Quando e Come Piantare gli Alberi in Giardino

Gli alberi andrebbero sempre piantati durante la stagione di riposo autunno-invernale, in autunno dopo la caduta delle foglie o a fine inverno prima del germogliamento.

Il clima fresco permette alle piante di stabilire le radici nella nuova posizione prima che le piogge primaverili e il caldo estivo stimolino una nuova crescita verso l’alto.

Le piante in zolla perdono una parte consistente delle loro radici quando vengono espiantate dal vivaio. Il risultato è che le piante mostrano uno reazione comunemente conosciuta come “shock da trapianto“, è quindi importante seguire attentamente alcuni semplici passi per aiutare l’albero a stabilirsi rapidamente nella sua nuova posizione.

PREPARAZIONE DELLE BUCA

Va predisposta una ampia buca, più larga delle radici dell’albero. Mentre si scava va tenuta da parte un po’ di terra. Per gli scavi fai da te si può usare una buona vanga di tipo a punta (qui un esempio) e aiutarsi con una trivella dissodante (tipo questa) Una buona buca ha circa un diametro di una volta e mezza rispetto  al fascio radicale.

Per regolare la profondità della buca bisogna individuare il colletto del tronco dell’albero (punto in cui il tronco si espande alla base) e fare in modo che dopo posizionato l’albero, sia parzialmente visibile.

CONCIMAZIONE DI FONDO

Nel fondo della buca va distribuito del concime organico anche pellettato, meglio se arricchito di trichoderma (tipo questo). Vanno messi da 100 a 200 grammi per pianta a seconda della dimensione.

POSIZIONAMENTO

Va ora rimosso il contenitore, togliendo tutte le protezioni della zolla (filo zincato, filo di plastica, juta, …). Poi si procederà a posizionare l’albero alla giusta altezza sollevandolo sempre dalla parte della radice e prima di riempire la buca, bisognerà osservare l’albero da diverse direzioni per verificare che sia dritto.

TERRICCIO SPECIFICO

Ora è il momento di riempire il resto della buca compattando il terreno e mescolandolo con un 20-30% di un buon terriccio universale allo scopo di creare stabilità ed eliminare le sacche d’aria che potrebbero disidratare le radici.

Se amate l’ambiente e siete giustamente preoccupati dei problemi di consumo di suolo, scegliete un terriccio privo di torba. Costano un po’ di più, vanno benissimo (anche meglio) e non creano danno all’ambiente (qui un esempio).

Il terriccio infine andrà usato anche per creare un pacciamatura alla base dell’albero, ovvero uno strato di 3/5 cm che potrà poi essere ulteriormente ricoperto con una protezione a base corteccia di pino (qui un esempio).

SOSTEGNI

In alcuni casi può essere necessario legare la pianta a un palo per preservarla da vento e temporali violenti. Per lo scopo si possono usare uno o due paletti in combinazione con un laccio di materiale flessibile (qui e qui un esempio) da posizionare nella metà inferiore dell’albero, che manterranno la pianta diritta, minimizzando le lesioni al tronco.

UN SEGRETO CHE POCHI CONOSCONO

Se si desidera il massimo potere radicante e se si vuole aiutare il sistema delle radici a svilupparsi c’è un segreto che pochi conoscono: mescolare al terriccio di riempimento della buca della polvere di spore di micorrize.

Le micorrize (qui un esempio) sono dei microrganismi che si legano simbioticamente alle radici delle piante: in cambio di minuscole porzioni di zuccheri generano un aumento della capacità della pianta di assorbire i nutrimenti ed aumentano il volume radicale. I benefici sono reali, visibili e scientificamente provati.

OPERAZIONI FINALI E CONCIMAZIONE DI SPINTA

È importante mantenere il terreno umido, ma non allagato, annaffiando gli alberi almeno una volta la settimana quando non piove, e più frequentemente appena fa caldo e in presenza di vento.

Dopodiché va attesa la primavera e le temperature miti per procedere alla concimazione di spinta .

Il concime di primavera dovrebbe essere composto di due parti: una base organica, che lavora sulla fertilità e un apporto minerale, importante per le spinta allo sviluppo.

Anche qui, se si desidera il meglio per le piante, andrebbero scelti concimi arricchiti di micorrize, trichoderma e batteri PGPR. Hanno una marcia in più, sono più efficienti, efficaci e protettivi.

Ecco qualche esempio di validi concimi:

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