Somministrare la giusta quantità d’acqua a ogni singola pianta, solo quando e dove serve: questo è il concetto fondamentale dell’irrigazione a goccia. Un’irrigazione frequente, con una quantità d’acqua perfettamente calibrata e senza sprechi, mantiene infatti il terreno ben ossigenato e favorisce lo sviluppo ottimale delle piante.
È semplicissimo realizzare un impianto su misura, piccolo o grande, per ogni diversa necessità. Il “punto di partenza” del sistema è la centralina per l’irrigazione programmata. Essa consente di stabilire automaticamente e in maniera personalizzata la quantità e la frequenza delle irrigazioni giornaliere. Dalla centralina, l’acqua viene diffusa ai gocciolatori ed ai microirrigatori, che garantiscono un flusso continuo e preciso. I gocciolatori sono inoltre regolabili, per dosare la giusta quantità d’acqua in funzione delle diverse necessità delle piante e della natura del terreno.
QUANTO IRRIGARE?
Irrigare troppo o troppo poco può provocare gravi danni alle nostre piante. La versatilità dell’irrigazione a goccia risolve al meglio anche questo problema: è sufficiente rispettare le giuste modalità di irrigazione, a seconda del tipo di terreno, di pianta e di clima, come indicato orientativamente in questa tabella:
IRRIGARE LE PIANTE IN VASO
In casa, in terrazzo o sul patio, il vaso è uno degli “habitat” più frequenti per un vastissimo numero di piante domestiche. L’irrigazione a goccia rappresenta una soluzione unica per esigenze anche molto diverse, a seconda del tipo di pianta, risolvendo inoltre i problemi causati da eventuali spostamenti e risistemazioni dei vasi nell’ambiente. Si possono infatti creare una o più linee di irrigazione, diversificandone i tempi e l’intensità della somministrazione d’acqua, dotandole di gocciolatori con caratteristiche “mirate” e modificandone facilmente la disposizione nel tempo e nello spazio.
IRRIGARE A GOCCIA L’ORTO E LA SERRA
Anche nell’orto, coltivazioni diverse necessitano di un’irrigazione diversificata. Le piante che hanno un rapporto particolarmente “delicato” con l’acqua, come ad esempio i pomodori, possono essere irrigate con i gocciolatori, allontanando il rischio di ristagni che possono causare funghi. L’insalata e i terreni appena seminati, invece, vengono innaffiati dall’alto con micronebulizzatori montati su astine tenute da appositi picchetti: si produrrà così una pioggia sottile, del tutto simile a quella naturale.
IRRIGARE LE AIUOLE E IL PRATO
Il sistema goccia a goccia e la microirrigazione offrono un’estrema varietà di soluzioni specifiche per ogni singola pianta e area da bagnare. Per fiori, piante e arbusti vanno bene i microirrigatori a 90, 180 e 360 gradi, così come i gocciolatori a portata variabile o autocompensanti, tutti contraddistinti dalla fondamentale caratteristica di non sprecare l’acqua perché la dirigono verso l’apparato radicale della pianta. Per superfici strette e lunghe, come le bordure, usate i microirrigatori a striscia. Superfici piccole o piante con fiori delicati? Vi consigliamo i micronebulizzatori con la loro pioggia finissima e delicata. Superfici importanti come grandi aiuole o porzioni di prato? Utilissimi in questo caso i microirrigatori rotanti a 360 gradi. Tutti i microirrigatori possono essere installati su astine montate su robusti picchetti: l’altezza del getto può così essere regolata a piacere in base all’altezza delle piante. Anche la gittata dei microirrigatori può venire modificata con l’apposito rubinetto di regolazione.
6 FASI PER COSTRUIRE UN IMPIANTO DI IRRIGAZIONE A GOCCIA DA SOLI
L’installazione di un impianto irrigazione goccia a goccia è semplice, per ottenere un ottimo risultato fai da te basterà seguire le 6 fasi descritte in questa guida.
1) Programmatore a batteria
Il programmatore elettronico con installato il riduttore di pressione (es: Claber 91040), va applicato al rubinetto; l’acqua verrà convogliata da un tubo da 1/2″ o alternativamente direttamente da un tubo capillare da 1/6″. Collega il tubo al programmatore tramite il raccordo automatico filettato (es: Claber 91494) e l’apposito raccordo (es: Claber 91345).
