La Prevenzione delle Malattie Fungine del Prato a Luglio

Valutazione: 5 - 6 recensioni

Quando arriva il caldo estivo, si creano le condizioni ideali per lo sviluppo di alcune tipologie di funghi patogeni tra i più pericolosi in assoluto per il prato (pythium, rhizocotnia, …).

Sono pericolosi sia per la loro velocità di azione e sia perchè trovano un ambiente più debole del solito a causa del fatto che le temperature elevate costringono il prato a ridurre la fotosintesi clorofilliana.

Le strutture vegetali, impaurite dal fatto che stanno perdendo troppa acqua, chiudono le aperture necessarie ad assorbire l’anidride carbonica e quindi rallentano vistosamente la fotosintesi.

PERICOLO DEBOLEZZA

In questa situazione il prato entra in una fase generale di debolezza e di mancanza di reattività. Questo stato di fragilità e torpore rendono le strutture vegetali facilmente attaccabili dalle patologie fungine.

PERICOLO IRRIGAZIONE

Se a tutto questo uniamo il fatto che l’irrigazione intensa del prato lo rende costantemente umido e che l’umidità è il maggior vettore dei funghi patogeni, il quadro è chiaro: luglio richiede la massima attenzione nella prevenzione delle malattie fungine.

STRATEGIA DI CONTRASTO

La buona notizia è che possiamo utilizzare alcuni prodotti naturali molto potenti capaci di proteggere il prato su più livelli: quello interno alla struttura vegetale e quello esterno. Assieme a questi trattamenti dovremmo porre molta attenzione all’irrigazione e regolarla in maniera tale da lasciare asciutto il terreno per più tempo possibile.

Vediamo, uno per uno questi tre livelli di azione

PROTEZIONE INTERNA

  • Consiste nel somministrare dei prodotti a base di fosfito di potassio (tipo questo) o di complessati rameici (tipo questo) che agiscono internamente alla pianta promuovendo le risposte immunitarie, ispessendo le pareti cellulari ed aumentando la capacità di cicatrizzazione.

PROTEZIONE ESTERNA

  • Consiste nell’utilizzare prodotti molto potenti basati su microrganismi antagonisti di bacillus subtilis (tipo questo) oppure di complessati rameici con zolfo  (tipo questo). Questi prodotti sono completamente innocui per l’uomo e gli animali e creano un ambiente ostile e abbattente per le malattie.
  • Nota 1: se non fa ancora molto caldo (temperature inferiori a 30 gradi) possiamo usare i trichoderma al posto del bacillus subtilis (qui un esempio)
  • Nota 2: microrganismi e rame non si usano assieme: o uno o l’altro

ASCIUGARE IL TERRENO

  • Consiste nel programmare le irrigazioni per fare in modo che il prato non venga bagnato tutti i giorni. Il concetto è bagnare molto più intensamente e poi fare delle pause più lunghe possibile. Bisognerà bagnare il prato solo alla mattina presto così da evitare che rimanga umido tutta la notte. Se vuoi approfondire questa importante metodica di irrigazione clicca qui.

CONCLUSIONI, DOSAGGI E CONSIGLI PRATICI

Per ottimizzare i tempi è possibile eseguire la protezione interna e quella esterna facendo un’unica applicazione. L’operazione la si esegue con una pompa irroratrice (qui trovi alcuni esempi di modelli utilizzabili), nella quale verrano diluiti i prodotti secondo uno schema preciso di dosaggio e diluizione.

Esempio a base di fosfito e microrganismi per 100 mq di prato:

  • 10 litri di acqua
  • 15/20 gr di fosfito di potassio (tipo questo)
  • 40/50 gr di concentrato di bacillus subtilis (tipo questo)
  • se si usano i trichoderma, la somministrazione va fatta per via radicale e da soli, usando circa 50 grammi di un prodotto tipo questo in 10 litri di acqua e irrigando successivamente con 5 litri al mq

Esempio a base di complessati di rame per 100 mq di prato:

  • 10 litri di acqua
  • 40 grammi di un complessato rameico con zolfo (tipo questo)
  • 50 grammi di un complessato rameico con  glicinbetaine (tipo questo)

Le applicazioni vanno fatte su foglia asciutta senza bagnare il prato per almeno 24 ore, quindi andranno calendarizzate nei giorni di pause delle irrigazioni.

