Nutrire il Prato in Attesa della Primavera – Guida Completa

Durante l’inverno il prato continua ad assorbire nutrimenti dal suolo, che si impoverisce in fretta creando uno stress generale al tappeto erboso.

Verso fine inverno può capitare che l’erba si indebolisca, si ingiallisca diffusamente ed inizi a manifestare i tipici segni di carenza nutritiva. Anticipare le concimazioni granulari a febbraio è però molto problematico per 2 motivi:

  1. Ridotta efficacia: la pianta avrebbe bisogno di un nutrimento più facile da assorbire, teniamo a mente che è ancora intorpidita dall’inverno e dal freddo notturno, ed è incapace di svolgere al meglio le sue attività vegetative
  2. Ridotta efficienza: i concimi primaverili hanno troppo azoto a pronto effetto rispetto alle necessità del prato di febbraio, e quindi tutta quella parte di azoto la stiamo di fatto buttando via. Allo stesso tempo, i concimi primaverili, richiedono temperature più alte per far funzionare bene il flusso di azoto a lento rilascio, e quindi rischiamo di nuovo di nutrire male

C’è un terzo problema ed è legato alla bassa fertilità del terreno tipica della fine dell’inverno. Avere poca sostanza organica rende il sistema di assorbimento dei nutrimenti faticoso, lento e quantitativamente inferiore.

LA SOLUZIONE

Per fortuna esiste una soluzione pratica ed efficace che consiste nell’usare prodotti liquidi in grado di dare il giusto nutrimento anche a fine inverno, in attesa di procedere poi con la vera e propria concimazione primaverile che eseguiremo non prima di marzo.

Le strategie di nutrizione di fine inverno sono sostanzialmente di due tipi:

  1. Ammendatura e stimolazione radicale
  2. Nutrizione e stimolazione fogliare

AMMENDATURA E STIMOLAZIONE RADICALE

Questa strategia va vista come base per il risveglio del prato perché agisce aumentando la reattività radicale. Si tratta di un trattamento consigliato anche per tutti coloro che non hanno ammendato il terreno durante l’inverno.

La strategia STANDARD è pensata per i prati che non hanno particolari sofferenze e consiste nell’usare un cocktail liquido composto da 2 ingredienti:

  • acidi umici / fulvici
  • idrolizzati proteici

Per ottenere il massimo, possiamo aggiungere al cocktail un agente surfattante che servirà a far arrivare  meglio la soluzione vicino alle radici.

La strategia AVANZATA si usa invece in caso di prati giovani e seminati o riseminati da poco (ovvero a settembre / ottobre), oppure quando si vuole stimolare la pianta in modo più potente. In questo caso useremo altri ingredienti:

  • radicante fosfatico o composto a base di micorrize idrosolubili
  • stimolante a base di alghe brune

ESEMPI PRATICI E DOSAGGI PER 100 MQ DI PRATO

Diluire le quantità in 15 litri di acqua, distribuire con pompa irroratrice ed accederne l’impianto di irrigazione per 10 minuti almeno. Non eseguire il trattamento se nelle 24 ore successive sono previste gelate.

Trattamento STANDARD

  • 250 grammi di acidi umici e acidi fulvici (tipo questo o questo)
  • 250 grammi di acidi umici e idrolizzati proteici (tipo questo)

Trattamento AVANZATO

  • 150 grammi di alghe brune (tipo queste o queste)
  • 300 grammi di radicante fosfatico (tipo questo) oppure 40 grammi di micorrize idrosolubili (tipo queste)
  • opzionale: 120 grammi di agente surfattante (tipo questo)

NUTRIZIONE E STIMOLAZIONE FOGLIARE

Questa seconda strategia è la più indicata quando il prato presenta ingiallimenti con primi segni di debolezza. Per la massima efficacia il trattamento andrebbe eseguito dopo l’ammendatura descritta precedentemente.

In questo caso stiamo parlando di una vera e propria nutrizione di transizione da eseguire prima della concimazione granulare primaverile che distribuiremo a marzo, o comunque dopo aver atteso almeno altre 3 settimane.

È anche un trattamento molto utile quando, prima della concimazione primaverile, dobbiamo eseguire operazioni di arieggiatura e riseminaInfatti, grazie alla nutrizione fogliare, daremo un po’ di cibo al prato permettendogli di attendere la fine dei nostri lavori senza carenze.

Attenzione però, la nutrizione e stimolazione fogliare andrebbe fatta durante una giornata mite con temperature non rigide.

Anche in questo caso si usa un cocktail liquido da diluire in acqua composto da:

  • macro e micronutrienti
  • acidi umici e idrolizzati proteici

Se l’inverno è quasi terminato e desideriamo un potente effetto rinverdente, possiamo utilizzare prodotti con una maggiore presenza di azoto e di ferro.

ESEMPI PRATICI E DOSAGGI PER 100 MQ DI PRATO

Diluire le quantità in 10 litri di acqua, distribuire con pompa irroratrice su foglia asciutta, Fare il trattamento verso le 13 scegliendo una giornata mite e possibilmente soleggiata. NON accederne l’impianto di irrigazione per almeno 24 ore. In caso di foglia ancora umida aggiungere 120 grammi di adesivante (qui un esempio):

Trattamento STANDARD

  • 300 grammi macro e micronutrienti (tipo questo)
  • 100 grammi di acidi umici e idrolizzati proteici (tipo questo)

Trattamento EXTRA RINVERDENTE

  • 300 grammi azoto ureico + ferro (tipo questo)
  • 100 grammi di acidi umici e idrolizzati proteici (tipo questo)

E DOPO?

Sia il trattamento radicale che quello fogliare permettono di posticipare la concimazione granulare primaverile a marzo, evitando che il prato rimanga senza nutrimenti.

Anzi, questo tipo di nutrizioni rendono la stessa concimazione primaverile molto più efficace ed efficiente, aumentano la capacità di scambio cationico del terreno e tamponando gli squilibri minerali e di pH.

Non è però possibile in alcun modo saltare la concimazione di primavera. Senza un’elevata, potente ed efficace concimazione granulare a lento rilascio, è impossibile che il tuo prato rimanga sano, forte e bello per tutta la primavera.

Se vuoi approfondire il tema nutrizione granulare di primavera leggi questo articolo.

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