Prato Secco a Chiazze. Danni da Insetti.

Valutazione: 5 - 2 recensioni

Le chiazze secche e ingiallite del prato sono in assoluto il problema più frequente e odiato che capita nel manto erboso. I motivi che stanno alla base degli ingiallimenti sono molti e diversificati, un approfondimento su tutte le cause lo trovi qui.

In questo articolo tratteremo una causa difficile da individuare correttamente perché spesso confusa con una malattia fungina: i danni causati dagli insetti e dalle larve.

GLI INSETTI DANNOSI

L’incidenza dei danni provocati dagli insetti è probabilmente un po’ meno frequente rispetto a quella di altri problemi, ma il danno è purtroppo tra i più gravi in assoluto.

Il meccanismo di azione è quasi sempre lo stesso: le femmine depongono le uova sopra il suolo, all’ombra dei fili d’erba, e le larve si approfondiscono nel terreno dove si nutrono di apparati radicali e di rizomi (in alcuni casi anche del colletto dell’erba e dei culmi).

Le categorie di insetti più dannosi sono:

  • tipule (zanzaroni giganti a gambe lunghe)
  • coleotteri (curculionidi striati e puntinati)
  • scarabei (maggiolini)
  • lepidotteri (nottue / falene notturne grigie)

COME SI MANIFESTA IL DANNO

Anche un occhio esperto fatica a distinguere il danno causato dagli insetti rispetto a quelli di una malattia fungina.

Il prato, privato delle radici, inizia infatti ad ingiallire rapidamente in alcune zone ben delimitate, e in poco tempo collassa completamente morendo del tutto.

Spesso  capita che le larve attirino predatori, soprattutto uccelli, corvi, tassi e cinghiali capaci di creare grossi buchi e sollevare intere zolle di prato alla ricerca delle larve.

CAUSE

Non ci sono precise cause che portano queste tipologie di insetti ad abitare il manto erboso. Solitamente primavere umide favoriscono la loro presenza ma i problemi di insetti generalmente si verificano ad intervalli imprevedibili a causa della loro variabilità di distribuzione e di frequenza in una determinata località da un anno all’altro.

DIAGNOSI

Un metodo non certamente piacevole per capire che si tratta di una secchezza e ingiallimento causati dalle larve di insetti, è quella di afferrare gli steli dell’erba e provare a sollevarli. Se la zolla si solleva con poca fatica significa che è priva di apparato radicale e sotto la zolla si noteranno le larve.

In alcuni casi è possibile osservare le larve ancora in superficie e quindi riconoscere prima il problema. Le larve hanno dimensioni e colori diversi ma sostanzialmente sono dei piccoli vermicelli lunghi da 1 a 5 cm che possono avere sia una colorazione chiara sul bianco che una scura sul grigio/nero.

Alcuni generi hanno il corpo puntinato e un capo evidente di colore bruno-rossastro. Vi sono larve sia dotate di zampette che apodi.

RIMEDIO

I rimedi utilizzabili per combattere e prevenire il problema si basano sull’utilizzo di prodotti biologici a base di funghi e batteri completamente innocui per l’uomo ma letali per queste categorie di insetti.

Si tratta di prodotti che non hanno un’azione residuale e non vanno nemmeno ad alterare l’ecosistema naturale dei terreni, anzi in molti casi hanno effetti solo positivi.

L’utilizzo di questi prodotti risulta particolarmente interessante non solo per contrastare, limitare e prevenire l’ingiallimento nel prato causati dalle larve di questi insetti, ma anche per limitare la presenza degli adulti in giardino.

QUALI PRODOTTI USARE

La lotta il contrasto e la prevenzione la si esegue sempre con gli stessi prodotti che sono sostanzialmente tre e che possono essere mescolati tutti assieme:

  • Bacillus thuringiensis
  • Metharizium anisopliae
  • Beauveria bassiana

QUANDO FARE I TRATTAMENTI 

La stagione in assoluto più pericolosa per questo tipo di problematiche inizia da metà maggio per terminare a fine estate.  Solitamente è consigliato fare i trattamenti a partire da maggio, almeno una volta al mese per tutta l’estate, in particolare nei mesi di giugno e luglio.

ESEMPIO PRATICO

Essendo prodotti che devono arrivare a circa 2-5 cm di profondità nel terreno, solitamente la somministrazione prevede una distribuzione a livello superficiale con una pompa irroratrice, seguita da un’accensione dell’impianto di irrigazione per far penetrare il principio attivo nel terreno.

Esempio di trattamento per 100 mq di prato

  • 50 ml di composto a base di beauveria e metarhizum (tipo questo) da diluire in 10 litri d’acqua
  • aggiungere n.2 pastiglie di bacillus thuringiensis (tipo queste)
  • attendere 15 minuti e applicare nel prato
  • irrigare il prato con 3-5 litri al mq

Potenziamento del trattamento

Nei casi che si voglia la massima protezione ed efficienza del trattamento, consigliamo di aggiungere due additivi:

  • un agente surfattante per far rimanere il prodotto a livello radicale per più tempo (qui un esempio) in dosaggio di circa 150 g per 100 m quadri di prato
  • un po’ di sostanza organica non alcalina, ad esempio alghe brune il dosaggio di circa 150 g per 100 m quadri di prato (qui un esempio)

Comments: 4

  1. Giulio 5 ottobre 2022 at 18:38 Reply

    Ho individuato parecchie larve sotto il tappeto erboso, sono uguali a quelle nella fotografia.
    I prodotti esposti li posso usare anche per eliminarle o valgono solo per prevenire il problema? come posso risolvere alla radice il problema? Grazie

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 6 ottobre 2022 at 18:28 Reply

      Ciao Giulio, agiscono al 40-60% anche sulle larve adulte.

  2. Riccardo 17 giugno 2021 at 08:14 Reply

    Ciao Fabio, lo posso usare subito anche se ho riseminato il prato localmente, 20 GG fa? L’anno scorso mi hanno rovinato buona parte del prato,ma l’ho scoperto tardi!

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 19 giugno 2021 at 09:38 Reply

      Essendo un prodotto radicale lo puoi dare anche subito, usa un dosaggio ridotto del 20%

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