In questo articolo vedremo come misurare il pH di un terreno con un protocollo semplice da attuare ma in grado di fornire dati precisi, equiparabili alle analisi professionali.
L’IMPORTANZA DEL PH
Il pH è un indice numerico correlato all’acidità, ossia alla concentrazione di ioni idrogeno presenti nella soluzione circolante del suolo ed esercita una forte influenza sulle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche del terreno, in particolare:
- Permette od ostacola lo sviluppo vegetativo di piante acidofile (rododendro, mirtillo, ortensie, oleandro, …) o basofile (agave, noce, acacia, dichondra,…).
- Determina la disponibilità degli elementi nutritivi: ferro rame e zinco sono poco disponibili in ambienti basici, mentre il molibdeno scarseggia in ambiente acido.
- Regola la presenza dei microrganismi: i batteri azoto fissatori faticano in terreni acidi mentre la popolazione fungina, sia utile che dannosa, trae vantaggio in pH acido.
- Influenza le caratteristiche fisiche del suolo: terreno con pH tra 6,50 e 7,50 è strutturalmente più stabile, meno compatto e più facilmente permeabile all’acqua
ATTREZZI NECESSARI PER MISURARE IL PH DEL TERRENO
- Tester pH tarabile ad elettrodo
- Acqua demineralizzata con EC<0.02mS/cm
- Un paio di misurini da 250 o 500 ml
- Passino da cucina
- Cronometro
- Vanga o estrattore
CAMPIONATURA DEL TERRENO
Il terreno che si desidera sondare dovrà essere prelevato in ugual misura su tutta le profondità occupata dalle radici delle piante ma scartando sempre i primi centimetri più superficiali:
- da 2 a 15 cm di profondità nel caso del prato
- da 3 a 30 cm di profondità nel caso di arbusti e aiuole fiorite
- da 5 a 60 cm di profondità nel caso di alberature
- tutta l’altezza del contenitore in caso di coltivazione in vaso
Note importanti:
- se la misura riguarda piante ed alberature, prendi 2 campioni di terreno: uno vicino al fusto e uno più distante ma sempre sotto la proiezione della chioma e mescolali assieme
- se la misura riguarda il prato prendi un solo campione, non mescolare più campioni distanti tra loro, eventualmente fai più misurazioni per capire se il pH è costante in tutto il terreno
- accertati di prelevare sia terreno più superficiale che profondo e al termine mescola il tutto per creare un campione uniforme
MISURAZIONE PH (METODO BESTPRATO)
Quello che segue è la metodica sviluppata da Bestprato, testata e confrontata su centinaia di casi:
- Prima del prelievo mescola bene il terreno togliendo eventualmente lo scheletro (sassi) più voluminoso
- Preleva 50 ml di terreno ed ponilo nel misurino
- Aggiungi 100 ml di acqua demineralizzata possibilmente con EC < 0.02mS/cm (tipo questa).
- Non è importante essere precisi sulla quantità di terreno, è possibile anche prelevare quantità maggiori (ad esempio 100ml) , quello che va sempre rispettato è il rapporto volumetrico che deve sempre essere: 2 parti di acqua su 1 parte di terreno.
- Mescola per 3 minuti fino alla disgregazione di tutte le strutture colloidali
- Lascia riposare e decantare i sedimenti per 15 minuti
- Filtra la soluzione con un passino precedentemente pulito con acqua demineralizzata ed asciugato con un panno assorbente
- Mescola la soluzione per 15 secondi usando aste di plastica o di vetro ben pulite
- Immergi l’elettrodo del tester nell’acqua e attendi 5 minuti che si stabilizzi
- Leggi il valore del pH e riportalo in un’agenda segnando la zona di prelievo, il giorno e l’ora
ACCURATEZZA DEL DATO
Per aumentare al massimo la precisione della misurazione è utile seguire scrupolosamente queste regole:
- Usare solo strumenti di comprovata qualità realizzati da aziende che fanno questo di mestiere (Bestprato suggerisce questo)
- Utilizzare acqua demineralizzata o distillata più pura possibile con EC inferiore a 0,02 mS/cm (Bestprato suggerisce questa)
- Eseguire una taratura dello strumento prima di una serie di misurazioni utilizzando soluzioni con pH 7.01 normalizzato a 25° (Bestprato suggerisce questa)
COSA FARE QUANDO SI MISURANO PH NON IDONEI
Il terreno neutro (pH 6,5 – 7,3) è quello più indicato per l’esercizio del giardinaggio e dell’agricoltura in quanto la maggior parte delle specie vegetali si adatta in modo ottimale a valori di pH compresi fra 6,5 e 7,3.
In caso di presenza di suolo acido o alcalino, è necessario mettere in atto una serie di accorgimenti volti a migliorare l’efficacia nutritiva del suolo, ridurre la tossicità e cercare di modificare o quanto meno tamponare gli eccessi di acidità o basicità.
Per un approfondimento sulle tecniche agronomiche di gestione del pH si rimanda alla parte terminale di questo articolo.
Stefano Daffara
Ciao Grande Fabio , ho fatto scarificazione, Diserbante Finalsan Ultima Copyr, usato hepl ,ma fa troppo caldo .Rifaccio tutto appena fa più fresco? prova tisana rabarbaro e zenzero Bestprato è vita
Ciao Stefano, mi segno la tisana! Secondo me non devi rifare.