In questo articolo vedremo tre errori molto comuni che si fanno durante le potature. Si tratta di errori semplici e di facile correzione, ma che possono compromettere la salute della pianta:
1. SBAGLIARE PERIODO
Il primo errore, probabilmente quello più innocuo, è sbagliare il periodo di potatura. Nella maggior parte dei casi, il periodo giusto per potare è la fine dell’inverno.
Potare a fine inverno è molto pratico perché le piante sono spoglie e quindi è più facile intervenire tra i rami.
Inoltre la cicatrizzazione dei tagli avverrà in modo sicuro in quanto, durante la stagione fredda, c’è una minore presenza di malattie.
Occorre però prestare attenzione a non anticipare troppo l’inizio delle potature, perchè qualche gelata tardiva potrebbe creare dei danni, ma soprattutto perchè non riusciremo a sfruttare al meglio l’innalzamento delle temperature che aiuta e velocizza le cicatrizzazione dei tagli.
Attenzione però: queste considerazioni sul periodo di taglio sono valide per la maggior parte delle piante, ma ci sono anche eccezioni, come la camelie, la ginestra e l’agrifoglio che richiedono potature in altri periodi dell’anno o il glicine ed il gelso, che si possono potare anche a gennaio.
2. SBAGLIARE PUNTO DI TAGLIO
Il secondo errore è sbagliare il punto dove viene eseguito il taglio del ramo. Il punto di potatura non è fisso, ma varia in relazione allo scopo per cui viene eseguito quel taglio.
Esistono tre tipi di tagli:
- taglio del ramo completo
- taglio del ramo parziale che porta gemme
- taglio di ritorno
Vediamoli nel dettaglio:
TAGLIO COMPLETO
Si elimina in maniera completa un ramo quando risulta inutile alla pianta, quando crea intralcio, quando è malato o molto vecchio.
Si eliminano del tutto anche i rami che hanno una direzione sbagliata, ad esempio quando si rivolgono verso l’interno della pianta, oppure i rami che si incrociano e si danno fastidio, o quelli che crescono paralleli troppo vicini.
In tutti questi casi il taglio del ramo va eseguito subito a ridosso del collare, una specie di rigonfiamento alla base del ramo.
TAGLIO PARZIALE
Lo scopo di un taglio parziale del ramo è quello di convogliare la linfa su gemme che faranno nascere nuovi rami, fiori o frutti.
Questo tipo di taglio va eseguito subito sopra ad una gemma, a circa 5 mm da essa ed in maniera inclinata per fare in modo che l’acqua non ristagni e scivoli via.
TAGLIO DI RITORNO
Il taglio di ritorno è una particolare tipologia di taglio parziale, eseguito su ramo principale dal quale partono altri rami secondari, e ha lo scopo di ridurre la dimensione della pianta senza indebolirla o stressarla.
Lo si esegue ripercorrendo con lo sguardo il ramo principale, dalla punta più estrema verso il tronco, e tagliandolo in prossimità di una biforcazione.
3. SBAGLIARE FORBICI
Un terzo errore molto comune è sbagliare il tipo di forbice. Esistono 3 tipi di forbice, ed un bravo giardiniere dovrebbe sempre possederne almeno due:
- forbice a lama passante (qui un esempio)
- forbice a lama battente (qui un esempio)
- forbice a doppia lama (qui un esempio)
Le forbici a lama passante vanno usate per il taglio di rami giovani con legno fresco, quelle a lama battente si usano su legni più duri e quelle a doppia lama per i tagli che necessitato di rapidissima cicatrizzazione come nel caso degli alberi da frutto.
GUIDE DI POTATURA, VIDEO E CORSI
Se desideri approfondire le tue conosce di potatura ecco alcune risorse ed approfondimenti utili:
- Come Potare le Rose a Cespuglio
- Come Potare il Glicine – VIDEO
- Corso di Potatura delle Rose – DVD
- Corso di Potature dell’Olivo – DVD
- Corso di Potature Drupacee – DVD
- Corso di Potatura Pomacee – DVD
- Corso di Potatura della Vite – DVD
- Corso di Tecnica degli Innesti – DVD