La Semina dei Fiori Biennali a Giugno e Luglio

Fiori biennali: guida alla semina e alla cura nel giardino

Le piante biennali sono fiori che impiegano due anni a completare il loro ciclo biologico di vita: nel primo anno crescono le foglie, gli steli e le radici, poi entrano in un periodo di dormienza lungo i mesi più freddi e durante la primavera successiva o l’estate, gli steli si allungano e fanno sbocciare i fiori.

QUANDO SEMINARE

L’estate è il momento perfetto per seminare i fiori biennali da utilizzare poi per creare vasi o aiuole fiorite la primavera successiva. Il periodo perfetto inizia da fine maggio fino a fine luglio.

Rispetto alla primavera l’estate è più semplice da gestire in quanto, lavorando in vaso,  le temperature alte facilitano la germinazione e generalmente c’è minore rischio di patologie ed insetti rispetto alla primavera.

COSA SEMINARE

Le specie di fiori biennali più utilizzate in giardino sono quelle che creano fioriture vistose, abbondanti e colorate: 

  • viola del pensiero
  • bocche di leone
  • campanula,
  • violaciocche

Poi ci sono specie più originali come ad esempio la moneta del papa. L’elenco completo delle biennali da seminare ora lo trovi qui.

COME SEMINARE

La semina andrebbe fatta sempre in ambiente protetto e riparato per poter controllare l’umidità ed evitare eccessi di caldo. Si possono utilizzare diverse strategie per aiutare la germinazione:

  • Usare mini serre in plastica con ventilazione controllabile (qui e qui un esempio), all’interno delle quali posizionare vasetti da vivaio (tipo questi) oppure vasetti biodegradabili da trapianto diretto (qui un esempio).
  • Usare semplici vasetti da vivaio (tipo questi) oppure vasi anche più grandi (tipo questi) , avendo l’accortezza di posizionare il tutto in uno luogo all’ombra e verificando molto più spesso la corretta umidità del substrato

Per evitare confusione è possibile marcare i vasetti seminati con le etichette da conficcare nel terreno tipo questa o questa.

TERRICCIO DI SEMINA

Il substrato di semina deve essere drenante e ricco, creato su una base di terriccio universale meglio se ecologico e privo di torba. Proponiamo due composizioni di substrato, uno base e l’altro ad alta prestazione, quest’ultimo studiato per fare in modo che una volta che il seme è germinato, la pianta cresca sana e robusta:

Composizione in % volume del substrato standard: 

  • 70% terriccio universale, meglio se ecologico, cioè privo di torba (qui un esempio)
  • 20% perlite da giardinaggio (qui un esempio)
  • 10% humus di lombrico (tipo questo)

Composizione in % volume del substrato alta performance: 

  • 60% terriccio universale, meglio se ecologico, cioè privo di torba (qui un esempio)
  • 20% perlite da giardinaggio (qui un esempio)
  • 10% humus di lombrico (tipo questo)
  • 10% zeolite in grani (tipo questa)
  • 1 grammo di spore di micorrize per ogni litro di substrato (qui un esempio)
  • opzionale: 3 grammi di concime organico per ogni litro di substrato (tipo questo)

p.s. nel fondo dei vasetti inserire 1 cm di argilla espansa

Dopo aver riempito i vasetti andremo a deporre in superficie un gruppetto di semi. Se i semi sono piccoli (meno di 1 mm) prenderemo una pizzicata e li distribuiremo in superficie, se sono più grandi di 1 millimetro ne basteranno da 5 a 7.

Una volta depositati in superficie è possibile coprirli con leggerissimo strato di terriccio setacciato fine e li presseremo leggermente per porli bene a contatto con il terreno

UMIDITÀ E TEMPERATURA

Le condizioni ottimali di germinazione richiedono una presenza costante di umidità del suolo e dell’aria superiore all’80% e una temperatura il più possibile costante all’interno del range 20-25°.

Per fare questo è consigliato posizionare i vasetti o la serra in un luogo luminoso ma all’ombra. Per mantenere costantemente umido il terreno si utilizzerà un semplice spruzzino o una pompa a pressione.

Le irrorazioni variano molto a seconda che si utilizzi i vasetti o i semenzai a serra, è utile controllare spesso toccando il suolo con la mano per capire se si è asciugato

CONCIMAZIONE

Solitamente il processo di germinazione impiega un paio di settimane, dopo circa 30 giorni le giovani piantine avranno emesso le prime foglioline e a questo punto procederemo con una leggera concimazione di spinta con uno specifico fertilizzante liquido da mescolare all’acqua di irrigazione. Un buon concime deve essere di tipo organo-minerale arricchito con alghe brune (qui un esempio).

TRAPIANTO

Verso la fine di settembre procederemo al trapianto avendo cura di lavorare il terreno dell’aiuola, zappandolo leggermente con un attrezzo a tre denti (tipo questo) e arricchendolo con terriccio, e micorrize. Se il terreno è duro si può usare una classica zappa o una “vanga magica“.

Ovviamente rimane sempre possibile il trapianto in vasi più grandi per la coltivazione protetta. Anche in questo caso il rinvaso va fatto al termine dell’estate. Qualora si siano utilizzati i vasetti biodegradabili, probabilmente già prima di questa data sarà opportuno spostarli in dei vasi più grandi (tipo questi) per permettere alle radici di ingrossarsi.

L’operazione termina con una concimazione a lenta cessione da effettuare intorno a fine ottobre usando un concime organico minerale arricchito di trichoderma (tipo questo).

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