In caso di forte presenza di umidità notturna, è possibile aggiungere alla soluzione proposta anche un prodotto adesivante (100 gr di questo), capace di far rimanere il trattamento più a lungo nelle foglie.

I sistemi di protezione naturale del prato dalle malattie fungine sono molto potenti ed efficaci ma bisogna iniziarli prima possibile e portarli avanti con precisione e costanza. Più il tempo passa, più si fanno applicazioni e più il sistema diventa potente: il trattamento andrebbe ripetuto ogni 3/4 settimane durante tutta l’estate fino a fine agosto.

 

 

Comments: 12

  1. Valerio 29 agosto 2023 at 13:21 Reply

    Buongiorno, è consigliato iniziare il trattamento malattie fungine a fine agosto? Se si per quanto?
    Grazie

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 8 settembre 2023 at 10:45 Reply

      Certo Valerio. Poi va seguito questo calendario.

  2. PAOLO 5 luglio 2023 at 16:29 Reply

    Salve

    è possibile utilizzare li vs prodotti in contemporanea con i prodotti chimici (tipo previter) per maggiore effetto per prato di festuca aroundinacea con presenza di phytium ?

    grazie mille

    sempre molto preparati

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 14 luglio 2023 at 17:40 Reply

      Ciao Paolo, si ma non quelli biotici.

  3. Nadia 9 luglio 2022 at 16:33 Reply

    Salve, il mio prato presenta già delle chiazze gialle due piccole ed una un po più estesa, ma sempre nella stessa zona. Mi potrebbe dire bene cosa devo fare e che prodotti usare?

    Valutazione: 4
    • Staff Bestprato 17 luglio 2022 at 09:57 Reply

      Se è effettivamente una malattia segua queste indicazioni.

  4. Carlo Montanaro 12 luglio 2021 at 18:07 Reply

    salve, ho comprato i prodotti consigliati ma mi permane un dubbio: utilizzare i tre prodotti separatamente o in unica soluzione come consigliate nell’articolo? Grazie

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 15 luglio 2021 at 15:23 Reply

      se hai tempo fai trattamenti separati

      • Salvatore Rendini 9 luglio 2022 at 15:38 Reply

        In quale ordine?

        Valutazione: 5
  5. Alberto Artoni 12 luglio 2021 at 17:56 Reply

    non credo che abbinare il fosfito di potassio e il bacillus subtilis per fare un trattamento fogliare sia una buona cosa perchè il bacillo essendo un microrganismo vivo non può vivere su una foglia che è senza acqua o quantomeno umidità. Dopo qualche ora al massimo il bacillo se non muore poco ci manca, potrebbe sopravvivere solo se fa in tempo a sporificare.
    Quando si ripresenteranno condizioni ottimali da spora si trasformerà di nuovo in una forma bacillare quindi solo dopo che sarà a contatto con il terreno umido dove potrà trovare anche gli altri elementi nutritivi. Provi a parlarne con un microbiologo e vedrà che ho ragione.

    Valutazione: 3
    • Staff Bestprato 15 luglio 2021 at 15:32 Reply

      Ciao Alberto, sia i microrganismi nemici che amici (batteri e funghi) vivono e si sviluppano nell’umidità della foglia che in estate è molto alta di notte e poi indotta e aumentata dalle irrigazioni.

  6. Marino Mantovani 10 luglio 2021 at 20:52 Reply

    ottimi prodotti, grazie per i consigli, e i comportamenti da osservare. molto contento.
    Marino Mantovani

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