Come Modificare l’Irrigazione del Prato in Caso di Temporali?

Valutazione: 5 - 2 recensioni

Prima di parlare di come bisogna modificare l’irrigazione del prato in caso di un temporale, mettiamo a fuoco i 3 principi che stanno alla base di una irrigazione corretta del tappeto erboso.

  1. Il prato va bagnato in maniera abbondate fornendo circa 35 litri al mq a settimana (valori per un terreno di medio impasto su prato soleggiato a prevalenza di festuca arundinacea)
  2. L’irrigazione deve contemplare delle pause, mediamente si dovrebbe bagnare 2 o 3 volte a settimana, non di più.
  3. È necessario fare in modo che la lamina fogliare e i primi millimetri del terreno rimangano asciutti per più tempo possibile. Per questo è bene irrigare solo alla mattina.

OBIETTIVI DELL’IRRIGAZIONE

Seguendo queste regole otterremo tre importanti scopi:

  • Forniremo la giusta quantità di acqua all’erba per le sue funzionai vitali
  • Terremo a distanza le malattie fungine del tappeto erboso
  • Svilupperemo in profondità le radici del prato

TEMPORALI E PIOGGIA

L’arrivo di un temporale (e della relativa pioggia) richiede di modificare l’irrigazione settimanale per fare in modo che il prato non riceva troppo acqua e non rimanga troppo umido.

Un prato che rimane costantemente bagnato e umido è meno performante e si ammala più facilmente.

Inoltre bagnare più del necessario è uno spreco di acqua e, nei casi in cui la si paga, di soldi.

QUANTA PIOGGIA È CADUTA?

Prima di vedere come regolare la nuova irrigazione del prato, è necessario conoscere quanta acqua è caduta. L’acqua si misura in millimetri che equivalgono ai litri per mq. Per questo si dovrebbe sempre avere un pluviometro fisso in giardino (tipo questo).

In alternativa, se vicino al tuo giardino è installata una centralina meteorologica della protezione civile o dell’arpa, puoi collegarti e verificare i quantitativi di acqua che è caduta.

REGOLA 1. MODIFICARE LA QUANTITA’

Se il tuo impianto di irrigazione è dotato di sensore di pioggia ed il temporale capita nel giorno nel quale è prevista l’accensione dell’impianto, l’irrigazione non parte e viene salata del tutto.

Al termine del temporale dovremmo misurare i litri al mq di acqua caduta: se sono pari o superiori al quantitativo che avrebbe dovuto dare l’impianto non occorre fare nulla.

Se sono di meno dovremmo fare un piccolo calcolo ed accendere l’impianto di irrigazione facendo in modo che dia il quantitativo di acqua mancante.

Esempio:

  • Irrigazione programmata = 20 litri al mq
  • Pioggia caduta = 7 litri al mq
  • Irrigazione mancante = 13 litri al mq
  • Calcolo minuti mancanti di irrigazione = minuti impostati in centralina / 20 x 13

REGOLA 2. POSTICIPARE LA PARTENZA

Fare pause di irrigazione è molto importante per la salute del prato. Se il temporale e la pioggia capitano nei giorni di pausa, dovremmo posticipare la partenza dell’impianto di irrigazione sulla base della quantità di pioggia caduta.

Ogni 5 millimetri di pioggia caduta (5 litri al mq), posticiperemo la partenza del prossimo turno di irrigazione di un giorno. Se sono caduti meno di 2 mm (2 litri al mq) non serve posticipare.

AGENTI UMETTANTI

Imparare a gestire l’irrigazione e a fornire i giusti quantitativi di acqua è molto importante per la salute del prato. L’acqua è fondamentale per l’erba, perché senza di essa non riesce a produrre energia e a far circolare i nutrimenti.

Ma fornire il giusto quantitativo di acqua potrebbe non essere sufficiente. Pensiamo ad esempio ai terreni che manifestano idrofobia (incapacità di assorbire l’acqua), oppure ai terreni che hanno poca porosità o viceversa quelli che hanno una porosità eccessiva che non permette ritenzione.

In questi casi è molto utile eseguire dei trattamenti usando agenti umettanti. Esistono agenti umettanti di 2 tipi. Quelli semplici (tipo questo) che servono principalmente a far assorbire meglio l’acqua, e quelli composti (qui un esempio) che sono in grado di mantenere a lungo l’idratazione del terreno su valori ottimali.

Gli agenti umettanti, oltre a rendere l’irrigazione molto più efficace, permettono di ridurre i consumi di acqua, limitano il dilavamento dei concimi, potenziano i trattamenti radicali e controllano la formazione di muschio e rugiada.

Se vuoi approfondire i benefici ed i vantaggi di usare gli agenti umettanti, vai a questo articolo.

Comments: 4

  1. carlo benazzi 12 agosto 2019 at 10:05 Reply

    ci siamo ,
    io dopo la pioggia di 50 mm ho saltato un turno di 3 giorni +2

    Valutazione: 4
    • Staff Bestprato 13 agosto 2019 at 17:04 Reply

      Direi che hai fatto bene Carlo!

  2. carlo benazzi 7 agosto 2019 at 17:20 Reply

    ultimamente sono caduti 50 mm di pioggia , a questo punto devo aspettare 10 giorni prima di innaffiare ? secondo me quì la proporzione salta ,dovremmo aspettare meno giorni per innaffiare. sbaglio?

    Valutazione: 5
    • Staff Bestprato 8 agosto 2019 at 21:18 Reply

      Si Carlo, entra in gioco la capacità di campo del terreno che sussiste in prossimità delle radici del prato. Fornire più di un tot di acqua non serve perchè scivola via in profondità o talvolta ruscella via. Quel tot dipende dal terreno. Possono essere 20 millimetri o anche più. Io quando cade tanta pioggia uso una regola meno scientifica ma pratica: Salto un turno di irrigazione + 1 giorno. Poi dipende ovviamente dalle temperature e dall’esposizione solare.

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