La riproduzione di una pianta per talea si ottiene ponendo un frammento di ramo o di fusto, appositamente tagliato, su un terriccio che favorisce l’emissione di nuove radici.
Si tratta di un metodo di riproduzione che sfrutta le enormi proprietà rigenerative delle piante che sono in grado di rigenerare parti perdute anche da tessuti di alto tipo (rami, fusti e foglie).
IL RUOLO DEL TERRICCIO
Un buon terriccio per talee deve avere queste 5 caratteristiche:
- mantenere umida la parte del rametto immersa
- evitare eccessi di ristagno
- stimolare l’emissione delle prime radici
- nutrire senza eccessi la pianta appena emette le nuove foglioline
- fornire supporto fisico alle radici
Di sostenibilità pochi ne parlano ma è un problema serio ed è un paradosso che proprio nel giardinaggio si faccia uso di prodotti che recano danno all’ambiente.
La torba è uno dei materiali più usati nella composizione dei terricci da giardinaggio, peccato però che la torba sia una risorsa naturale non rinnovabile e che la sua estrazione crei dei danni all’ambiente.
Per fortuna ci sono alternative, e tutti gli esempi che troverai citati in questo articolo sono a bassa presenza di torba vergine.
COMPOSIZIONE OTTIMALE DEL TERRICCIO
Non esiste in commercio nessun terriccio in grado di svolgere al meglio tutte e 5 le funzioni descritte nei punti sopra, ma è possibile crearsi da soli un ottimo terriccio avendo a disposizione questi ingredienti:
- terriccio subacido con fibra di legno e limitata presenza di torba (qui un esempio)
- perlite agricola (qui un esempio)
- micorrize in spore (qui un esempio)
CREAZIONE DEL TERRICCIO E MISCELAZIONE
Per costruire un ottimo terriccio per talee useremo gli ingredienti in questo rapporto:
La quantità di perlite può essere ridotta o aumentata. Più la stagione diventa calda e ci si avvicina all’estate, maggiore dovrà essere la presenza di perlite in quanto più frequenti saranno le irrigazioni. Il tutto va miscelato molto bene per rendere il composto uniforme e regolare.
CONTENITORI O VASETTI BIODEGRADABILI
Il taleaggio, quando la porzione vegetale utilizzata è lunga meno di 12 cm, è possibile eseguirlo in comodi vasetti biodegradabili (tipo questi). In tutti gli altri casi useremo cassette o vasetti più profondi con almeno 10/12 cm del composto creato. L’uso dei vasetti è interessante perché facilita la messa a dimora diretta della piantina dopo che la talea ha avuto successo.