Dalla tarda primavera a fine estate, le piante da interno coltivate in vaso, godono dei benefici che la bella stagione può dar loro, a patto di eseguire una serie di piccole operazioni ogni circa due settimane.
La maggior quantità di luce e la naturale umidità presente negli ambienti, stimolano il metabolismo della vegetazione che va sostenuto, aiutato e protetto nel produrre nuove gemme, fusti, foglie e in alcuni vasi, fiori.
Quella che segue è una semplice routine da utilizzare e adattare alle proprie piante. Vi sono alcune specie che hanno necessità leggermente diverse in termini di irrigazione, nutrizione e lavaggi.
LE OPERAZIONI DA FARE OGNI 15 GIORNI
CONCIMARE – Eseguire una nutrizione utilizzando concimi di tipo liquido da unire all’acqua di irrigazione (qui alcuni esempi). Scegliere attentamente il fertilizzante sulla base della tipologia di pianta (verde, fiorita, grassa, …). Le piante a lenta crescita, come le cactacee, necessitano di una frequenza più ridotta, ad esempio una nutrizione ogni tre o quattro settimane.
STIMOLARE – Una volta si e una volta no, aggiungere alla nutrizione anche uno stimolante a base di idrolizzati proteici tipo questo.
RIPULIRE – Con un paio di forbici affilate da fiorista (tipo queste) disinfettate con acqua ossigenata, recidere le foglie necrotizzate, ingiallite, rovinate o malate.
LAVAGGI – Per le piante che lo richiedono è utile eseguire un lavaggio fogliare irrorando con una leggera doccia la pianta come fosse una pioggia. Poi è bene lasciare asciugare la pianta in zona ventilata. Si tratta di lavori da fare possibilmente all’aperto, in terrazzo o in una zona esterna ma che possono essere eseguiti anche in casa ad esempio in bagno.
SCARIFICARE – Sarchiare leggermente la superficie del terriccio, rimuovendo detriti, depositi di muffe o di sostanza organica in decomposizione. Eventualmente aggiungere un po’ di substrato o di inerte tipo lapillo o pomice (qui alcuni esempi).
CONTROLLO MALATTIE – Controllare e verificare le foglie, i fusti e le gemme, ricercando segnali di patologie fungine ed eventualmente trattare con prodotti naturali a base di estratto di equiseto diluito in acqua in rapporto 1:8.6 (tipo questo).
CONTROLLO PARASSITI – Controllare che nel terriccio, nelle foglie e nei fusti non vi sia presenza di afidi, acari, pidocchi, … eseguire un trattamento antiparassitario utilizzando prodotti naturali come il sapone molle, l’estratto di ortica e l’olio di neem (un elenco completo lo trovi qui). Eseguire il trattamento spostando la pianta in zona ventilata. Nel caso di presenza di moscerini è utile rimuovere la parte superiore del terriccio sostituendola con un substrato nuovo o della pomice (qui alcuni esempi di prodotti da usare).
NOTA FINALE
Ovviamente questo tipo di routine va adattata alle specifiche necessità di ogni singola pianta che possono essere significativamente diverse da specie a specie. Per un approfondimento sulle esigenze delle piante si rimanda alle schede botaniche di Bestprato disponibili qui.
Grazie mille di tutti i consigli.