Le Risposte ai Problemi di Gennaio nel Prato

Valutazione: 5 - 4 recensioni

Quelle che seguono sono una raccolta delle domande più frequenti che ci arrivano durante gennaio, un mese nel quale si iniziano a manifestare i primi ingiallimenti dell’erba ed inizia la stagione delle potature e dei trattamenti.

Quali sono i problemi più consueti? Come risolverli? Ecco le nostre risposte:

HO IL PRATO INGIALLITO, COSA DEVO FARE?

Se è il prato è ingiallito le cause possono essere molteplici: freddo intenso su varietà d’erba poco tolleranti, assenza di nutrimenti, malattie o errori colturali. Su alcuni problemi è possibile intervenire, su altri meno. Se non sai qual è la causa qui troverai un super approfondimento che ti aiuta a mettere a fuoco il problema. Vediamo alcuni suggerimenti:

  • Se la causa è più probabilmente legata all’assenza di nutrimenti puoi intervenire prontamente come abbiamo descritto qui
  • Se l’ingiallimento è localizzato e la causa più probabile sono le malattie, qui e qui troverai le due  strategie che garantiscono il miglior risultato
  • Se la causa di ingiallimento è dovuto a lunghi periodi senza pioggia di almeno 8 settimane lo risolvi parzialmente facendo un’irrigazione.
  • Se hai tagliato l’erba troppo bassa, purtroppo non puoi fare nulla.
  • Se la causa è anche legata alla tipologia di erba devi programmare una risemina da fare però a marzo (trovi una guida qui) ma prima ti consigliamo di chiederci aiuto qui.

HO IL PRATO DIRADATO, POSSO SEMINARE A GENNAIO?

Assolutamente no. Sono operazioni che vengono fatte solo da tecnici esperti e solo usando sementi molto particolari. Bisogna attendere la fine dell’inverno. Più precisamente dobbiamo attendere periodi con almeno 11 ore di luce e temperature di 15 gradi.

Attenzione che quando si parla di temperatura si intende quella del terreno non dell’aria. Per controllare dovresti dotarti di termometri tipo questo o questo. Comunque sono condizioni che si iniziano a verificare da metà febbraio nel sud Italia e a inizio marzo al centro e al nord Italia.

NON HO FATTO LA CONCIMAZIONE INVERNALE. SONO ANCORA IN TEMPO PER FAR QUALCOSA?

Da un punto di vista teorico puoi eseguire la concimazione invernale, quella potassico azotata, anche a gennaio. Ma se le temperature vanno sotto zero di notte, e di giorno non si alzano sopra i 10 gradi, quella concimazione non produce gli effetti voluti.

La vera e propria concimazione invernale (che trovi descritta qui) è consigliato eseguirla solo al sud Italia o nelle isole, mentre nelle altre regioni devi seguire una strategia differente.

In entrambi i casi, se non hai fatto la concimazione invernale, qui troverai un approfondimento su come affrontare la nutrizione tardiva. Nell’articolo sono indicati sia i prodotti da usare che i dosaggi suggeriti.

HO UN PRATO DI MACROTERME IN DORMIENZA, POSSO DISERBARE LE INFESTANTI? 

Quando un prato di macroterme (gramigna, cynodon, paspalum, pennisetum, zoysia, …) entra in completa dormienza, si può procedere all’estirpazione delle infestanti e anche al diserbo utilizzando prodotti naturali come questo.

Bisogna però accertarsi che il prato sia in completa e totale dormienza, ovvero che tutte le strutture vegetali siano di colore giallo biondo, se sono presenti sfumature verdi, significa che le piantine di macroterme stanno ancora eseguendo la fotosintesi clorofilliana e quindi il diserbo danneggierebbe anche loro.

In questo caso si procede alla rimozione manuale delle infestanti utilizzando un coltellino a punta per estirpare anche l’apparato radicale.

HO IL PRATO SOFFERENTE IN OMBRA: È VERO CHE LE ALGHE BRUNE AIUTANO ANCHE IN INVERNO? 

Le alghe brune aumentano la capacità di produrre energia quando c’è poca luce. Quindi sono utili anche in inverno. Bisogna tenere a mente che il prato, se fa molto freddo, riduce le attività vegetative.

Per usare le alghe brune a gennaio, devi somministrale nei giorni più tiepidi, scegliere un buon prodotto ed usarlo in concentrazione un po’ più alta. Trovi spiegato tutto qui.

QUALI TRATTAMENTI CONTRO LE MALATTIE SI POSSONO ESEGUIRE NELLE PIANTE DEL GIARDINO A GENNAIO?

Uno dei trattamenti più trascurati di gennaio riguarda la prevenzione e il contrasto delle malattie su alcune specifiche piante da eseguire con complessati rameici pronto uso (qui e qui un esempio) oppure con la poltiglia bordolese.

La poltiglia bordolese si può fare in casa, trovi tutto spiegato qui. Queste sono le piante da trattare a gennaio:

  • siepi di cupressocyparis leylandii, thuja e taxus
  • cipressi, conifere e conifere nane
  • alberi da frutto
  • e visto che ci siamo anche una bella passata sulle rose

NEL PRATO CI SONO INFESTANTI. LE DEVO DISERBARE ORA?

Premesso che il diserbo selettivo di tipo chimico in futuro verrà sempre più limitato, fare un trattamento a gennaio fallisce quasi sempre in quanto le infestanti non assorbono gli elementi chimici e i diserbanti vengono dilavati rapidamente dall’umidità.

