Le chiazze secche e ingiallite del prato sono in assoluto il problema più frequente e odiato che capita nel manto erboso. I motivi che stanno alla base degli ingiallimenti sono molti e diversificati, un approfondimento su tutte le cause lo trovi qui.
In questo articolo tratteremo una causa difficile da individuare correttamente perché spesso confusa con una malattia fungina: i danni causati dagli insetti e dalle larve.
GLI INSETTI DANNOSI
L’incidenza dei danni provocati dagli insetti è probabilmente un po’ meno frequente rispetto a quella di altri problemi, ma il danno è purtroppo tra i più gravi in assoluto.
Il meccanismo di azione è quasi sempre lo stesso: le femmine depongono le uova sopra il suolo, all’ombra dei fili d’erba, e le larve si approfondiscono nel terreno dove si nutrono di apparati radicali e di rizomi (in alcuni casi anche del colletto dell’erba e dei culmi).
Le categorie di insetti più dannosi sono:
- tipule (zanzaroni giganti a gambe lunghe)
- coleotteri (curculionidi striati e puntinati)
- scarabei (maggiolini)
- lepidotteri (nottue / falene notturne grigie)
COME SI MANIFESTA IL DANNO
Anche un occhio esperto fatica a distinguere il danno causato dagli insetti rispetto a quelli di una malattia fungina.
Il prato, privato delle radici, inizia infatti ad ingiallire rapidamente in alcune zone ben delimitate, e in poco tempo collassa completamente morendo del tutto.
Spesso capita che le larve attirino predatori, soprattutto uccelli, corvi, tassi e cinghiali capaci di creare grossi buchi e sollevare intere zolle di prato alla ricerca delle larve.
CAUSE
Non ci sono precise cause che portano queste tipologie di insetti ad abitare il manto erboso. Solitamente primavere umide favoriscono la loro presenza ma i problemi di insetti generalmente si verificano ad intervalli imprevedibili a causa della loro variabilità di distribuzione e di frequenza in una determinata località da un anno all’altro.
DIAGNOSI
Un metodo non certamente piacevole per capire che si tratta di una secchezza e ingiallimento causati dalle larve di insetti, è quella di afferrare gli steli dell’erba e provare a sollevarli. Se la zolla si solleva con poca fatica significa che è priva di apparato radicale e sotto la zolla si noteranno le larve.
In alcuni casi è possibile osservare le larve ancora in superficie e quindi riconoscere prima il problema. Le larve hanno dimensioni e colori diversi ma sostanzialmente sono dei piccoli vermicelli lunghi da 1 a 5 cm che possono avere sia una colorazione chiara sul bianco che una scura sul grigio/nero.
Alcuni generi hanno il corpo puntinato e un capo evidente di colore bruno-rossastro. Vi sono larve sia dotate di zampette che apodi.
RIMEDIO
I rimedi utilizzabili per combattere e prevenire il problema si basano sull’utilizzo di prodotti biologici a base di funghi e batteri completamente innocui per l’uomo ma letali per queste categorie di insetti.
Si tratta di prodotti che non hanno un’azione residuale e non vanno nemmeno ad alterare l’ecosistema naturale dei terreni, anzi in molti casi hanno effetti solo positivi.
L’utilizzo di questi prodotti risulta particolarmente interessante non solo per contrastare, limitare e prevenire l’ingiallimento nel prato causati dalle larve di questi insetti, ma anche per limitare la presenza degli adulti in giardino.
QUALI PRODOTTI USARE
La lotta il contrasto e la prevenzione la si esegue con tre prodotti che agiscono sia a livello superficiale che del terreno:
- Bacillus thuringiensis
- Metharizium anisopliae
- Beauveria bassiana
QUANDO FARE I TRATTAMENTI
La stagione in assoluto più pericolosa per questo tipo di problematiche inizia da metà maggio per terminare a fine estate. Solitamente è consigliato fare i trattamenti a partire da maggio, almeno una volta al mese per tutta l’estate, in particolare nei mesi di giugno e luglio.
ESEMPIO PRATICO
Alcuni prodotti sono studiati per agire in profondità, nel suolo, mentre altri svolgono la loro funzione direttamente in superficie. L’applicazione inizia sempre con una distribuzione uniforme tramite pompa irroratrice.
Se il prodotto è ad azione radicale, è necessario avviare l’irrigazione subito dopo per farlo penetrare nel terreno. Al contrario, se il prodotto ha effetto fogliare, non serve irrigare: basta lasciarlo asciugare sulla superficie del prato affinché venga assorbito o ingerito dai target biologici.
Trattamento radicale per 100 mq di prato FASE 1
- 50 g di composto a base di beauveria e metarhizum (tipo questo) da diluire in 15 litri d’acqua
- attendere 15 minuti e applicare nel prato
- irrigare immediatamente il prato con 5 litri di acqua al mq
Trattamento fogliare per 100 mq di prato FASE 2
- attendere almeno 3 giorni dalla FASE1
- 30 g di composto a base di bacillus (tipo questo) da diluire in 10 litri d’acqua
- applicare nel prato e NON irrigare per almeno 48 ore
Potenziamento del trattamento
Nei casi che si voglia la massima efficacia dei trattamenti, consigliamo di aggiungere sempre 100 g di sostanza organica non alcalina derivante da alghe brune (qui un esempio).
Ho individuato parecchie larve sotto il tappeto erboso, sono uguali a quelle nella fotografia.
I prodotti esposti li posso usare anche per eliminarle o valgono solo per prevenire il problema? come posso risolvere alla radice il problema? Grazie
Ciao Giulio, agiscono al 40-60% anche sulle larve adulte.
Ciao Fabio, lo posso usare subito anche se ho riseminato il prato localmente, 20 GG fa? L’anno scorso mi hanno rovinato buona parte del prato,ma l’ho scoperto tardi!
Essendo un prodotto radicale lo puoi dare anche subito, usa un dosaggio ridotto del 20%