Una tra le più apprezzate funzioni di un bel prato è sicuramente quella di essere usato per stare in compagnia di amici e familiari, per permettere ai bambini di giocare e per ospitare una bucolica e rilassante convivialità.
Quando il manto erboso è ben mantenuto sopporta senza troppe conseguenze anche il calpestio più intenso, ma è inevitabile che dopo una giornata passata a giocarci sopra a pallone o a racchettoni, si presenti un po’ sciupato.
Vediamo cosa fare per aiutarlo a riprendersi pronto per… il 25 aprile!
1. RASTRELLARE
Dopo un intenso uso può capitare che alcune zone rimangano schiacciate, solitamente non è un problema perché nel giro di qualche giorno il prato riprende naturalmente la sua posizione.
Per accelerare questo processo è utile fare una leggera rastrellata per riportare in verticale le fibre piegate. È necessario usare però solo rastrelli da prato, attrezzo che dovrebbe sempre far parte della dotazione di un bravo giardiniere (qui un esempio).
2. IRRIGARE
Un’abbondante irrigazione il giorno dopo aver usato intensamente un prato è una vero e proprio toccasana per le fibre vegetali che riacquistano con più facilita il turgore cellulare perso.
Occorre bagnare in modo abbondante alla mattina presto fornendo almeno 5/7 litri di acqua la mq. Per misurare le quantità di acqua fornite è utile usare sempre un pluviometro (qui un esempio).
3. TAGLIARE
Nell’ancestrale storia dell’evoluzione delle graminacee (le specie vegetali usate nei prati), il taglio rappresenta un vero è proprio segnale di rafforzamento, che emulando l’antico brucare degli animali erbivori, induce il manto erboso ad accelerare la propria crescita e a recuperare i danni. Proprio quello che serve ora! Si raccomanda di tagliare poco, lasciando il prato a 5 o 6 cm di altezza.
4. CONCIMARE
Quando un prato viene notevolmente calpestato consuma più elementi minerali, soprattutto azoto. Questo dipende dal fatto che ogni volta che l’erba viene calpestata spende un po’ più di energia per risollevarsi e riprendere al meglio le sue attività vegetative.
È quindi estremamente utile eseguire una concimazione d’aiuto che andrebbe effettuata solo per via fogliare usando prodotti liquidi: quello che cerchiamo infatti è la massima rapidità d’azione.
Facendo riferimento a un prodotto tipo questo, si consiglia di eseguire un trattamento di semplice irrorazione sulla superficie del manto erboso con 300 grammi di soluzione diluita in 10 litri di acqua per 100 mq di prato.
5. STIMOLARE
La ciliegina finale è rappresentata dalla stimolazione delle strutture vegetali per recuperare e riprendere al meglio il metabolismo nelle zone apicali più lontane dagli apparati radicali che, tra le altre cose, sono anche quelle che vengono maggiormente danneggiate dal calpestio.
Qui il consiglio è utilizzare un prodotto a base di amminoacidi e proteine vegetali, da fornire al manto erboso sempre per via fogliare attraverso una semplice irrorazione con una pompa da trattamenti.
Si usano circa 100 grammi di un buon prodotto tipo questo diluiti in 10 litri di acqua per 100 mq di prato. Questo trattamento può essere eseguito assieme alla concimazione del punto precedente, risparmiando così un sacco di tempo.
Lascia un commento