Gli Insetti Dannosi del Prato. Un Problema Sottovalutato.

Quando si parla di avversità del prato subito vengono in mente le malattie fungine. Le malattie sono sicuramente uno dei pericoli più seri. Quando una malattia arriva, soprattutto dopo metà primavera, i danni al manto erboso sono sempre molto seri e gravi.

Per questo motivo il Metodo Bestprato dedica ampio spazio alla prevenzione ed il consiglio rimane sempre quello di iniziare prima possibile a seguire un programma mensile di trattamenti preventivi (qui trovi un bell’esempio).

Ma molto spesso si sottovaluta un altro problema, potenzialmente ancora più grave: i danni causati da alcune famiglie di insetti (lepidotteri, coleotteri, nottue, popillia japonica, ecc.).

I DANNI DEGLI INSETTI

I danni causati dagli insetti sono particolarmente subdoli perchè vengono scambiati per gli effetti di una malattia fungina. Il prato inizia ad ingiallire in alcune zone ben delimitate ed in poco tempo collassa completamente morendo del tutto.

Quello che in realtà succede è molto diverso da una malattia fungina. Gli insetti, ancora in stato larvale, iniziano a svilupparsi a qualche centimetro sottoterra e si cibano delle radici del prato. Il prato privato delle radici, ingiallisce rapidamente e muore altrettanto velocemente.

Molte persone scambiamo questi danni per mancanza di irrigazione o per gli effetti di un attacco di malattie fungine, quando in realtà è tutta un’altra cosa!

OLTRE IL DANNO LA BEFFA

Non di rado capita che, oltre a far morire il prato, queste larve attirino predatori, soprattutto merli e corvi, capaci di creare grossi buchi e sollevare intere zolle di prato alla ricerca del loro cibo preferito.

E non è finita qui, perché in alcune zone d’Italia (soprattutto centro Italia), queste larve attirano i cinghiali selvatici, e lasciamo solo immaginare quali effetti porta il passaggio di questi simpatici mammiferi sopra il nostro amato tappeto erboso…

COSA FARE?

Esiste solo una strategia veramente efficace: la prevenzione. È necessario creare un ambiente del tutto inospitale per gli insetti che stanziano nel terreno sia nella forma adulta sia larvale.

Per questo scopo si usano prodotti su base organica ricchi di spore di funghi naturali del genere beauveria e metarhizum e bacillus thuringiensis in grado di proteggere dalle larve di tutti questi insetti dannosi.

Si tratta di prodotti che non hanno un’azione residuale e non vanno ad alterare l’ecosistema naturale dei terreni, sono innocui per uomini, animali e ambiente.

QUANDO FARE I TRATTAMENTI 

La stagione in assoluto più pericolosa per questo tipo di problematiche inizia da metà maggio per terminare verso fine estate. Ma vale la regola aurea della prevenzione, ovvero dare il tempo ai microrganismi “predatori” di colonizzare il terreno. Insomma: prima si inizia e meglio è!

Solitamente è consigliato fare un trattamento al mese a partire da maggio fino a settembre, periodo nel quale molte larve che hanno svernato in profondità risalgono per cibarsi e svilupparsi.

ESEMPIO PRATICO

Il modo migliore di eseguire questi trattamenti è distribuire i prodotti diluiti in acqua con una semplice pompa irroratrice e poi accendere l’impianto di irrigazione per farli penetrare nel terreno.

Inoltre, in alcuni di questi prodotti, la presenza di batteri utili per la rizosfera permette di dare maggiore resistenza al prato, grazie allo sviluppo dell’apparato radicale.

Esempio di trattamento base per 100 mq di prato

  • 50 g di composto a base di beauveria e metarhizum (tipo questo) da diluire in 10 litri d’acqua
  • aggiungere 200 g di acidi umici (tipo questiquesti)
  • irrigare il prato abbondantemente (da 10 a 15 mm)

Esempio di trattamento avanzato per 100 mq di prato (da usare in aree ad alto rischio o con precedenti fenomeni di danni): 

  • 50 g di composto a base di beauveria e metarhizum (tipo questo) da diluire in 10 litri d’acqua
  • 20 g di composto a base di bacillus thuringiensis  (tipo questo) da diluire in 10 litri d’acqua
  • aggiungere 200 g di acidi umici (tipo questi o questi)
  • irrigare il prato abbondantemente (da 10 a 15 mm)
  • volendo raggiungere la massima efficacia  si può aggiungere al “cocktail” anche un agente umettante tipo questo
Biostimolare il prato in estate - Il Potassio: un antistress estivo - Concimare il prato ad Aprile - Combattere infestanti in modo naturale - Programma di Concimazione Annuale del Prato - Seminare il prato a primavera - Come rigenerare il prato a primavera - La concimazione in primavera - La risemina del prato - Il primo taglio stagionale - La rigenerazione del prato - Combattere il muschio - La lotta al feltro - La neve ed il tappeto erboso. - Quale concime invernale per il Prato? - Concimare il prato a Settembre - Come seminare il prato a Settembre - Quanto e quando irrigare un prato - Concime liquido per prato: i biostimolanti - Realizzare un impianto di irrigazione a goccia - Impianto irrigazione giardino - Malattie del prato: Rhizoctonia - La concimazione a Maggio - I benefici del mulching - I danni del freddo