2) Tubo collettore
Con il tubo collettore da 1/2″ è possibile creare un vero e proprio circuito di irrigazione per i balconi più grandi. In questo caso, il tubo capillare da 1/4″ viene utilizzato per il collegamento di ogni singolo gocciolatore
3) Fustella foratubo
La fustella foratubo (es: Claber 91185) permette di effettuare dei fori del diametro esatto, per un collegamento a perfetta tenuta d’acqua fra il tubo collettore e i tubi capillari. Inoltre avvita e regola i microirrigatori.
4) Tubi capillari
Taglia a misura alcuni pezzi di tubo da 1/4″. Dopo aver forato il tubo da 1/2″, in corrispondenza delle derivazioni che prevedete di utilizzare, collega ciascuno spezzone al tubo da 1/2″ tramite il raccordo a 2 vie (es: Claber 91155). E’ possibile anche utilizzare un rubinetto per tubo capillare (es: Claber 91270), in questo modo avrai una maggiore flessibilità e controllo sulla portata d’acqua delle singole derivazioni.
5) Gocciolatori
Collega i gocciolatori al tubo da 1/4″ disponendoli in corrispondenza delle piante da irrigare guidando il percorso del tubo tramite gli appositi picchetti.
6) Microirrigatori
I microirrigatori si posizionano su picchetti con astine regolabili in altezza e si collegano al tubo collettore da 1/2″, utilizzando il tubo capillare da 1/3″, sempre con l’apposita fustella foratubo. Disponibili in vari modelli per ogni esigenza, distribuiscono la giusta quantità d’acqua sull’area desiderata, annaffiando con una pioggia delicata e uniforme, simile a quella naturale.
Ed infine un “nota bene per l’inverno”: prima dell’arrivo delle gelate invernali, scollega il programmatore dal rubinetto e riponilo all’interno dell’abitazione, ad esempio in cantina o in garage, avendo cura di togliere la batteria e di gettarla negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Ad inizio stagione inserisci nel programmatore una nuova batteria alcalina.
Salve, per irrigare un’aiuola di circa 20 mq in pendenza piantumata con rose, arbusti e varie perenni, è possibile usare l’ala gocciolante autocompensante? In caso positivo, come va posata: lineare, concentrica, con anelli intorni a ogni pianta?
Grazie in anticipo!
Ciao Mara, non serve fare anelli puoi fare anche una posa lineare
Ottimo articolo, per una siepe di ligustro texano impianto ala gocciolante con passo 33 cm a singolo tubo pressione di esercizio circa 3 bar. Più o meno quanti minuti bisogna irrigare in estate ? e in primavera? Grazie Giorgio
Ciao Giorgio, impossibile rispondere perchè dipende da quanto caldo fa. Non meno di una trentina di litri a pianta a settimana in estate.
Esiste la possibilità di alimentare l’impianto con una tanica (posta con poco dislivello) con una pompa? Non vorrei una pompa alimentata a pannello solare, ma connessa ad una presa elettrica per sicurezza.
Caro Matteo, a catalogo Claber non esiste niente del genere, ma solo a batteria e fotovoltaico.
la spiegazione per l’impianto a goccia mi è stato utile anzi mi ha convinto che devo farlo.,però ho un problema la mia presa d’ acqua è una cisterna ,che si trova ad 1,5 mt. sopra la coltivazione da irrigare. Il mio dubbio è che la pressione prodotta in questo piccolo dislivello non sia sufficiente a far funzionare i gocciolatori. Vi sono grato se mi suggerite una soluzione o se in base alla v/s esperienza,quello che per me è un dubbio, per voi è una cosa fattibile. vi ringrazio per consigli e vi ringrazio anticipatamente per il consiglio sul mio dubbio.
Caro Gianni, no non riesci ad irrigare. Troppa poca pressione. Una soluzione potrebbe essere quella di usare questo piccola pompa ad energia solare.
GRAZIE L’ARTICOLO E’ STATO UTILISSIMO COMPLIMENTI Ortolani
c è un modo per otturare i fori di innrigazione che non servono?
Ciao, si con questo.
Ottimo ed esaustivo articolo. Ho trovato tutte le informazioni che mi servivano per fare la mia irrigazione a goccia.