. Attenzione che lo sfletrimento della gramigna va fatta solo a lame che non strappano (no rastrelli) e va eseguito prima dell’estate.