La Cura e Gestione Sostenibile del Prato

Ogni anno il 22 di aprile si festeggia la Giornata della Terra come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali).

Quando si parla di sostenibilità non si pensa quasi mai che anche il giardinaggio può essere poco sostenibile, può inquinare ed essere nocivo per la salute dell’uomo e degli animali.

Sostenibilità non significa solo non inquinare ma anche evitare gli sprechi e ridurre le esigenze delle piante di nutrimenti e trattamenti.

Vediamo 5 Suggerimenti concreti per un giardinaggio sostenibile nel prato:

1. CONCIMAZIONE

Per la salute del prato è fondamentale eseguire 4 concimazioni all’anno (fine inverno, fine primavera, fine estate e autunno).

La scelta del concime da utilizzare è fondamentale non solo per l’efficienza della nutrizione, ma anche per evitare il dilavamento dell’azoto che causa inquinamento da nitrati.

La soluzione è semplicissima ed è quella di seguire i dosaggi di un corretto programma annuale di concimazione che suggerisca l’uso di fertilizzanti a lento rilascio (qui un esempio).

Concimare con fertilizzanti graduali che regolano il rilascio in modo lento ma preciso, farà in modo che da un lato la concimazione sia più efficiente, e dall’altro eviterà inutili dilavamenti degli elementi nutritivi.

2. PREVENZIONE DELLE MALATTIE

Le malattie del prato, che si manifestano in tutte le stagioni (inverno compreso), sono in grado di rovinare rapidamente il tappeto erboso mandando in fumo tutte le nostre cure ed attenzioni.

Ma l’uso frequente di agrofarmaci è causa di tossicità ed inquinamento del suolo. Questi prodotti, oltre a sopprimere il fungo patogeno, eliminano molte forme di vita utili e possono persistere nel terreno per molte settimane.

Oggi è possibile prevenire le malattie in maniera 100% naturale, usando prodotti biologici perfettamente compatibili con l’ambiente.

Anzi, in molti casi, l’uso di questi prodotti aumenta le attività vegetali e la robustezza stessa del prato. La chiave del successo è essere costanti nell’applicazione. Anche qui vale l’antica regola “poco e spesso”, possibilmente seguendo tutto l’anno un programma differenziato di prevenzione (qui un esempio).

3. SABBIE E TERRICCI

Il terriccio e la sabbia sono due elementi importantissimi nelle operazioni di semina e risemina. Ne parliamo qui. Ma l’abitudine di usare terricci a base di torbe e sabbie vergini non è una scelta sostenibile tanto che in Svizzera ne hanno addirittura vietata l’estrazione.

La torba è un elemento che per formarsi impiega moltissimo tempo mentre l’estrazione di sabbia vergine rappresenta un vero e proprio consumo di suolo, un problema di cui pochi parlano ma che che sta diventando estremante critico.

Per fortuna oggi sono disponibili specifici terricci da prato, ad alta prestazione, completamente privi di torba (tipo questo) e sabbie silicee completamente riciclate, perfette per l’uso nel tappeto erboso (qui un esempio).

4. MULCHING

Lo sfalcio senza raccolta, con deposito nel prato dell’erba finemente sminuzzata, è un modo pratico ed intelligente di diminuire le esigenze di nutrimenti e di acqua.

La veloce decomposizione delle strutture vegetali rilascia nel terreno acqua, sostanza organica e parte dei nutrimenti precedentemente somministrati.

Rimane importante scegliere un rasaerba mulching in grado di sminuzzare finemente l’erba tagliata o dotarsi di un buon robot tagliaerba programmato per uscire spesso e sflaciare piccole altezze.

5. CONTROLLO NATURALE DELLE INFESTANTI

I diserbanti selettivi, oltre che essere – ricordiamolo – un elevato stress per la parte da preservare, sono prodotti che, quando utilizzati troppo spesso o senza cautele, possono inquinare. Sicuramente si tratta di prodotti tossici che bisogna maneggiare con cautela, evitando il contatto e le inalazioni.

Spesso ci dimentichiamo che l’80% delle infestanti è possibile controllarle senza usare la chimica, mantenendo il prato denso e fitto e mettendo in pratica alcune semplici pratiche agronomiche. Ne abbiamo parlato qui.

BENEFICI

I benefici che comporta mantenere un bel prato nel giardino di casa sono tanti e toccano sia aspetti estetici che legati ad una migliore qualità della vita.

Un manto erboso gestito correttamente, oltre che essere gradevole all’occhio e funzionale per il gioco e lo svago, abbassa le alte temperature estive, trattiene polveri sottili ed inquinamento, produce ossigeno ed assorbe rumore.

Questi piccolo ma importante piacere verde va portato avanti in armonia con l’ambiente e sembra perfino paradossale doverlo ripetere: come può esistere un giardinaggio non rispettoso della natura?

Anche solo garantire la fertilità del terreno, introducendo sostanza organica un paio di volte all’anno (ne abbiamo parlato qui), può fare una grande differenza nel concorrere a mantenere vivo tutto l’ecosistema che ruota attorno ai primi 20 centimetri di suolo.

Milioni di microrganismi che concorrono a quella biodiversità che stiamo perdendo e che dobbiamo imparare a difendere e ripristinare con piccoli ma potenti gesti: evitando i diserbanti e gli agrofarmaci, scegliendo concimi lenti e bilanciati, evitando l’uso di torbe e introducendo sostanza organica.

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