Inoltre, per le infestanti più pericolose, ovvero la poa annua e la poa trivialis, non esistono nemmeno prodotti utilizzabili. È invece importantissimo estirparle manualmente per evitare che vadano a seme e si allarghino rapidamente.

L’operazione va fatta aiutandosi con un coltellino a punta (tipo questo) per muovere il terreno e sradicare anche l’apparato radicale.

È CORRETTO INIZIARE LE POTATURE A GENNAIO?

Piante come il glicine, il gelso e l’olivello spinoso, si potano a gennaio. Tutte le altre solitamente a febbraio. La potatura va fatta con le piante a riposo e quindi bisogna fare attenzione a non ritardare le operazioni.

Il consiglio è usare gennaio per preparare gli attrezzi (per approfondire vai qui), imparare a potare bene (qui trovi una guida, qui un video e qui una serie di mini corso in DVD) e attendere l’inizio di febbraio per cominciare i lavori.

HO IL PRATO INGIALLITO, POSSO USARE ADESSO I COLORANTI PER PRATO?

Esistono dei coloranti di tipo naturale che vengono usati nel prato per mascherare i forti ingiallimenti di qualsiasi tipo, anche quelli causati ad esempio dall’inverno.

Sono utilizzati a fini quasi esclusivamente estetici, il loro effetto protettivo è molto limitato, ma sono efficaci tutte le volte che è necessario tornare ad avere subito il prato verde.

Qualche esempio? Vendere la casa e fare bella figura; un ricevimento all’aperto oppure semplicemente per uniformare un estetica particolarmente sgradita.

Si usano prodotti tipo questo o questo che vengono diluiti in acqua e distribuiti con semplice pompa irroratrice e hanno una durata di circa 3 o 4 settimane. Sono naturali, non inquinanti e compatibili con l’ambiente.

SI POSSONO METTERE A DIMORA I BULBI DA FIORE A GENNAIO?

La possibilità di piantare bulbi in gennaio dipende fortemente dal clima e dalla zona geografica in cui ti trovi. In generale, molti bulbi da fiore preferiscono essere piantati in autunno, in modo da avere tutto l’inverno per sviluppare radici forti in previsione della fioritura primaverile.

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni e considerazioni da fare:

  • Alcuni bulbi che fioriscono in primavera o in estate possono essere piantati in inverno, a condizione che il terreno non sia ghiacciato o eccessivamente umido. Esempi includono gladioli, dahlie e alcuni tipi di gigli, ma in taluni casi anche per tulipani, narcisi, giacinti e crocus (qui trovi un vasto assortimento).
  • Il terreno dovrebbe essere lavorabile. Se è congelato o troppo bagnato, la piantagione può risultare difficoltosa e i bulbi potrebbero soffrire.
  • Se hai acquistato bulbi in autunno e non li hai ancora piantati, è meglio metterli a dimora non appena possibile, purché le condizioni del terreno lo permettano. Tenere i bulbi fuori terra per troppo tempo può ridurne la vitalità.
  • Potresti considerare di piantarli comunque, come un esperimento. La natura può sorprendere e alcuni bulbi potrebbero adattarsi e fiorire anche se piantati in condizioni non ideali.

Comments: 10

  1. Bruna Lugli 7 gennaio 2023 at 17:49 Reply

    Siamo a gennaio e la mia siepe di photinia ha delle macchie marroni sulle foglie. Posso trattarla con la poltiglia bordolese? Grazie

    Valutazione: 4
    • Staff Bestprato 19 gennaio 2023 at 16:24 Reply

      Salve Bruna, bisognerebbe indagare bene la malattia ma la poltiglia è comunque utile.

  2. Bruna Lugli 7 gennaio 2023 at 17:33 Reply

    Come si fa a sapere quale è la causa dell’ingiallimento del prato? Grazie

    Valutazione: 4
    • Staff Bestprato 19 gennaio 2023 at 16:25 Reply

      Qui c’è uno schema di analisi molto utile.

  3. ANNA LETIZIA 28 gennaio 2022 at 13:20 Reply

    Bongiorno. Ho un prato in ombra sotto delle conifere che in inverno si riempie di mucchietti di terra simili a bitorzoli. Ho trovato una specie di lombrico con le zampe: è lui il responsabile? Posso inviare foto del prato e del lombrico. Grazie!

    • Staff Bestprato 3 febbraio 2022 at 13:37 Reply

      salve Anna si tratta proprio del prodotto della digestione dei lombrichi una sostanza molto utile e fertile per il terreno, consigliamo di spazzolarla con un rastrellino o con una scopa di saggina

  4. LONGARONI RENZO 5 febbraio 2020 at 19:37 Reply

    Buona sera, ho il prato infestato da vaste zone di gramigna, fino ad ora o cercato di estirparla manualmente con risultati insoddisfacenti, volevo sapere se e’ possibile eliminarla e come anche usando diserbanti chimici selettivi
    Ringrazio e porgo Cordiali saluti

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 7 febbraio 2020 at 16:53 Reply

      Salve Renzo, esistono ma noi li sconsigliamo perchè potenzialmente molto inquinanti.

  5. Gaetano 1 febbraio 2020 at 11:52 Reply

    Buongiorno, vorrei trattare la mia siepe di Buxus Baccata con poltiglia bordolese come suggerito, in quanto presenta alcune zone secche di color scuro.
    Volevo a riguardo sapere se il trattamento è adeguato e se la poltiglia bordolese può macchiare la pavimentazione come avviene con il solfato di ferro.
    Grazie

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 2 febbraio 2020 at 10:22 Reply

      Si Gaetano, il trattamento con poltiglia bordolese va bene ma fai attenzione che macchia.

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