Cos’è l’ISR?
La resistenza sistemica indotta (ISR) è uno dei meccanismi di difesa più affascinanti e sofisticati che le piante hanno sviluppato nel corso della loro evoluzione.
Questo sistema naturale consente alle piante, incluso il prato, di proteggersi non solo da patogeni come funghi, batteri e virus, ma anche da stress ambientali come siccità, calore e sbalzi termici, oltre che da attacchi di insetti dannosi.
È una sorta di “scudo invisibile”, sempre attivo in sottofondo, pronto a intervenire nel momento del bisogno. L’ISR viene attivata grazie alla presenza di microrganismi benefici che vivono nel suolo, in particolare nella rizosfera (la zona che circonda le radici).
Questi microrganismi, come batteri e funghi specifici, stabiliscono una relazione simbiotica con le radici della pianta, fornendo nutrienti e protezione in cambio di sostanze organiche prodotte dalla pianta stessa.
Ciò che rende l’ISR particolarmente interessante è il suo basso costo energetico: l’ISR “prepara” la pianta, rendendola più pronta ed efficiente nel rispondere a un attacco, senza sprecare energia preziosa.
Come Funziona l’ISR?
Ecco il processo in 5 semplici fasi:
- Colonizzazione delle radici: microrganismi benefici come batteri (Pseudomonas, Bacillus) e funghi (Trichoderma, funghi micorrizici) colonizzano il terreno vicino alle radici.
- Rilevamento dei microrganismi: le radici percepiscono segnali molecolari rilasciati da questi microrganismi (es. siderofori, acidi organici, metaboliti secondari).
- Attivazione chimica: La pianta risponde attivando percorsi di segnalazione mediati dall’acido jasmonico e dall’etilene.
- Priming delle difese: Tutte le cellule vegetali vengono “preparate” per reagire più velocemente e intensamente a un possibile attacco.
- Risposta all’attacco: In caso di infezione, la pianta produce molecole difensive con rapidità, riducendo i danni.
Quali Microrganismi Attivano l’ISR?
Ecco le categorie principali:
- Rizobatteri, come Pseudomonas.
- Funghi micorrizici arbuscolari, come Glomus.
- Funghi endofiti, come Trichoderma .
- Batteri attinomiceti, come Streptomyces.
- Funghi entomopatogeni, come Beauveria bassiana.
- Microrganismi antagonisti, come Bacillus subtilis.
Come Attivare l’ISR nel Prato
Per sfruttare al massimo i benefici dell’ISR, è fondamentale introdurre nel suolo microrganismi specifici e utili, capaci di stimolare le difese naturali della pianta e creare un ecosistema equilibrato e funzionale.
Questi microrganismi, se inoculati seguendo un protocollo ben strutturato, possono integrarsi nel terreno e lavorare in sinergia con le radici del prato, garantendo protezione e vigore durante tutto l’anno. Di seguito, una guida dettagliata per una gestione annuale efficace:
Primavera (Marzo-Aprile):
- Inoculo iniziale di funghi micorrizici e rizobatteri per avviare la colonizzazione.
Tarda primavera (Maggio-Giugno):
- Somministrazione di trichoderma per sostenere la popolazione.
Estate (Luglio-Agosto):
Autunno (Settembre-Ottobre):
- Ricolonizzazione con micorrize e trichoderma per preparare il prato all’inverno.
Inverno (Novembre-Febbraio):
- Mantenimento con ammendanti organici, rizobatteri e microrganismi sporulanti.
ISR e la Dinamica Stagionale
Quando arriva l’inverno, molti microrganismi sporigeni, come Bacillus e Trichoderma, formano spore per sopravvivere alle basse temperature. Queste spore rimangono dormienti nel terreno e germinano in primavera. Microrganismi non sporigeni, invece, adottano strategie di quiescenza o vivono in biofilm protettivi.
Perché l’ISR è Importante per il Prato?
- Difesa naturale: Riduce la necessità di trattamenti chimici.
- Crescita più sana: Migliora la tolleranza agli stress e aumenta la resistenza ai patogeni.
- Risparmio energetico: Ottimizza le risorse della pianta.
Attivare l’ISR significa creare un prato più resistente e sostenibile, capace di prosperare anche in condizioni difficili. Questo approccio non solo protegge il tuo prato, ma contribuisce a mantenere un equilibrio ecologico nel tuo giardino.
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