Quando si parla di fosfito di potassio per il contrasto delle malattie fungine del prato, sarebbe più corretto usare il termine fosfonato.
I fosfonati usati nelle piante sono costituiti dai sali dell’acido fosforoso che però sarebbe troppo forte per essere utilizzato e quindi viene combinato con altri prodotti per aumentare il pH della soluzione e ridurre il rischio di lesioni alle piante.
Un mezzo per ridurre l’acidità dell’acido fosforoso è di neutralizzarlo con un sale alcalino, solitamente l’idrossido di potassio: da qui il termine fosfito di potassio.
FERTILIZZANTI O FUNGICIDI?
I fungicidi a base di fosfito di potassio non devono essere confusi con i fertilizzanti a base di fosforo (fosfato) o di potassio.
Sebbene i due composti (fosfito e fosfato) siano chimicamente molto simili, differiscono significativamente nel modo in cui agiscono nelle piante e contro le malattie.
Il fertilizzante a base di fosforo viene assorbito dalle piante e incorporato nelle cellule dove forma un’importante molecola che produce energia e componenti strutturali delle membrane cellulari e del DNA. È essenziale per la crescita delle radici, la fotosintesi e la respirazione nelle piante.
Questo è il motivo per cui viene suggerito nelle operazioni di semina e risemina.
Ma il fertilizzante a base di fosforo non ha alcun effetto diretto sulle malattie del tappeto erboso, sebbene le piante carenti di fosforo siano più suscettibili a determinate malattie rispetto alle piante dotate del giusto quantitativo di fosforo.
I fungicidi a base di fosfito funzionano in maniera completamente diversa.
Il fosfito ha un atomo di ossigeno in meno rispetto al fosforo del concime (fosfato) e questo fa si che non agisca allo stesso modo nelle piante.
Per farla semplice il fosfito di potassio non è coinvolto in alcuna fase del metabolismo del fosforo e quindi non ha alcuna funzione nutritiva.
Però ha degli enormi poteri fungicidi.
LE PROPRIETA’ DEL FOSFITO DI POTASSIO
Le proprietà fungicide dei fosfiti sono state scoperte dagli scienziati dei laboratori agrari di Rhone-Poulenc in Francia durante gli anni ’70.
Questi scienziati hanno hanno scoperto che il fosfito era efficace nel controllo delle malattie causate da un gruppo di funghi noti come oomiceti.
Durante la metà degli anni ’90, i prodotti a base di fosfito di potassio sono entrati nel mercato del tappeto erboso e hanno guadagnato popolarità come fungicidi.
Il fosfito di potassio possiede un’ottima capacità di spostarsi dai tessuti fogliari alle corone e alle radici.
Grazie a questa proprietà unica, i fosfiti sono visti come fungicidi eccellenti per il controllo delle malattie del marciume radicale come quello causato dalla più temibile malattie estiva del prato: il Pythium.
Va detto che i fosfiti di potassio hanno un’ottima efficacia soprattutto quando applicati preventivamente, ma si ritiene che abbiano una moderata efficacia anche dopo la prima infezione e quindi dopo che i sintomi e i segni della malattia iniziando a farsi vedere.
COME FUNZIONA L’AZIONE FUNGICIDA
Alcuni scienziati e biologici ritengono che la maggior parte degli effetti fungicidi del fosfito di potassio agiscano direttamente sul fungo patogeno, mentre altri sospettano che ci sia anche un forte effetto dovuto alla stimolazione delle difese naturali della pianta attraverso la formazione di fitoalessine.
Recentemente, è stato scoperto che i fungicidi al fosfito di potassio inibiscono diversi enzimi necessari per la crescita e lo sviluppo della malattia fungina
Per tutti questi motivi i prodotti a base di fosfito di potassio sono degli eccellenti sistemi di prevenzione e contrasto delle malattie del prato e, particolare non da poco, sono assolutamente eco-sostenibili.
Il loro uso non produce tossicità per l’uomo o gli animali e l’azione residuale nel terreno è praticamente nulla se usati nei dosaggi di etichetta.
PASSIAMO ALLA PRATICA
I fosfiti di potassio sono prodotti tutto sommato economici e di facile somministrazione che basta irrorare sulle foglie asciutte ed attendere 24 ore prima di bagnare il prato.
I trattamenti andrebbero fatti per tutta l’estate da giugno ad agosto ogni 3 o 4 settimane evitando la somministrazione nelle ore più calde.
Anche la diluizione è semplice. Ecco uno schema semplice e pratico da seguire che fa uso di un prodotto (tipo questo) specificamente studiato per il manto erboso:
- prevenzione: 30 grammi di fosfito di potassio in 10 litri di acqua per ogni 100 mq di prato ogni 3 settimane
- malattia agli inizi: 50 grammi di fosfito di potassio in 10 litri di acqua per ogni 100 mq di prato. 3 applicazioni, una per settimana
La capacità del fosfito di potassio di raggiungere tutte le foglie, il colletto e le radici del manto erboso può essere potenziata unendo alla soluzione anche una piccola quantità di acidi umici e idrolizzati proteici (qui un esempio) in dose di circa 50 / 100 grammi per 100 mq di prato.
In caso di applicazione serale in presenza di clima caldo e umido, aiuta molto aggiungere un adesivante tensioattivo (qui un esempio) in dose di 100 / 130 grammi per 100 mq di prato.
CONCLUSIONE
Per mantenere un prato sano bello e forte tutto l’anno è necessario agire sempre in prevenzione. Questa regola d’oro del Metodo Bestprato vale sia per la concimazione che, soprattutto per il contrasto delle malattie fungine.
Lavorare con costanza, mese dopo mese, è la chiave del successo e se desideri conoscere tutti i trattamenti da fare qui troverai il nostro Programma Annuale con indicati i prodotti da usare, i dosaggi suggeriti e la tecnica corretta di somministrazione.
Fonti:
- Sanders, P., W.J. Houser, and H.Cole, Jr. 1983. Control of Pythium spp. and Pythium blight of turfgrass with fosetyl aluminum. Plant Disease 67:1382-1383
- https://extension.psu.edu/understanding-the-phosphonate-products
- Sanders, P.L., M.D. Coffey, G.D. Greer, M.D. Soika. 1990. Laboratory-induced resistance to fosetyl-Al in a metalaxyl-resistant field isolate of Pythium aphanidermatum. Plant Disease 74:690-692
- Jackson, T.J., T. Burgess, I. Colquhoun, G.E.S. Hardy. 2000. Action of the fungicide phosphite on Eucalyptus marginata inoculated with Phytophthora cinnamomi. Plant Pathology 49:147-154.
- http://www.laimburg.it/de/projekte-publikationen/publikationen.asp?somepubl_action=300&somepubl_image_id=265786
Ciao, in questo periodo pre-invernale ha senso fare un trattamento con il fosfito di potassio? Eventualmente si potrebbe fare radicale invece di fogliare?
Grazie.
Paolo.
Si, meglio fogliare
Salve, in caso di applicazione serale, come adesivante tensioattivo può essere usato il Water X invece del Water Plus? Grazie mille
No