Quale Terriccio Scegliere per Piante, Prato o Orto?

La scelta di quale terriccio usare nelle varie lavorazioni di giardinaggio dipende in larga parte dal tipo di pianta che andremo a curare, rinvasare o coltivare.

Il prato ha necessità molto diverse dai gerani, le orchidee hanno bisogno di terricci completamente diversi dalle piante grasse, per non parlare dell’orto, che ha bisogno di un terriccio particolarmente ricco di nutrimento.

LE DIFFERENZE

La prima grande differenziazione tra i terricci da giardinaggio riguarda la presenza di sabbia, un secondo elemento di differenziazione e di prestazione riguarda il tipo e la quantità di sostanza organica e la terza ed ultima differenziazione riguarda l’introduzione di specifici elementi strutturanti  (perlite, argilla espansa, bark, zeolite, ecc)  per adattarsi ad esigenze particolari.

SOSTENIBILITA’ DEL TERRICCIO

Di sostenibilità pochi ne parlano ma è un problema serio ed è un paradosso che proprio nel giardinaggio si faccia uso di prodotti che recano danno all’ambiente. La torba ha delle proprietà fisiologiche che lo rendono uno dei materiali più usati nella composizione dei terricci industriali da giardinaggio.

Ma c’è un  grande problema: la torba è una risorsa naturale non rinnovabile che impiega migliaia di anni per formarsi! Per fortuna ci sono alternative, e tutti gli esempi che troverai citati in questo articolo sono a zero presenza di torba vergine.

Anche la sabbia presente nei terricci, quando è vergine, rappresenta un problema di sostenibilità non da poco: le sabbie estratte da cave consumano ingenti quantità di suolo agricolo e fluviale.

GUIDA PRATICA ALLA SCELTA

TERRICCIO PER PRATO

  • Per il prato si usano terricci composti da elevate quantità di sabbia (60/70%) vagliata da 0.3 a 2mm. La torba può essere sostituita da fibra di cocco e di legno. I migliori terricci sono ammendati con sostanza organica nobile di origine vegetale (qui un esempio).

TERRICCIO PER PIANTE E RINVASI

  • Per piante normali, verdi o da fiore, per gli arbusti e per tutte le piantumazioni e i rinvasi si usano terricci universali e bilanciati. Sono quasi privi di sabbia e la torba può essere sostituita da fibra di cocco e di legno. Anche qui i migliori terricci sono ammendati con sostanza organica nobile di origine vegetale (qui un esempio).

TERRICCIO PER ORCHIDEEE

  • Le orchidee sono piante che necessitano contemporaneamente di avere le radici ben arieggiate e umide. Proprio per questi motivi i terricci sono molto particolari, principalmente formati utilizzando corteccia di pino e fibre di cocco arricchite di sostanza organica di origine vegetale (qui un esempio)

TERRICCIO PER PIANTE GRASSE

  • La composizione ideale di un terriccio per piante grasse deve aiutare a trattenere temporaneamente le giuste quantità di acqua ma, al tempo stesso senza alcun ristagno idrico che porterebbe alla marcescenza delle radici. I terricci per queste piante sono molto ricchi di sabbia e di altri materiali drenanti (qui un esempio)

TERRICCIO PER PIANTE ACIDOFILE

  • Azalee, camelie, calle, felci, gardenie, ortensie e tutte le piante acidofile, necessitano di un terriccio con pH leggermente acido, che favorisce la nutrizione e la vita. Questo è l’unico caso di terricci in cui non si può fare a meno di un po’ di torba. Ma è comunque possibile usarne di tipo riciclato (qui un esempio)

TERRICCIO PER ORTO

  • La grande differenziazione del terriccio per l’orto riguarda l’ammendatura che è solitamente molto più consistente. Le piante orticole hanno fame di azoto e i migliori terricci sono molto ricchi di carbonio organico. Massima attenzione va posta sulla qualità e provenienza della sostanza organica, che è meglio che sia vegetale ricca di acidi umici (qui un esempio).

 

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