Enrica Gazzin, Architetto, illustra un progetto di giardino polifunzionale con annessa zona orto. A lei la parola:
Una giovane famiglia con figli mi ha chiesto un’idea per la sistemazione del loro giardino, così un pomeriggio sono andata a trovarli ed abbiamo visto assieme che opportunità il terreno ci dava.
Lo spazio è rappresentato per metà, a nord ovest, da un piccola fascia di terra che contorna l’edificio principale e per metà da uno spazio rettangolare di tetto giardino sopra i garage semi-interrati, orientato a nord-est.
Lo spazio più soleggiato è adesso adibito ad orto ma non soddisfa appieno le loro esigenze. I loro due bambini stanno crescendo e vorrebbero dare più importanza agli spazi per stare in famiglia rispetto alla orticoltura. Mi hanno chiesto di ricavare un’area dove trascorrere il tempo tutti assieme giocando, rilassandosi e magari bevendo una buona spremuta in compagnia.
Così ho ripartito la fascia laterale in settori, da dividere con bordure fatte di mattoni verniciati di bianco e posati piatti a terra. Ho dedicato la prima zona ad un’aiuola, dove cimentarsi nel giardinaggio stagionale, per piantare fiori, insegnare ai bambini la ciclicità delle stagioni o per sviluppare la creatività con le pacciamature. A seguire uno spazio per la raccolta differenziata e la stazione di compostaggio, schermato da una tettoia preesistente adibita a legnaia, poi uno spazio a prato per il barbecue e uno accanto per le erbe aromatiche. Ho voluto dedicare a orto la porzione di fascia terminale.
L’esposizione al sole è certamente la condizione cardine per un buon orto, ma questo progetto ha altre priorità. Per ovviare quindi all’orientamento sfavorevole e per sfruttare appieno le potenzialità del terreno ho quindi suggerito di scegliere certi ortaggi; piante come cavoli, cavolfiori, broccoli, piselli, bietole, barbabietole, ravanelli, spinaci, fagioli, patate, insalate e erbette, perché sono meno esigenti di altre in fatto di luce solare.
Il rettangolo di tetto giardino può così diventare il prato per la famiglia. Con opportune schermature in legno verniciato e con una tettoia per le bici ho delimitato lo spazio e creato un minimo di privacy. Due vasche riempite di erba e sabbia diventano degli arredi fissi per i giochi dei bambini. Nel restante spazio trovano collocazione due o tre sdraie, un tavolino e un ombrellone.
Enrica Gazzin > profilo Linkedin
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