Divieto di Irrigazione. Cosa Fare nel Prato?

Purtroppo è impossibile mantenere un prato sano forte e bello durante l’estate senza irrigarlo perchè l’acqua viene utilizzata dalle piante per due funzioni vitali: la produzione di energia per la sopravvivenza e il raffreddamento delle strutture vegetali sottoposte al calore.

Quando, per motivi legati alle siccità, vengono imposti divieti di irrigazione dei giardini, il manto erboso privato d’acqua inizia prima ad appassire e poi, superato il punto di avvizzimento, comincia l’ingiallimento totale delle strutture vegetali.

L’ingiallimento è una forma di protezione che la pianta mette in atto per non morire ma, se l’ingiallimento, il caldo e la mancanza d’acqua si protraggono per molti giorni, è probabile che le strutture vegetali vengano definitivamente compromesse.

In questo articolo affronteremo alcuni consigli per limitare i danni in caso di divieto totale di irrigazione. Se invece c’è la possibilità di irrigare ma l’acqua è poca, rimandiamo alla lettura anche di questa guida completa al risparmio idrico.

IL PRATO MUORE COMPLETAMENTE SENZ’ACQUA?

Non è detto che il prato muoia completamente in caso di assenza d’acqua. O quanto meno, ampie zone potrebbero ricacciare appena tornano ad essere irrigate e le temperature si abbassano. Sicuramente lo stop vegetativo del manto erboso lo porta a un progressivo diradamento con inevitabile sviluppo di infestanti che invece hanno bisogno di molta meno acqua.

ALTEZZA DEL PRATO E RESISTENZA ALLA SICCITA’

In caso di divieto di irrigazione è consigliato lasciare andare il prato molto alto, anche a più di 10/12 cm di altezza. Questo aumenta l’ombra alla base e migliora la dissipazione del calore mantenendo il colletto dell’erba leggermente più fresco e limitando di conseguenza il numero di piantine che muoiono.

ZEOLITE IN POLVERE

Con un quantitativo limitato di acqua, circa 10 litri per 100 mq di prato, è possibile eseguire un trattamento fogliare con polvere di zeolite (tipo questa) in dosaggio ridotto a circa 5 grammi. Questa polvere, dopo che l’acqua si è asciugata, crea barriera ai raggi UV, limitando le scottature e diminuendo lo stress da caldo. Il prodotto va disciolto bene e distribuito con una pompa a irroratrice.

TELI OMBREGGIANTI

Anche nel prato si possono usare gli antichi rimedi usati negli orti di alcune zone del sud Italia, ovvero quello di creare schermature del sole attraverso dei teli ombreggianti tipo questi. L’unica accortezza è quella di sollevarli almeno 1 metro dal prato con paletti, tutori e tiranti.

AGENTI SURFATTANTI

Gli agenti surfattanti (da non confondere con gli agenti umettanti!) sono una categoria di tensioattivi multicomposti studiati anche per aumentare l’efficacia dell’acqua fornita al terreno. In caso di divieto di irrigazione vanno ovviamente usati solo in caso di temporale. Spesso le piogge estive sono poco abbondanti e un trattamento con questi prodotti è in grado di aumentarne l’efficaci fino al 40%.

Esempio di trattamento

  • eseguire solo in caso di arrivo della pioggia altrimenti non ha nessuna efficacia
  • mescolare 130 grammi di agente surfattante (tipo questi) in 10 litri di acqua
  • distribuire con pompa irroratrice

CONCLUSIONI (COSA FARE DOPO)

Un ultimo suggerimento è sicuramente quello di diminuire l’uso e il calpestio del prato , la perdita di turgore in seguito allo schiacciamento e il conseguente sforzo di ripresa ha un bilancio energetico negativo e richiede un consumo d’acqua maggiore.

Non appena sarà possibile irrigare di nuovo il prato o con l’arrivo di qualche temporale potremmo usare tutta una serie di accorgimenti che abbiamo descritto in questa guida.

È comunque inevitabile che nel frattempo il prato si sia diradato e siano arrivate diverse infestanti. Sarà quindi necessario programmare a fine agosto una risemina magari optando per varietà di semi con basse necessità idriche.

Se hai bisogno di un consiglio puoi usare il nostro servizio di consulenza gratuita che trovi qui.

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