Lombrichi nel Prato. Cosa Fare?

L’unico problema vero che causano i lombrichi nel prato deriva dal fatto che quando vengono in superficie producono dei cumuli cuneiformi di sostanza organica, prodotta dallo loro digestione, che se poi vengono schiacciati dalle ruote del tosaerba o dalle suole delle scarpe, tendono a impastare i fili d’erba che rimangono così premuti a terra senza adeguato ricambio gassoso.

In quei punti schiacciati si creano facilmente stress, diradamenti e marciumi.

BENEFICI DEI LOMBRICHI

In realtà i lombrichi sono un alleato prezioso della salute del terreno. I benefici che apportano riguardano molti aspetti:

  • Migliorano la struttura del suolo, rendono più soffici i terreni argillosi compatti
  • Creano spazi nel terreno per un migliore sviluppo radicale del prato
  • Migliorano la fertilità generale del terreno aumentando il contenuto di sostanza organica
  • Aumentano il drenaggio verticale riducendo i ristagni idrici superficiali
  • Stimolano lo sviluppo della flora microbica utile nel terreno

PROBLEMI NOTI

Oltre alle criticità dovute allo schiacciamento dei cumuli, esistono altri due possibili problemi causati dai lombrichi;

  • Attirano gli uccelli che con le beccate, sollevano il prato e lo rovinano
  • Attirano le talpe, che scavano gallerie più superficiali per cibarsi

COSA POSSIAMO FARE?

Per prima cosa bisogna riflettere sul fatto se sia un vero problema. L’attività benefica dei lombrichi è dimostrata  in particolare sui classici giardini privati, solitamente poco sabbiosi e poveri di sostanza organica. Se i lombrichi rimangono in profondità nel terreno non c’è nessun problema.

GESTIONE DEI CUMULI

Nei terreni non bene strutturati, dopo un periodo molto piovoso, il suolo si satura d’acqua e i lombrichi vengono in superficie per respirare producendo i cumuli.

Questi coni di terra sono il prodotto della loro digestione, un concentrato di sostanze utili che contengono il 50% in più di sostanza organica rispetto al terreno circostante e alte quantità di minerali utili come fosforo, potassio, azoto, magnesio e calcio.

I coni hanno un elevata concentrazioni di enzimi che sono prodotti dalla flora intestinale dei lombrichi e che quando posti a contatto della sostanza organica indecomposta, come i residui di taglio e il feltro, favoriscono la proliferazione di batteri e funghi in grado di decomporre legno e cellulosa.

Per favorire questi benefici è estremamente utile sparpagliare i cumuli e per farlo è possibile usare una di queste strategia:

  • un rastrello flessibile (qui un esempio) o uno scopettino (tipo questo)
  • una rete metallica keystone (tipo questa), gentile ed efficace
  • un arieggiatore a molle (qui un esempio) con il quale però bisogna a fare attenzione nell’usarlo durante le stagioni a bassa riprese vegetativa

COSA FARE PER LIMITARE I LOMBRICHI

Se il numero di cumuli inizia a essere molto elevato, gli svantaggi poterebbero superare i vantaggi e in questo caso dobbiamo cercare di limitare i movimenti superficiali dei lombrichi.

Ecco tre strategie naturali del Metodo Bestprato:

  1. Eseguire uno o più trattamenti drenanti per favorire il percolamento dell’acqua che così lascia più spazio all’aria e non costringe i lombrichi ad affiorare. Si consiglia di usare un tensioattivo semplice tipo questo in dosaggio di 70 grammi in 10 litri di acqua per 100 mq. Dopo aver distribuito il prodotto con pompa irroratrice irrigare con 6-10 mm di acqua.
  2. Acidificare i primi millimetri di suolo con zolfo che è sufficiente ad infastidire i lombrichi costringendoli a fuggire più in profondità. Se vengono in superficie infatti rischiano di morire per disidratazione dell’epidermide. Facendo riferimento un prodotto professionale tipo questo si consigliano 50 grammi per mq. Dopo aver distribuito lo zolfo lenticellare irrigare con 6-10 mm di acqua.
  3. Rimangono utili tutte le strategia di arieggiatura profonda con bucature e soprattutto carotature con fustelle cave da 10 mm di diametro da far lavorare fino a 6 cm di profondità, raccogliendo le carote ed eventualmente procedendo con sabbiature.
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