Fine Primavera Piovoso. Cosa Fare nel Prato?

Quando poco prima dell’estate  arriva un periodo prolungato di piogge si verificano una serie di problemi che, se trascurati, possono rovinare il manto erboso e accrescere gli stress estivi.

Analizziamo uno per uno i principali problemi e cosa fare per superarli

DILAVAMENTO IDRICO

Se il terreno riceve continue, abbondanti ed incessanti piogge, gli elementi minerali forniti attraverso le concimazioni vengono dilavati dall’acqua. Inoltre, l’assorbimento stesso dei nutrimenti avviene in forma ridotta a causa della minore presenza di aria nel sottosuolo, condizione necessaria all’assorbimento degli elementi minerali da parte delle radici.

Cosa fare? Vediamo qualche soluzione.

Concimazione estiva già eseguita

• Al termine delle piogge reintegrare i nutrimenti di azoto e microelementi eseguendo un trattamento fogliare (usando prodotti tipo questo)
• Al termine delle piogge eseguire una ammendatura di sostanza organica a catena corta per ripristinare l’eventuale fertilità persa (usando prodotti tipo questo)

Concimazione estiva non ancora eseguita

• Al termine delle piogge eseguire una ammendatura di sostanza organica a catena corta per ripristinare l’eventuale fertilità persa (usando prodotti tipo questo)
• Al termine delle piogge eseguire la concimazione estiva con un concime potassico aumentando il dosaggio del 10/20%  (usando prodotti tipo questo)

AUMENTO RISCHIO PATOLOGIE

Una tipologia di malattie fungine molto comuni dopo un lungo periodo di pioggia sono le fusariosi, caratterizzate da ingiallimenti diffusi con presenza a tratti di piccole macchie arancioni o rossastre.

Questo tipo di malattie non sono molto pericolose, ma potrebbero essere un sintomo che siamo in presenza di una carenza azotata soprattutto se associata ad un prato tenuto un po’ alto.

In questo caso la strategia di difesa è attendere la fine della pioggia e procedere con alcune lavorazioni:

• taglio a 5/6 cm di altezza per diminuire la struttura vegetale
• nutrizione azotata fogliare con microelementi e ferro (qui un esempio di prodotto)
• trattamento di induzione alla resistenza con ossido di silicio in grado di stimolare l’ispessimento fogliare  (un esempio qui).

Purtroppo è facilmente dimostrabile che un lungo periodo piovoso seguito da rapido innalzamento di temperature aumenti molto il rischio anche di altre patologie fungine.

Per questo motivo, al termine delle piogge, è importante introdurre (o reintrodurre) immediatamente nel terreno prodotti a base di trichoderma (qui un esempio).

INFESTANTI

Un terzo problema che segue un periodo di piogge sono lo sviluppo massivo di infestanti che, proprio grazie alla persistenza di umidità, germinano più facilmente.

In questo caso le soluzioni sono quelle di  alzare l’altezza di taglio del prato a 6 o 7 cm. Questo semplice accorgimento permetterà al prato esistente di mandare più facilmente in ombra le piccole infestanti che attendono le migliori condizioni per crescere.

Nel contrasto alle infestanti gioca un ruolo chiave anche l’estirpazione manuale,  una pratica caduta in disuso a favore della chimica, ma molto spesso più efficace oltreché priva di tossicità ed inquinamento.

SFIBRAMENTI

Durante i periodi piovosi lunghi, i manti erbosi a base di festuca arundinacea tendono a crea una foglia debole che, per eccesso di acqua, ha i vasi linfatici dilatati più del solito.

Durante i tagli del prato questo dilatamento linfatico tende a lacerare e sfrangiare le foglie perché la struttura vegetale non oppone la giusta resistenza meccanica alla lama.

Pertanto va posta la massima attenzione all’affilatura delle lame dei rasaerba e, per aumentare il turgore e resistenza meccanica delle strutture vegetali, risulta molto utile eseguire un trattamento a base di ossidi di silicio (tipo questo).