Una tra le operazioni spesso trascurate durante le operazioni di semina o risemina di un prato, è utilizzare uno specifico terriccio da prato, prima di distribuire le sementi.
Stendere un terriccio è molto importante perché aumenta la germinazione e favorisce la radicazione.
AUMENTA LA GERMINAZIONE
Un buon terriccio rappresenta il letto di semina ideale in quanto mantiene ottimali i valori di temperatura ed umidità dello strato che accoglie le sementi. In questo modo i semi raggiungeranno percentuali di germinazione anche del 20% superiori. Questo si traduce in un prato subito più fitto ed uniforme.
FAVORISCE LA RADICAZIONE
Il terriccio da prato rappresenta il letto di semina ideale anche dopo che spuntano le prime piccole radici. Queste giovani e deboli appendici incontreranno un terreno morbido e fertile su cui ancorarsi e trarre nutrimento. Anche in questo caso i vantaggi sono evidenti: un prato che attecchisce in percentuale superiore e che si irrobustisce meglio e prima.
COMPOSIZIONE OTTIMALE TERRICCIO PER PRATO
I terricci per prato (qui trovi un catalogo completo) sono generalmente composti da una parte inerte di sabbia silicea. La sabbia è il miglior alleato di un prato sano, drena in maniera corretta e permette uno sviluppo ottimale delle radici.
Un buon terriccio da prato ha almeno il 60/70% di sabbia, L’altra parte di cui è generalmente composto il terriccio è la torba o fibra di legno/cocco che costituisce la parte ammendante, ricca di carbonio organico. I migliori terricci sono anche arricchiti direttamente con nutrimenti di origine vegetale che ne aumentano il tasso di fertilità (qui un esempio).
SOSTENIBILITA’ E RISPETTO DELL’AMBIENTE
Va detto con forza che moltissimi terricci non sono per nulla sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Il problema principale è che la torba, al pari del carbone, non è una risorsa rinnovabile e che l’elevato impatto ambientale dell’estrazione, crea enormi depauperamenti all’ambiente.
Alcuni stati, come la Svizzera hanno vietato l’estrazione di torba da molti anni.
Per fortuna sono disponibili valide alternative, anche più performanti della torba come le miscele di granulo di cocco e fibra fine di legno, arricchite con sostanze umiche di natura organica, perfette per la creazione di ottimi terricci da prato (qui alcuni esempi)
Infine, sempre in ottica di rispetto ambientale e per evitare il consumo inutile di suolo, sarebbe meglio usare terricci composti da sabbia riciclata piuttosto che da estrazione di cave o alvei fluviali.
USO PRATO E DOSAGGIO
L’uso del terriccio nelle operazioni di semina e risemina è semplice e richiede poco tempo: basta spargere un leggero strato di circa 4/5 mm a mano o con pala e carriola. Per 100 mq sono necessari circa 9/10 sacchi da 50 litri. Dopo averlo steso si procederà a distribuire il seme e a rullarlo senza coprirlo.
ALTRI USI DI GIARDINAGGIO
Il terriccio da prato è perfetto anche per favorire l’attecchimento veloce della posa del prato in zolle. A primavera si può infine usare per il livellamento del terreno, la chiusura delle buche o la modifica di terreni troppo argillosi.
Per piantare aiuole, bordure, alberi, siepi e arbusti è preferibile invece utilizzare terricci universali, ovviamente sempre privi di torba ed arricchiti di sostanza organica vegetale (qui un esempio).
LINKS UTILI E APPROFONDIMENTI
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- > Terriccio universale senza torba da giardinaggio
- > Piano di rinuncia alla torba: l’esempio della Svizzera