La concimazione potassica nel prato rientra tra le nutrizioni più importanti da fare prima dei periodi di stress termico come l’inverno e l’estate.
In entrambi questi due periodi, termicamente così diversi, il manto erboso beneficia di enormi vantaggi se trova un terreno ricco di potassio.
Vediamo i 5 più importanti benefici che derivano da una nutrizione potassica eseguita da fine ottobre a fine novembre.
SVILUPPO RADICALE
Una elevata presenza di potassio favorisce l’approfondimento e la ramificazione radicale. Un apparato radicale voluminoso e strutturato è condizione fondamentale per fare riserva di nutrimenti durante l’inverno.
INGIALLIMENTO INVERNALE
Un altro vantaggio legato all’uso del potassio è che il prato ingiallisce molto meno in inverno. Il potassio permette alla pianta di migliorare la resistenza alle basse temperature aumentando la concentrazione salina della linfa.
Inoltre, siccome il potassio migliora il trasporto degli zuccheri e favorisce l’accumulo dell’amido e degli enzimi questo aiuta molto la pianta a superare gli stress.
CONTRASTO ALLE MALATTIE
L’accumulo di sostanze capaci di inibire le malattie, quali i fenoli e le auxine, è influenzato direttamente dal contenuto in potassio della pianta.
Inoltre, la maggiore suscettibilità alle malattie nelle piante che presentano carenze di potassio, è dovuta alla presenza nei tessuti, di composti organici ad elevato peso molecolare come le proteine, l’amido e la cellulosa.
RESISTENZA MECCANICA
Il potassio aiuta a mantenere il turgore delle foglie dell’erba aumentando la resistenza meccanica e quindi la resistenza al calpestio.
CONTROLLO TRASPIRAZIONE
La corretta presenza di potassio permette alle piante erbacee di regolare in maniera ottimale la traspirazione attraverso l’apertura e la chiusura degli stomi. Si tratta di una funzione di estrema rilevanza in estate ma importante in tutte le stagioni, inverno compreso.
SCELTA DEL CONCIME
Le principali fonti di potassio, per la fabbricazione di concimi, sono i minerali come la silvinite, la carnallite e la cainite da cui si ricava il solfato potassico (K2SO4) e il cloruro di potassio (KCl).
Anche se le graminacee sopportano a dosi non eccessive il cloro, è preferibile utilizzare potassio da solfato che, avendo un basso indice di salinità, permette anche di minimizzare i rischi di fitotossicità e di bruciature delle lamine fogliari.
ESEMPI DI CONCIMI, PERIODO E DOSAGGIO
La somministrazione pre-invernale del potassio deve essere accompagnata da una adeguata dose di azoto preferibilmente interamente a lenta cessione. Si consiglia l’uso di fertilizzanti aventi un titolo di potassio superiore alle 20 unità in relazione alla tipologia e caratteristiche del terreno.
La distribuzione andrebbe fatta verso metà autunno in un periodo che varia da metà ottobre a inizio dicembre.
Esempio:
- 35 grammi per mq di un concime NPK 21-0-25 (qui e qui un esempio)
- distribuzione incrociata con 2 passaggi a dosaggio dimezzato per evitare errori.
- terminare con una leggera irrigazione di attivazione
Io a metà ottobre ho dato lo slowk. Poi ho fatto i trattamenti sia a ottobre che novembre con prestress.
Essendo a pavia il prato rimane sempre umido e bagnato.
Vedo che sta ingiallendo partendo da sotto.