La Concimazione Autunnale e Invernale dell’Olivo

Valutazione: 5 - 3 recensioni

L’olivo è una pianta da frutto che, per la particolare valenza estetica, è apprezzata moltissimo anche come pianta ornamentale.

L’uso di olivi ornamentali è in grado di donare esclusività ed importanza al giardino di casa, rendendolo molto più suggestivo e carico di significato.

Negli spazi molto ristretti,  l’olivo è coltivabile anche in vaso, a patto di scegliere varietà ornamentali con sviluppo naturale modesto oppure utilizzando la potatura per pilotare e costringere la crescita in forme ristrette.

LA CURA DELL’OLIVO

La crescita lenta e la capacità di vivere a lungo non devono trarre in inganno: l’olivo, che ama il pieno sole ed i climi non troppo freddi, va regolarmente nutrito e d’estate non disdegna essere irrigato.

Predilige suoli drenati ma ricchi di sostanza organica. Come tutte le piante da frutto consuma un po’ tutti gli elementi minerali ed ha bisogno di un adeguata presenza di carbonio organico.

L’apparato radicale dell’olivo è abbastanza superficiale: nei primi 30-80 cm di profondità possiamo ritrovare la maggioranza delle radici, solo alcune si approfondiscono maggiormente per garantire ancoraggio e stabilità alla pianta.

Per questo motivo l’ulivo trae molto beneficio dall’uso, in combinazione con i fertilizzanti, di funghi micorrizici (glomus, trichoderma, ecc). Questi piccoli ma straordinari microrganismi sono in grado di potenziare notevolmente lo sviluppo e l’efficienza radicale, particolarmente importante nei contesti ornamentali.

QUANDO CONCIMARE

L’olivo ornamentale va concimato in due periodi: tardo autunno/inverno e primavera. La concimazione autunnale / invernale è quella più importante e dovrebbe rappresentare il 70% della nutrizione totale.

Va eseguita liberamente in un periodo che va da metà ottobre a dicembre, evitando solo le settimane con temperature prossime allo zero. Comunque prima si concima e meglio è.

QUALE CONCIME SCEGLIERE

C’è una regola generale che vale per tutte le specie vegetali e ancora di più nell’olivo: le piante amano di più la concimazione organica o organo-minerale.

La presenza di sostanza organica biologica rende il processo nutritivo molto simile a quello naturale, aumenta la fertilità del terreno e rende gli elementi minerali più disponibili.

In autunno / inverno la concimazione può essere 100% organica, ma l’umificazione della parte organica (la presenza in quantità e qualità di acidi umici), fa la vera differenza nei concimi naturali.

Il miglior risultato lo si ottiene se il concime è stato arricchito nativamente di micorrize e trichoderma, in caso opposto si possono comunque aggiungere successivamente utilizzando un buon prodotto in spore (tipo questo).

COME DISTRIBUIRE I CONCIMI

La concimazione organica e organo-minerale dell’olivo ha poche semplici regole comuni a tutti le fertilizzazioni naturali:

  • Distribuire il fertilizzante in pellet o scaglie sulla proiezione della chioma della pianta
  • Se possibile interrarlo leggermente evitando il contatto con le radici
  • Bagnare

ESEMPI DI CONCIMI CON DOSAGGI

Gli esempi che seguono sono basati sull’uso di concimi organici ad alta prestazione di due produttori Italiani leader del settore professionale: Agribios e Bottos.

Si tratta di fertilizzanti di eccellenza, nei quali la presenza di sostanza organica è di tipo biologico e caratterizzata da altissimi valori di umificazione.

  • Terreno standard o drenante: 120 grammi per mq di proiezione della chioma di concime organico con almeno 23-25% di carbonio organico (esempio: BioActive o Nutrattiva)
  • Terreno fertile o argilloso: 100 grammi per mq di proiezione della chioma di concime organico con almeno 23-25% di carbonio organico (esempio: BioActive o Nutrattiva)

Esempio:

  • Olivo con diametro della chioma 5 metri (raggio 2.5 metri)
  • terreno standard

Calcolo:

  • area di concimazione (ipotizzata circolare) = (raggio x raggio x 3.14) = 2.5 x 2.5 x 3,14 = 19.6 mq
  • dosaggio = (120 grammi x area )= 120 x 19,6 = 2.35 kg di concime (esempio: BioActive o Nutrattiva)

Note

  • in caso di presenza sotto la chioma di tappeto erboso precedentemente fertilizzato diminuire il dosaggio del 20%
  • in caso di area concimata limitata rispetto alla proiezione della chioma aumentare il dosaggio in quei mq del 30%

Comments: 5

  1. Marco Monticelli 5 marzo 2021 at 21:18 Reply

    In primavera che prodotto si utilizza e in che quantità?
    Grazie

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 15 aprile 2021 at 14:04 Reply

      Se non hai eseguito l’ammendatura in autunno / inverno usa gli organici dell’articolo, altrimenti questo.

  2. Claudio Rossi 7 ottobre 2020 at 11:42 Reply

    Buongiorno Fabio, vivo a Roma nord-est, ho un ulivo in mezzo al prato e contornato da alcune piante da fiore, di conseguenza se devo concimare in rapporto alla chioma il concime arriverà alle piante e al prato, peraltro già concimato per conto suo, va bene o è un problema?
    A proposito di concimi ho un prato di circa 150 mq di cui metà su solaio (caldaie per il riscaldamento del palazzo), con altezza del terreno che va da 5 a 50 cm) e metà su terra piena, le due zone vanno trattate alla stessa maniera o vi sono concimi diversi a seconda dell’altezza del terreno e del fatto che sia o meno su solaio?

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 22 novembre 2020 at 09:02 Reply

      Salve Claudio, sul prato meglio evitare la concimazione organica animale per le piante da fiore nessun problema invece. Per la domanda sul prato, la concimazione granulare potassico azotata (qui un esempio), non varia.

  3. giovanni 22 novembre 2019 at 13:33 Reply

    Caro Fabio,
    grazie ancora una volta per i tuoi consigli.
    Si ho un olivo, si ho un prato sotto la chioma e anche una circonferenza di pietre vicino al tronco per abbellimento per circa un diametro di 100 cm.
    si concimero’.
    grazie

    Valutazione: 5

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