Cosa Fare nel Prato Appena Rientrati dalle Vacanze Estive?

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Lasciare il prato incustodito per due o tre settimane durante le vacanze estive non rappresenta un problema, a patto che tu abbia eseguito alcune operazioni preventive prima della partenza.  Se non sei ancora andato in vacanza, ti consigliamo di leggere questo approfondimento per preparare al meglio il tuo prato.

In questo articolo, però, ci concentreremo sulle operazioni da effettuare appena rientrati dalle vacanze.

Dopo un’assenza di qualche settimana, è normale che il prato non abbia ricevuto i consueti trattamenti antistress tipici dell’estate. Di conseguenza, al tuo ritorno, potresti trovare il prato un po’ selvaggio.

Diamo per scontato che tu sia riuscito a irrigare il prato almeno una o due volte a settimana, magari grazie a una centralina a controllo remoto o all’aiuto di un familiare o di un vicino.

Al tuo rientro, è probabile che il prato si presenti piuttosto incolto, con un’altezza eccessiva e con alcune aree in sofferenza o infestate da erbacce.

Ecco le operazioni più importanti da eseguire:

1. Controllo

La prima cosa da fare è ispezionare attentamente tutte le zone del prato, cercando segni di sofferenza, ingiallimenti e infestanti. Una volta mappate le aree stressate, rimuovi manualmente le infestanti con un coltellino a punta, facendo attenzione a estirpare anche l’apparato radicale.

2. Taglio

Successivamente, è fondamentale riportare il prato all’altezza ideale, che per i prati sempreverdi in estate è intorno ai 6-7 cm. Se il prato è cresciuto molto, superando i 13 cm, è consigliabile effettuare due tagli a distanza di tre giorni l’uno dall’altro.

La regola importante è non tagliare mai più del 30% dell’altezza del prato in una sola volta. I tagli estivi sono critici, quindi assicurati che le lame del tagliaerba siano ben affilate; in caso contrario, affilale con una lima o una pietra.

3. Rimozione del Seccume

Dopo il taglio, rimuovi eventuali parti secche che si sono formate nel prato. Questa non è un’operazione di rimozione del feltro o di arieggiatura pesante, ma una semplice asportazione delle parti secche più visibili con un rastrello a denti flessibili (qui un esempio).

4. Irrigazione

Dopo almeno 24 ore dal taglio, procedi con un’abbondante irrigazione, preferibilmente al mattino presto. Versa circa 10-15 litri di acqua per metro quadrato in un’unica sessione, misurandola con un pluviometro.

5. Nutrizione e Stimolazione

Infine, concludi il ciclo di lavori con una nutrizione liquida, utile a dare una spinta al recupero del prato. Questa fase è nota nel Metodo Bestprato come “nutrizione di transizione” o “di attesa dell’autunno”.

Durante i mesi estivi, il prato necessita di nutrimento, ma fatica ad assorbirlo dal terreno. Se al tuo rientro il prato risulta anche solo leggermente stressato, puoi aggiungere un specifico stimolante antistress al concime. Questo prodotto è utilissimo da applicare regolarmente e la buona notizia è che può essere miscelato direttamente con il concime liquido.

Esempio di Trattamento:

  • 300 grammi di concime liquido fogliare per prato (come questo) in 10 litri di acqua per 100 mq di prato.
  • Aggiungi 40 grammi di uno stimolante antistress ricco di citochinine (come questo), in dose di 40 grammi per 100 mq di prato.

E Poi?

Con l’arrivo di settembre, entriamo nel periodo migliore dell’anno per effettuare tutte le operazioni di recupero e rinforzo del tappeto erboso. Settembre è infatti il mese più performante per le lavorazioni sul prato, addirittura migliore della primavera. Per una guida completa su tutti i lavori di fine estate, consulta questa guida.

 

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