Come progettare il mio giardino?

Enrica Gazzin, Architetto, illustra un inedito approccio “umanista” alla progettazione del proprio giardino, mettendo al centro di tutto il processo, l’individuazione di un tema che nasce dai propri bisogni e desideri. 

Enrica Gazzin Architetto

Molti clienti mi contattano per avere dei consigli su come allestire il proprio giardino ma molto spesso non sanno da dove iniziare.

Quello che invito a fare subito è sempre quello di partire dai propri desideri e dalle proprie esigenze, sarà poi il progettista a consigliarvi e a illustrarvi le possibilità che il luogo stesso offre.

Ciò che l’architetto o il paesaggista può fare è quello di leggere il sito e cogliere nell’immediato le potenzialità del dislivello, dell’esposizione o dello spazio.

Ciò che il progettista può intuire è la vostra inclinazione o la vostra personalità ma ciò che non potrà mai fare è indovinare i vostri desideri o meglio disegnare il vostro giardino senza la vostra preziosa guida.

Non importa quanto grande sia il vostro spazio esterno, ciò che conta è quello che desiderate ottenere e come lo volete vivere.

Il vostro primo impegno sarà quello di capire cosa ricercate, può essere una stanza all’aperto per i giochi dei bimbi, uno spazio per i vostri amici animali o anche uno luogo contemplativo in cui non far entrare i pensieri negativi della giornata e rigenerarvi grazie alla forza positiva della natura.

brugmansia-sauveolensPrendiamo ad esempio il caso in cui sentiate il bisogno di un luogo per la meditazione e partiamo da quello che può essere uno spunto: qualcosa nella vita vi ha tormentato, lo avete superato non appena capito che stavate inseguendo una chimera o peggio ancora un desiderio malevolo che vi poteva nuocere.

Desiderate quindi un ‘qualcosa’ che vi ricordi quella esperienza e che possa essere da monito ai vostri cari.

Il punto focale dello spazio sarà quindi il ‘pericolo’ che rappresenterei da una pianta bellissima, scenografica ma allo stesso tempo velenosa come ad esempio la Datura ‘Brugmansia sauveolens’.

Questa specie arbustiva come la vostra esperienza negativa è bella all’apparenza ma velenosa e tossica per la vostra persona. Per rendere questo elemento non raggiungibile da voi o da eventuali animali la attornierei alla base con delle rose a 639px-Rosa_Golden_Wings_1cespuglio che per tonalità si avvicinano alla varietà scelta di Brugmansia come la rosa “Golden Wings“.

La restante parte del giardino dovrà permettere la sosta o il passaggio, anche a piedi scalzi, e quindi proporrei di lasciare la zona a prato.

Nello specifico suggerirei un tappeto erboso di colore scuro, a carattere ornamentale, basato su sementi per prato di festuca arundinacea, facili e pratici da gestire.

E’ importante scegliere sementi di festuca di ultima generazione e di provenienza americana, le uniche in grado di garantire una colorazione verde scura, utile per risaltare la composizione centrale.

Contornerei infine l’area con delle bordure laterali, in corten sono bellissime (qui un esempio)ed eventuali piante di graminacee e/o pacciamature di corteccia di pino.


Enrica Gazzin > profilo Linkedin

 

Biostimolare il prato in estate - Il Potassio: un antistress estivo - Concimare il prato ad Aprile - Combattere infestanti in modo naturale - Programma di Concimazione Annuale del Prato - Seminare il prato a primavera - Come rigenerare il prato a primavera - La concimazione in primavera - La risemina del prato - Il primo taglio stagionale - La rigenerazione del prato - Combattere il muschio - La lotta al feltro - La neve ed il tappeto erboso. - Quale concime invernale per il Prato? - Concimare il prato a Settembre - Come seminare il prato a Settembre - Quanto e quando irrigare un prato - Concime liquido per prato: i biostimolanti - Realizzare un impianto di irrigazione a goccia - Impianto irrigazione giardino - Malattie del prato: Rhizoctonia - La concimazione a Maggio - I benefici del mulching - I danni del freddo