Ticchiolatura Rose – Cura e Prevenzione Naturale – Metodo Bestprato

Valutazione: 4 - 2 recensioni

Tra le patologie più serie e temibili delle rose c’è la ticchiolatura, una malattia causata da un fungo sporifero chiamato Diplocarpon rosae. Si tratta di una malattia che colpisce le rose durante tutto l’anno ma si manifesta in maniera più minacciosa durante le stagioni miti e umide come la primavera e l’autunno.

La ticchiolatura delle rose è una malattia che può portare alla progressiva morte della pianta, motivo per il quale va affrontata con trattamenti di prevenzione. È fondamentale agire per tempo, non attendere i sintomi e iniziare prima possibile i trattamenti.

SINTOMI (COME SI MANIFESTA)

La ticchiolatura si riconosce dalla presenza di macchioline nere sulle foglie. Con il passare del tempo, queste macchie si allargano, diventano gialle e poi nuovamente scure per poi morire e cadere.

Il fungo attacca la superficie superiore della foglia e da questa poi prosegue nei fusti e nello stelo. Se non curata, la ticchiolatura provoca la progressiva caduta delle foglie fino alla completa perdita della capacità di eseguire la fotosintesi clorofilliana da parte della rosa che, a quel punto, potrebbe anche morire.

CAUSE PRINCIPALI

La presenza e persistenza per lungo tempo di umidità nelle foglie (anche causata dalla rugiada) unita ad una temperatura compresa tra 15 e 25 gradi creano le condizioni ideali per lo sviluppo del patogeno.

Il rischio di contrarre ticchiolatura diventa quindi molto elevato soprattutto durante le stagioni primaverili ed autunnali, quando il clima mite, umido e piovoso aiuta la proliferazione dei funghi patogeni. 

Va comunque ricordato che il fungo della ticchiolatura è in grado di agire anche a temperature più basse o più alte e che diventa molto più pericoloso quando la pianta è malnutrita.

TRATTAMENTI DI PREVENZIONE

La strategia preventiva del Metodo Bestprato si basa sull’eseguire periodicamente (circa ogni 4-6 settimane) un trattamento fogliare con prodotti in grado di agire in due direzioni:

  • contrastare l’insorgenza delle patologie
  • attivare le difese immunitarie interne

Anni fa si usava principalmente l’ossicloruro di rame (qui un esempio) che ha il pregio di costare poco ma che tende a venire facilmente dilavato vie perdendo rapidamente efficacia. Inoltre questo tipo di prodotti rameici non attivano le difese interne delle piante. Alcune persone si affidavano all’estratto di equiseto (tipo questo) che però ha un potere preventivo sensibilmente meno potente.

Molto più interessanti sono i prodotti rameici di ultima generazione che vengono potenziati con acido lignosolfonico, zolfo e glicinbetaine.

L’unione di questi principi attivi (consentiti in agricoltura biologica) crea una protezione più ampia, stabile e potente, capace di aumentare le difese interne delle rose e allo stesso tempo agire con azioni direttamente fungistatiche.

Esempio di trattamento preventivo (quantità per 10 litri di acqua):

La buona notizia è che questa tipologia di trattamento agisce come prevenzione anche per altre temibili malattie della rosa come la peronospora e l’oidio.

p.s. nella prevenzione delle patologie va sempre posta attenzione alle pratiche di irrigazione evitando di bagnare le foglie e dirigendo l’acqua sempre e solo a livello del terreno.

TRATTAMENTI DI CURA

In caso che la ticchiolatura sia purtroppo già arrivata, appena ci si rende conto dei primi segnali di attacco (macchioline scure nelle foglie) andrebbe subito eseguita un piccola potatura, estirpando le parti e le foglie che presentano i segni più evidenti di malattia. I resti di potatura e le foglie cadute vanno immediatamente portati via lontano dalle piante.

Successivamente si andrà ad eseguire una serie di trattamenti  utilizzando gli stessi prodotti rameici potenziati con acido lignosolfonico, zolfo e glicinbetaine citati nella prevenzione, ma questa volta aumentando il dosaggio del 25% e ripetendo il trattamento 3 volte a distanza di circa 1 settimana uno dall’altro.

Esempio di trattamento curativo (quantità per 10 litri di acqua):

È necessario eseguire il trattamento irrorando bene sia la pianta che il terreno che potrebbe essere ulteriore veicolo di malattia.  Il trattamento va fatto in tarda mattinata o primo pomeriggio in autunno e primavera, mentre in estate va fatto verso sera evitando le giornate più calde.

RENDERE I TRATTAMENTI PIU’ DURATURI

L’umidità notturna, tipica del periodo primaverile e autunnale, può rendere meno efficaci tutti i trattamenti fogliari, sia quelli di tipo preventivo che curativo. Per contrastare questo problema è molto utile aggiungere all’acqua di diluizione del trattamento anche un adesivante (tipo questo) in dose di 130 grammi per 10 litri di acqua. Questo semplice accorgimento è in grado di aumentare l’efficacia fino al 30/40% in più.

IRROBUSTIRE LE STRUTTURE VEGETALI E I SISTEMI RADICALI

Come tutte le piante anche le rose sono capaci di difendersi meglio dalle patologie se mantenute correttamente nutrite. Questo perchè una pianta ben nutrita crea pareti cellulari più spesse in grado di offrire maggiore resistenza alle perforazioni dei patogeni.

La strategia corretta di nutrizione dovrebbe sempre lavorare su 3 piani azione:

  • la nutrizione della pianta
  • l’ammendatura del terreno
  • la stimolazione alla crescita

Per nutrire la pianta si usano fertilizzanti liquidi o solidi (tipo questo o questo) da distribuire a primavera e a fine estate.

Per ammendare il terreno si usano concimi organici ricchi di acidi umici. In primavera si sceglieranno prodotti liquidi tipo questo, mentre in autunno si tende a privilegiare prodotti granulari (qui e qui due esempi).

Per stimolare la crescita si usano estratti fluidi di alghe brune. Facendo riferimento ad un prodotto tipo questo bastano 40 grammi in 10 litri di acqua da distribuire con pompa irroratrice una volta al mese.

PER I SUPER AMANTI DELLE ROSE…

Infine, volendo portare la protezione ai massimi livelli, è possibile potenziare i sistemi radicali, proteggendoli dalle avversità e rendendoli più efficaci. Per questo scopo si usano le micorrize (qui un esempio) da distribuire nel terreno 3 volte all’anno (inizio primavera, fine primavera e autunno), interrandole leggermente con un sarchiatore e poi bagnando abbondantemente.

Comments: 3

  1. Antonio 1 maggio 2022 at 16:25 Reply

    Ho letto i Vs consigli e sto acquistando prodotti per la cura delle mie rose attaccate dalla ticchiolatura, Articoli interessanti e video ben costruiti. Per avere Vs consigli su piante da interno o esterno cosa bisogna fare?
    Grazie delle Vs lezioni

    Valutazione: 4
  2. Maurizio 12 aprile 2022 at 10:44 Reply

    Grazie, ottimo

    Valutazione: 4

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