Le chiazze secche nel prato rappresentano il problema in assoluto più diffuso. I motivi che stanno alla base degli ingiallimenti sono molti e diversificati, un approfondimento su tutte le cause lo trovi qui.
In questo articolo tratteremo una delle cause tra le più sottovalutate ma molto più diffusa di quello che si pensi: la compattazione del terreno.
COS’È LA COMPATTAZIONE DEL TERRENO
Un terreno sano è composto per circa il 50% di spazi vuoti, i tecnici chiamano questi spazi micro e macro porosità. Questi spazi vengono occupati e attraversati da aria e acqua, due elementi fondamentali per la vita della pianta.
L’assorbimento degli elementi nutritivi deve avvenire in presenza di aria mentre l’acqua risulta fondamentale sia come elemento fisiologico della pianta che come trasportatore degli elementi minerali nel terreno attraverso la soluzione circolante.
Quando avviene una perdita progressiva di porosità, il suolo tende a compattarsi, ad indurirsi e a non permettere più la circolazione di acqua e di aria.
In quelle zone il prato inizia rapidamente ad ingiallire, seccare, diradarsi ed infine morire.
CAUSE
Le cause della compattazione del terreno sono molto varie e possono dipendere sia da fattori naturali (terreno povero di sostanza organica, destrutturato, eventi meteo violenti, ecc) che da una lavorazione iniziale errata ed eccessiva, oppure il terreno si può compattare come conseguenza di un’eccessivo calpestamento o per il passaggio di mezzi.
DIAGNOSI
Un occhio esperto riconosce l’ingiallimento prima che esso arrivi: solitamente il prato nelle zone con terreno compatto appassisce rapidamente prima del resto del manto erboso. Questo appassimento iniziale, che precede l’ingiallimento, si manifesta concretamente con una colorazione scura ed un assottigliamento fogliare.
Per capire se quell’ingiallimento o appassimento deriva dalla compattazione del suolo dobbiamo procedere con una diagnosi per esclusione: come prima cosa è necessario verificare che l’irrigazione arrivi in maniera corretta.
Non basta controllare che arrivi acqua, bisogna accertarsi che ne arrivi in quantità corretta ad esempio usando un pluviometro: occorre essere certi che in quella zona venga irrigata con almeno 30/35 litri di acqua al mq a settimana.
Accertati che il problema non è l’irrigazione procederemo con alcuni test. Per prima cosa proveremo a bagnare intensamente per vedere se l’acqua scivola via oppure se penetra facilmente. Se l’acqua non viene assorbita può essere un primo segnale di compattazione, ma potrebbe essere anche il segnale di un dry spot, un problema di altro tipo su cui troverai un approfondimento qui.
Se infine, provando a forare con un coltellino a punta (tipo questo), sarà necessario un maggiore sforzo per bucare la parte appassita e ingiallita rispetto a quella rigogliosa e verde, questo è il segnale più chiaro ed evidente che siamo in presenza di una compattazione del terreno.
RIMEDIO RAPIDO
Le soluzioni per contrastate i problemi di compattazione del suolo sono molte. Possiamo intervenire in maniera rapida cercando di far penetrare l’acqua diminuendone la tensione superficiale con gli agenti umettanti e aumentando la persistenza livello radicale con gli agenti surfattanti.
Si tratta di un rimedio non definitivo ma che può sollevare il problema in attesa di lavorazioni più importanti.
Esempio pratico:
- Agenti Umettanti. Sono prodotti da diluire in acqua e da irrorare nel prato che abbassano rapidamente la tensione superficiale dell’acqua. In questo modo l’acqua supera la idrorepellenza del terreno e riesce a penetrare nel sottosuolo. Esempio di trattamento: 50-60 grammi di un agente umettante professione (tipo questo) diluiti in 10 litri di acqua per 100 mq di prato. Irrigare abbondantemente. Ripetere l’operazione dopo 2 settimane.
- Agenti Surfattanti. Sono prodotti da diluire in acqua e da irrorare nel prato che aumentano la disponibilità idrica nelle vicinanze dell’apparato radicale e allo stesso tempo abbassano la tensione superficiale dell’acqua. Si tratta di un trattamento più lento ma potente da usare sia in ottica preventiva che curativa. Esempio di trattamento: 150 gr di un agente surfattante composto (tipo questo) diluito in 10 litri di acqua per 100 mq di prato. Irrigare abbondantemente. Ripetere l’operazione dopo 4 settimane.
RIMEDIO DEFINITIVO
Il rimedio definitivo consiste nel ricreare le porosità eseguendo delle bucature o delle carotature ed andando ad inserire nel terreno della sabbia ammendata e corretta oppure ancora meglio, dei prodotti corroboranti (zeolite clinoptilolite in grani) e ammendanti (estratti di leonardite granulare) arricchiti di micorrize capaci di ricostruire la corretta strutturazione e fisiologia del suolo.
Se la zona compattata è piccola, ovvero non più grande di 2-3 mq, è possibile eseguire le bucatura e anche in maniera “casalinga” utilizzando una forca o delle punte da muro ed un trapano a batteria. Tali fori andranno poi riempiti con il substrato zeolite + ammendante.
Esempio pratico:
- Eseguire fori profondi 7/ 8 cm, con diametro di 10 mm entrando nel terreno perpendicolarmente e una volta giunti alla profondità desiderata inclinare di pochi gradi per creare più spazio nel fondo
- I fori vanno fatti a una distanza di circa 15 cm uno dall’altro
- I fori andranno infine riempiti con un substrato così composto:
- opzionale ma suggerito: mescolare 1 grammo di micorrize ad alta concentrazione di colonie (tipo queste) per ogni litro di substrato
È proprio il mio caso. Vorrei rifare tutto il giardino, ma ormai credo sia meglio attendere settembre ottobre
Si va atteso fine estate.
Articolo interessante che propone più soluzioni per un problema che non riuscivo a risolvere
Il problema della compattazione è uno tra u più sottovalutati. Ottimo ed esaustivo articolo.