La piantumazione delle rose è una delle fasi più delicate della coltivazione di una rosa. Sia la scelta del periodo che il modo con cui si mette a dimora la pianta, determinano in maniera significativa il risultato finale.
Per questi motivi occorre evitare di fare errori, seguendo con attenzione alcuni semplici ma importantissimi accorgimenti. Vediamoli:
QUANDO PIANTARE LE ROSE
È possibile piantare le rose da ottobre a marzo, ma i periodi migliori vanno ragionato sulla base del clima del luogo che le ospita:
- novembre, dicembre, gennaio e inizio febbraio rappresentano il periodo migliore, soprattutto su terreni leggeri e su terra leggera, bene drenante
- fine febbraio e inizio marzo sono comunque buoni, in particolare nelle regioni nord, collinari o in quota e nei terreni pesanti
Attenzione: qualsiasi periodo si scelga, mai piantare su terreni gelati o intrisi di pioggia!
Per le rose a radice nuda, se sei costretto a piantarle tardivamente (aprile o inizio maggio) dovresti prima immergere le radici in una miscela d’acqua, terra fine e micorrize. Quest’inzaffardatura permetterà una migliore coesione tra la terra e le radici.
Le rose con zolla piantumate tardivamente dovranno invece essere immerse in un secchio d’acqua per 10/15 minuti affinché il pan di terra sia ben bagnato.
PREPARAZIONE DELLA BUCA
E’ necessario effettuare una lavorazione del terreno a 30-40 cm di profondità. La larghezza della buca deve essere circa il doppio del diametro della zolla o delle radici della rosa da mettere a dimora.
PREPARAZIONE DEL TERRICCIO
La rosa ama la terra drenante e ricca di sostanza organica. Per riempire la buca mescoleremo alla terra tolta dalle buche, 3 o 4 manciate di stallatico pellettato arricchito di trichoderma (qui un esempio), un terzo di terriccio universale meglio se privo di torba (tipo questo) e 2 cucchiai di micorrize in polvere (qui un esempio) che corrispondono a circa 20 grammi.
È consigliabile mescolare il preparato accuratamente, evitando la concentrazione degli ingredienti.
MESSA A DIMORA
Se si tratta di una rosa con zolla, le radici sono solitamente mantenute in un terriccio avvolto da una rete che non bisogna togliere al momento della messa a dimora.
Nel fondo della buca getteremo una o due manciate di stallatico pellettato arricchito con trichoderma, lo stesso usato precedentemente nella preparazione del terriccio.
Dopo aver posizionato la pianta al centro andremo a riempire tutto lo spazio con il composto terra / terriccio e micorrize. Si termina il lavoro comprimendo la terra e annaffiando abbondantemente. Una volta che l’acqua è stata bene assorbita, dovremo rincalzare la base della rosa facendo una collinetta di terra.
La collinetta è fondamentale per proteggere le piante, sia dal freddo (nel caso di piantumazioni di fine autunno) e sia dal disseccamento causato dal sole troppo intenso e del vento.
Occorre ammucchiare la terra sui rami fino a ricoprirli per oltre metà della loro altezza, se la piantumazione avviene a fine autunno, questa collinetta verrà conservata per tutto l’inverno , mentre se la piantumazione avviene a febbraio / marzo, verrà liberata dopo 3 o 4 settimane
Suggerimento per le rose rampicanti messe ai piedi di un muro: un trucco è lasciare uno spazio di circa 20 cm e posizionare le radici obliquamente.
COSA FARE DOPO
Dopo la piantumazione è utile eseguire un trattamento protettivo contro le malattie a base di ossiclouro di rame (tipo questo) e, se siamo a fine autunno, proteggere la pianta dal gelo con un cappuccio o un tessuto non tessuto (qui e qui alcuni esempi).
A fine febbraio, dopo aver tolto la collinetta di terra, formeremo una conca di annaffiatura intorno alle piante e poteremo in maniera drastica i rami anche se hanno già cominciato a germogliare.
Se la piantumazione è stata fatta molto tardiva (fine aprile o maggio) la potatura dovrà essere ancora più drastica, non esitando a tagliare i rami lunghi anche solo a 4 o 5 cm di lunghezza.
LA PRIMA STAGIONE
Da maggio in poi l’annaffiatura sarà regolare fino a fine estate. A maggio si andrà a distribuire un concime organo minerale specifico per rose (qui un esempio), mentre in estate, una volta ogni 10 giorni, andremo a mescolare all’acqua di irrigazione un nutrimento liquido arricchito di alghe brune (tipo questo).
Sempre In primavera sarà molto importante eseguire un trattamento preventivo contro le malattie fungine a base di ossicloruro di rame e, dopo 15 giorni, un altro trattamento preventivo contro gli insetti masticatori a base di olio di neem (qui un esempio).
Poi per tutta la primavera e per tutta l’estate, il terreno intorno alla rosa va mantenuto libero dalle infestanti e sarchiato regolarmente con un coltivatore a 3 punte per rompere la crosta superficiale della terra.
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