Quali Fiori Piantare per le Api?

Chi ama il giardinaggio sa che le api non producono solo miele, ma giocano un ruolo essenziale nell’equilibrio degli ecosistemi naturali. Un terzo del nostro cibo dipende dall’opera di impollinazione di queste piccole regine della biodiversità.

Secondo gli scienziati, se si continua senza fare nulla, tra 100 anni le api potrebbero scomparire, con conseguenze incalcolabili su biodiversità e produzione alimentare.

LE CAUSE

L’uso di pesticidi chimici, le monocolture e la perdita di biodiversità in agricoltura sono tra le principali minacce per gli impollinatori. Ma le api, già in equilibrio precario, devono affrontare un altro stress causato dalla crisi climatica in corso che sta modificando i cicli biologici e rendendo le api più vulnerabili e meno produttive.

UNA PICCOLA MA IMPORTANTE SOLUZIONE

Ciascuno di noi può fare qualcosa di importante per aiutare le api. L’idea è quella di creare nel giardino delle aiuole “salva-api”, delle zone seminate a fiore, dove le api, insieme ad altri insetti impollinatori, possano trovare rifugio e polline per nutrirsi.

Ma la stessa cosa si può fare anche coltivando i fiori in vaso all’aperto o nel balcone di casa.

COSA SEMINARE

La lista dei fiori da seminare è molto vasta e ce n’è per tutti i gusti. Ecco una selezione delle specie di piante e fiori più apprezzate dalle api e facili da coltivare nel giardino o nel balcone:

PREPARAZIONE DELLA SEMINA

Il letto di semina deve essere creato usando un terriccio universale meglio se ecologico e privo di torba (qui un esempio). La torba, pur essendo un discreto ammendante non è una risorsa rinnovabile e il suo uso andrebbe evitato.

Assieme al terriccio mescoleremo un po di concime organico pellettato arricchito di trichoderma (qui un esempio) in dose di circa 100 grammi ogni 20 litri di terriccio, ed inseriremo un paio di cucchiai di micorrize in spore (tipo queste). Soprattutto nelle semine in vaso, fioriera o semenzaio, è suggerito unire al terriccio anche del materiale drenante, come ad esempio la perlite.

Dopo la fine di aprile, la semina riparata non è più necessaria, le condizioni climatiche sono quasi favorevoli,  ma è comunque possibile usare una fioriera a cassetta o un vasetto biodegradabile (tipo questo) oppure un piccolo semenzaio in kit (qui un esempio) per poi trapiantare a pianticella nata.

TECNICA DI SEMINA

Andremo a deporre in superficie un gruppetto di semi: se i semi sono piccoli (meno di 1 mm) prenderemo una pizzicata per ogni punto di semina, se sono più grandi di 1 millimetro ne basteranno da 5 a 7 per ogni buchetta. Depositati i semi in superficie li presseremo leggermente per porli bene a contatto del terreno.

Il lavoro è praticamente terminato, ora bisognerà mantenere umido il terreno bagnando quando si asciuga usando un semplice spruzzino o una pompetta nebulizzatrice.

Dopo circa 7-12 giorni inizieranno a spuntare le prime piantine, che però avranno una crescita lenta e debole che va pazientemente supportata solo con bagnature al bisogno.

In caso di semina in vasetti da trapianto o semenzai, quando le piantine si saranno sviluppate a sufficienza, con almeno 3/5 foglie adulte, procederemo al trapianto a terra o al rinvaso in contenitori più grandi.

Procederemo così a una concimazione finale con uno specifico fertilizzante liquido da mescolare all’acqua di irrigazione. Un buon concime deve essere di tipo organo-minerale arricchito con alghe brune (qui un esempio).

1 comment

  1. Saverio 28 marzo 2022 at 11:26 Reply

    Ottimo articolo, utile e completo.

    Valutazione: 5

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