Come Proteggere l’Ulivo dal Freddo e dal Gelo

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Grande albero di ulivo in ambiente mediterraneo, protetto dal freddo e dal gelo invernale

L’ulivo è una pianta tipicamente mediterranea che cresce e si sviluppa molto bene nelle regioni miti. Ma l’ulivo, soprattutto quello ornamentale, può prosperare bene anche in zone collinose o al nord Italia, purché riparate dal freddo, che è il suo più temibile nemico.

A QUALE TEMPERATURA SOFFRE L’ULIVO?

La pianta dell’ulivo comincia a soffrire quando la temperatura invernale scende sotto i 3-5°C. Man mano che la temperatura scende i danni si aggravano, interessando prima gli apici, poi le foglie, successivamente i rami e le branche principali e infine il tronco.

COME SI MANIFESTANO I PRIMI DANNI DA FREDDO

Quando la temperatura decresce bruscamente, i danni da freddo e da gelo si manifestano visivamente soprattutto sulle foglie della pianta che assumono una colorazione bronzea, poi i germogli si seccano e cadono, lasciando la pianta parzialmente o completamente priva di foglie.

Se il freddo è molto intenso e si prolunga per diversi giorni, soprattutto in presenza di gelate, si può arrivare alla necrosi dei rami, fino a interessare branche e tronco con il sollevamento della corteccia.

COME SI MANIFESTANO I DANNI PROFONDI AL LEGNO

I danni da freddo che danneggiano il legno dell’ulivo iniziano a verificarsi quando le temperature scendono sotto -5°C per un periodo di oltre 7 giorni.

Se però le temperature vanno sotto -10°C, anche dopo solo poche ore si hanno danni gravi che possono provocare la morte di tutta la parte aerea dell’albero. Se il freddo è accompagnato dal vento i problemi si possono manifestare ancora più rapidamente.

COME PROTEGGERE L’ULIVO DAL GELO E DAL FREDDO

 

Per le piante di ulivo ornamentali, se il freddo è persistente e abbastanza rigido, si deve utilizzare un tessuto-non-tessuto di tipo invernale, bianco e traspirante (qui un esempio), che protegge bene ma consente allo stesso tempo il passaggio di luce ed aria.

Se la pianta non è molto grande si può coprire tutta la chioma altrimenti si può decidere di avvolgere solo il tronco e le branche (rami) principali, legando il tessuto con lacci a tubetto elastici (qui un esempio).

Può essere molto utile infine eseguire una pacciamatura nel terreno intorno al tronco con corteccia di pino (tipo questa) che, tra le altre cose, impedisce la crescita di erbacce e mantiene l’umidità.

Se il freddo ha provocato danni molto evidenti come necrosi ai rami, è consigliabile attendere che le temperature si alzino e solo dopo decidere se intervenire con una potatura di pulizia e rimozione del secco.

Oltre ai problemi del freddo, le abbondanti nevicate possono provocare danni come conseguenza dal peso della neve che frattura i rami più lunghi e deboli. In questo caso è utile una rimozione meccanica della neve anche usando una semplice scopa o rastrello flessibile.

L’ulivo inizia a germogliare quando la temperatura raggiunge i 10° – 12° C; in questa fase un ritorno di freddo è molto pericoloso. Anche solo un po’ di neve trattenuta dalle foglie, o la formazione di ghiaccio in superficie, può provocare la defogliazione… quindi massima attenzione fino a primavera inoltrata!

COME CURARE I DANNI DEL GELO

Nel caso di gelate, le ferite provocate dal freddo diventano luoghi di infestazione della rogna. In questo caso è opportuno eseguire trattamenti preventivi con poltiglia bordolese (qui una guida per farla in casa) o con ossicloruro di rame (tipo questo).

Il trattamento va fatto subito dopo il verificarsi delle gelate e del freddo intenso e va ripetuto per almeno 2 giorni.

LA CONCIMAZIONE INVERNALE

Un ulivo sano e ben nutrito è sicuramente più capace di difendersi dagli stress. L’ulivo di tipo ornamentale va concimato in due periodi: tardo autunno/inverno e primavera. La concimazione autunnale / invernale è quella più importante e dovrebbe rappresentare il 70% della nutrizione totale.

Andrebbe eseguita liberamente in un periodo che va da fine ottobre a dicembre, ma per i ritardatari è sempre possibile intervenire usando prodotti 100% organici. Per approfondimento sul tipo e sul dosaggio dei fertilizzanti da usare vai qui.

 

1 comment

  1. ANTONIO TARTARO 16 dicembre 2024 at 08:56 Reply

    GRAZIE PER LE RACCOMANDAZIONI, MOLTO UTILI.

    Valutazione: 5

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