5 Errori da Evitare nella Concimazione del Prato

La concimazione di primavera, quella pre-estiva e quella autunnale svolgono un ruolo essenziale nella vita e nella bellezza del prato ma esistono alcuni pericolosi errori che possono compromettere la salute del tuo prato.

Il semplice atto di concimare il prato non è sufficiente, è fondamentale eseguirlo correttamente per evitare errori comuni ma spesso sottovalutati. Esaminiamo alcuni dei più frequenti:

1. DISTRIBUIRE MALE

Distribuire male il concime è un errore che può provocare danni al prato. In particolare, le zone in cui si creano alte concentrazioni di granuli possono portare a bruciare il prato. Ma soprattutto, una distribuzione mal fatta del fertilizzante, porta inevitabilmente a zone del manto erboso incapaci di nutrirsi correttamente.

Un trucco semplice e pratico è dividere la quantità da distribuire in due parti e procedere allo spaglio in due passate a 90 gradi.

Infine è sempre consigliato l’uso di un buon carrellino spargiconcime di tipo rotativo che assicura una distribuzione regolare e uniforme, permettendo allo stesso tempo di risparmiare tempo (qui una serie di esempi).

2. SBAGLIARE TIPOLOGIA NPK

NPK è l’abbreviazione di Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), che sono i 3 elementi base della nutrizione del prato. I concimi si suddividono in base alla quantità di ciascuno elemento N, P, K presente nei granuli.

Dare troppo azoto (N) in estate o dare tanto potassio (K) in autunno o primavera è un’inutile spreco e in alcuni casi può portare a danni nel manto erboso.

Allo stesso modo, dare un concime universale e bilanciato durante le fasi di forte ripresa vegetativa è un errore perché è incapace di dare tutto il nutrimento necessario alla pianta, soprattutto quando c’è bisogno di recuperare ingiallimenti e sofferenze al termine di inverno e estate.

Se non conosci le regole base della concimazione puoi rivolgerti ad un esperto (qui trovi il servizio gratuito di Bestprato) oppure seguire un programma annuale tipo quello che vedremo nel punto successivo.

3. NON AVERE UN PROGRAMMA DI CONCIMAZIONE ANNUALE

Il prato ha un bisogno nutrizionale diverso in ogni stagione. Più azoto (N) durante i periodi di forte crescita (primavera e autunno) e più potassio (K) durante l’estate e l’inverno.

Per questo motivo è un errore usare lo stesso concime tutto l’anno. È quindi sempre importante seguire un buon programma di concimazione annuale capace di nutrire in maniera differenziata ma completa in tutte le stagioni (qui un approfondimento).

4. SOTTOVALUTARE LA QUALITA’ DEL LENTO RILASCIO

Una tra le differenze sostanziali tra un concime di buona qualità ed uno scarso, è l‘efficacia del lento rilascio. Ovvero la capacità del concime di nutrire per molto tempo in maniera costante e lineare il manto erboso senza picchi ed eccessi.

Cerca di usare solo concimi che garantiscono un rilascio costante ed uniforme nel tempo. Si tratta di fertilizzanti ad alta prestazione, capaci di rilasciare i nutrimenti senza venire influenzanti da pioggia, umidità e attività microbica del terreno (qui, qui e qui alcuni esempi)

5. DIMENTICARE LE STIMOLAZIONI

La biostiomolazione del prato eseguita attraverso compositi liquidi contenenti acidi umici e fulvici, aumenta in maniera sostanziale la capacità del prato di assorbire gli elementi nutrivi e potenzia gli effetti del concime granulare. Eseguendo costantemente biostimolazioni il prato sarà più reattivo e sano e si potranno diminuire le dosi di concimazione tradizionale.

Solitamente, in coincidenza delle concimazioni, si eseguono due stimolazioni. La prima di tipo radicale, da eseguire poco prima della fertilizzazione, con prodotti ricchi di sostanza umica (tipo questo) e la seconda di tipo fogliare con prodotti a base di idrolizzati proteici (tipo questo) da eseguire 2 settimane dopo la concimazione.

Se hai bisogno di aiuto puoi utilizzare gratuitamente e senza impegno il nostro servizio tecnico cliccando qui, ti rispondiamo entro 24/48 ore.

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