5 Controlli da Fare nel Prato in Estate

Valutazione: 4 - 1 recensioni

L’estate, essendo la stagione più critica per il prato, necessita di una maggiore attenzione nei confronti di tutti i piccoli segnali che quotidianamente possiamo notare anche solo facendo semplicemente una breve camminata sopra il manto erboso.

Spesso, la tempestività nel riconoscere un problema è la chiave per risolverlo senza che provochi danni. Eseguire un controllo costante di alcuni semplici indicatori richiede poco tempo, quello che serve è solo ricordarsi di farlo quindi, stampa questo articolo e tienilo in bella vista per tutta l’estate!

Vediamo i 5 controlli che il Metodo Bestprato ti suggerisce di eseguire almeno una volta a settimana:

 

[1] CONTROLLA QUANTO IRRIGHI

Sapere quanto irrighi e tenerne nota in un diario è di fondamentale importanza sia per evitare carenze di acqua che eccessi.

Il prato deve ricevere corrette quantità di acqua (lo abbiamo spiegato bene qui) e il nostro compito è controllare che questo avvenga in tutte le zone del manto erboso.

Per misurare le quantità d’acqua che riceve il prato è consigliato usare i pluviometri (qui un esempio) e lasciarne uno fisso in giardino per misurare anche la pioggia dei temporali.

Se irrighi usando acqua di acquedotto tieni a mente che si tratta spesso di acque dure e calcaree. Per verificare la durezza dell’acqua e la presenza di cloro puoi usare semplici test come questo e questo. In questo caso è utile eseguire ogni 2 / 3 settimane un trattamento fogliare con acidi umici e idrolizzati proteici (tipo questi).

[2] CERCA LE ZONE CHE APPASSISCONO

Quando un prato fatica ad assorbire l’acqua che gli viene fornita, prima di ingiallire appassisce. Un occhio allenato riconosce abbastanza rapidamente questo fenomeno: la foglia d’erba inizia a perdere brillantezza e tutta la zona diventa più scura e spenta.

Passati uno o due giorni l’erba inizia ad ingiallire e a morire. Il paradosso è che questo problema capita anche quando irrighiamo perfettamente perchè è causato da fenomeni di idrorepellenza e compattazione del suolo.

Noi forniamo acqua ma questa scivola via. In questo caso la soluzione è di eseguire un paio di trattamenti con un agente umettante (qui un esempio). Si tratta di un prodotto capace di rendere il suolo più permeabile e fare in modo che la radici del prato ricevano i giusti quantitativi d’acqua. Si può anche procedere con una bucatura usando una semplice forca ma facendo attenzione ad essere gentili per non creare danni al prato sano.

Se invece il problema è legato a presenza di sassi e quindi di eccessivo drenaggio e surriscaldamento, qui trovi la soluzione definitiva.

[3] VERIFICA LA QUANTITA’ DI FELTRO

L’estate è la stagione nella quale si forma più feltro in assoluto. Il feltro sono strutture vegetali morte, foglie, culmi e radici che faticano a decomporsi. Un eccesso di feltro è un grosso rischio perchè attira le malattie fungine.

Purtroppo rimuovere il feltro in estate è pericoloso perchè si tratta di un’operazione meccanica invasiva che tende a rovinare il prato e che andrebbe eseguita solo nei periodi a forte ricrescita vegetativa (aprile e settembre).

Si può e si deve invece lavorare per ripristinare l’equilibrio e la presenza dei microrganismi nel terreno che sono deputati alla degradazione del feltro. Introdurre sostanza organica o alghe brune (quiqui un esempio) assieme a una famiglia di trichoderma particolari (reesei) può essere di significativo aiuto (qui un esempio).

Se invece si vuole intervenire direttamente con l’asportazione del feltro, bisogna farlo in maniera assolutamente gentile e solo dove ci sono eccessi di feltro molto evidenti. Va evitata nella maniera più assoluta di eseguire un taglio basso e vanno usati con molta gentilezza esclusivamente arieggiatori a molle (tipo questo) o rastrelli a denti flessibili in materiale plastico (qui un esempio).

Si tratta di operazioni delicate da fare solo in giornate fresche o addirittura piovose. Subito dopo aver eseguito la rimozione del feltro è importante biostimolare la zona con idrolizzati proteici (qui un esempio) e concimarla usando esclusivamente fertilizzanti fogliari (tipo questo).

[4] CONTROLLA OGNI INGIALLIMENTO SUL NASCERE

Qualsiasi segno di ingiallimento del prato deve far scattare immediatamente una rapidissima reazione. In alcuni casi, come quello delle malattie fungine, ne va della sopravvivenza del manto erboso.

Si tratta quindi del controllo più importante da fare che andrebbe ripetuto quasi ogni giorno.

Appena noti un pallore del prato, una marcescenza, una zona che si imbianca di lanuggine, un disseccamento localizzato devi immediatamente passare all’azione. Per capire cosa fare qui trovi una articolo di approfondimento con tutte le cause degli ingiallimenti del prato.

[5] VALUTA LA QUANTITA’ DI ZANZARE, MOSCERINI, VESPE, ECC…

La presenza eccessiva di zanzare e moscerini nel prato e in giardino è sicuramente un fastidio per le persone (essere punti da una zanzara tigre non è una bella esperienza…) ma in alcuni casi è un vero e proprio problema anche per il prato.

Se sono presenti molti zanzaroni (tipule), farfalle notturne (lepidotteri) o maggiolini (coleotteri) il prato potrebbe essere a rischio perchè le larve di questi insetti si depositano nel sottosuolo e si cibano delle radici dell’erba.

Sia i problemi di zanzare che quelli di insetti dannosi possono venire affrontati in modo efficace con prodotti 100% naturali. Puoi usare insetticidi a base di piretro (tipo questo) o prodotti biotici contro le larve (tipo questo o questo). Ricordati anche di inserire pastigli larvicida nei tombini e nelle caditoie (qui un esempio).

Se vuoi capire in modo approfondito come liberarti degli insetti dannosi in giardino qui trovi una guida completa ed approfondita.

 

1 comment

  1. luciano romagnoli 22 luglio 2021 at 10:48 Reply

    Articoli interessanti per noi profani della materia sia questo che “7 errori da non fare a luglio nel prato. I miei complimenti.

    Valutazione: 4

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